Tendenze 2023: più piccoli, più personalizzati e sempre più gold

  

Rolex Datejust

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Il mercato globale del lusso di seconda mano è cresciuto a un ritmo doppio rispetto a quello degli articoli originali. Stando alle stime aveva un valore di 33 miliardi di euro nel 2021 e nel 2025 dovrebbe superare i 50 miliardi di euro, soprattutto grazie alla spinta delle giovani generazioni. In attesa di scoprire le tendenze e le novità orologiere del prossimo anno, insieme a Watchfinder & Co., lo specialista degli orologi luxury di secondo polso, abbiamo fatto il punto sui trend di quest’anno e che molto probabilmente prenderanno sempre più piede.

Oro giallo – Un ritorno dagli anni ’80, gli orologi in oro giallo hanno ricominciato a spopolare. Quest’anno, in occasione di Watches & Wonders, Vacheron Constantin ha lanciato un modello di piccole dimensioni completamente in oro giallo.

Orologi di piccole dimensioni – Molto diffusi negli anni ’90, si prevede che gli orologi di piccole dimensioni diventeranno un vero status symbol. Con l’aumento del numero di furti di orologi, sono sempre di più le persone che sceglieranno un segnatempo di piccole dimensioni facile da nascondere sotto il polsino, invece di un modello più grande, quasi impossibile da nascondere. Tutto dipenderà dai Continua a leggere

Patek Philippe e le sue nuove Grandi Complicazioni

Grandmaster Chime Haute Joaillerie Ref. 6300/400G-001

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Patek Philippe ama sorprendere sempre. E questa volta lo fa aggiungendo alla collezione quattro nuovi modelli che coniugano Grandi Complicazioni e alta gioielleria: due nuove versioni del Grandmaster Chime Ref. 6300, l’orologio da polso più complicato della Manifattura, presentato con diamanti e zaffiri blu taglio baguette e due reinterpretazioni del cronografo con calendario perpetuo Ref. 5271 impreziosite da zaffiri blu o rubini taglio baguette. La loro produzione annuale sarà limitata per via della complessa realizzazione dei movimenti e delle casse e del certosino lavoro di incastonatura delle pietre preziose. Vediamoli più nel dettaglio.

Grandmaster Chime Haute Joaillerie Ref. 6300/400G-001 e 6300/401G-001. Il Patek Philippe Grandmaster Chime, lanciato in edizione limitata per il 175° anniversario della manifattura nel 2014, è entrato nella collezione corrente nel 2016. Dal 2019, questo orologio da polso double face è proposto in una versione in oro bianco con due quadranti blu opalino. Le due nuove versioni Haute Joaillerie sono in oro bianco. La Ref. 6300/400G-001 si distingue per i suoi 409 diamanti taglio baguette (31,35 carati!) incastonati sulla cassa, le due lunette e il fermaglio déployant. La Ref. 6300/401G-001 è impreziosita da 118 zaffiri blu taglio baguette (11,9 carati) su una delle lunette (lato indicazioni orarie) e sul fermaglio déployant e da 291 diamanti taglio baguette (20,54 carati) sulla seconda lunetta (lato calendario) e sulla cassa; in totale parliamo di 32,44 carati! Le pietre preziose sono ulteriormente valorizzate dalla incastonatura invisibile, la cosiddetta tecnica serti invisible, sulla banda della carrure, sui fianchi degli attacchi del bracciale e sugli elementi che li collegano. La cassa double face reversibile si distingue per il suo meccanismo di rotazione brevettato che permette di indossarla come lo si desidera, con uno o l’altro quadrante visibile. I due quadranti in oro adottano un elegante colore nero ebano opalino con decorazione “Clous de Paris” guilloché a mano sul lato delle indicazioni orarie. Il cinturino in pelle di alligatore nera lucida è completato da cuciture in contrasto écru sul primo o blu sul secondo modello. Come accennavo sopra, con le sue venti complicazioni questo modello è l’orologio da polso Patek Philippe più complicato in produzione corrente. Le sue cinque funzioni sonore su tre timbri comprendono una grande suoneria, una piccola suoneria, una ripetizione minuti e due esclusive mondiali brevettate: una sveglia che suona l’ora preselezionata e una Continua a leggere

Patek Philippe e i suoi 3 nuovi Nautilus

Nautilus Ref. 5811/1G-001

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Patek Philippe ha presentato 3 novità del suo leggendario Nautilus, introdotto nel 1976 e da allora proposto in molteplici versioni sempre apprezzate da tutti. Iniziamo con la prima novità, direi anche la più significativa: il Nautilus Ref. 5811/1G-001 in oro bianco con quadrante blu soleil sfumato nero. È la reinterpretazione dell’iconico 5711-1° a 3 sfere in acciaio e sempre con quadrante blu, lanciato nel 2006 per celebrare i 30 anni del Nautilus, la cui produzione era terminata poco tempo fa con un’ultima incredibile versione in edizione limitata realizzata per Tiffany. Oltre ad un diametro leggermente superiore (41 mm invece di 40 mm), questo Nautilus si distingue anche per diverse caratteristiche tecniche ed estetiche. La cassa, impermeabile fino a 120 metri è realizzata in due pezzi, in omaggio ai modelli Nautilus originali del 1976 ed è abbinata a un nuovo sistema di bascula di tiretto (domanda di brevetto in corso) che consente di estrarre l’albero di carica lato del quadrante. Il calibro 26-330 S C a carica automatica, visibile attraverso il fondo cassa in cristallo di zaffiro trasparente, è dotato di un sistema di “arresto dei secondi” che garantisce una messa all’ora precisa al secondo.

Il Nautilus Ref. 5712/1R-001 con datario a lancetta, fasi lunari e indicatore della riserva di carica, (calibro 240 PS IRM C LU ultrapiatto a carica automatica) è invece reinterpretato in una nuova versione che abbina cassa e bracciale in oro rosa e quadrante bruno soleil sfumato nero sul bordo. Sul quadrante le tre complicazioni sono inserite in una Continua a leggere

Tendenze 2023: più piccoli, più personalizzati e sempre più gold

 

Rolex Datejust

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Il mercato globale del lusso di seconda mano è cresciuto a un ritmo doppio rispetto a quello degli articoli originali. Stando alle stime aveva un valore di 33 miliardi di euro nel 2021 e nel 2025 dovrebbe superare i 50 miliardi di euro, soprattutto grazie alla spinta delle giovani generazioni. In attesa di scoprire le tendenze e le novità orologiere del prossimo anno, insieme a Watchfinder & Co., lo specialista degli orologi luxury di secondo polso, abbiamo fatto il punto sui trend di quest’anno e che molto probabilmente prenderanno sempre più piede.

Oro giallo – Un ritorno dagli anni ’80, gli orologi in oro giallo hanno ricominciato a spopolare. Quest’anno, in occasione di Watches & Wonders, Vacheron Constantin ha lanciato un modello di piccole dimensioni completamente in oro giallo.

Orologi di piccole dimensioni – Molto diffusi negli anni ’90, si prevede che gli orologi di piccole dimensioni diventeranno un vero status symbol. Con l’aumento del numero di furti di orologi, sono sempre di più le persone che sceglieranno un segnatempo di piccole dimensioni facile da nascondere sotto il polsino, invece di un modello più grande, quasi impossibile da nascondere. Tutto dipenderà dai Continua a leggere

Patek Philippe Cronografo monopulsante 1/10 di secondo

Patek Philippe Cronografo monopulsante 1/10 di secondo

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Patek Philippe ieri ha presentato il suo primissimo cronografo da polso che misura i decimi di secondo; l’orologio inoltre è alimentato da un nuovo movimento a carica manuale dotato di due meccanismi cronografici indipendenti e di due lancette centrali, una delle quali indica con estrema precisione e leggibilità i decimi di secondo. Questo calibro ad alta frequenza (5 Hz) hi-tech è racchiuso in un orologio dal design decisamente sportivo, con cassa in platino e quadrante blu punteggiato da qualche tocco di rosso. Patek Philippe vanta una lunga e ricca tradizione in tema di cronografi. Sin dal 1856, infatti, la manifattura si è distinta per l’eccellenza dei suoi cronografi da tasca, con o senza lancetta rattrapante, spesso abbinati a grandi complicazioni come il calendario perpetuo e la funzione di ripetizione minuti. Nel 1930-1931, la maison sviluppò anche un orologio da tasca con cronografo a 1/10 di secondo, oggi esposto al Patek Philippe Museum di Ginevra. Dal 2005, Patek Philippe ha sviluppato una gamma completa di movimenti cronografici, con o senza funzioni addizionali (rattrapante, ripetizione minuti, calendario perpetuo, Calendario Annuale, Ora Universale), integralmente progettati e prodotti nei propri laboratori e proposti oggi in una ventina di declinazioni maschili e femminili. Patek Philippe ha deciso di sviluppare il suo primo movimento cronografico che misura e indica i decimi di secondo basandosi su un movimento lanciato nel 2009, il calibro CH 29-535 PS. Il primo ostacolo era aumentare la frequenza del movimento. Con una frequenza di 4 Hz (28.800 alternanze l’ora, cioè 8 “passi” al secondo per il ruotismo e la lancetta), il calibro avrebbe misurato solo gli ottavi di secondo. Per questo motivo, il calibro possiede una frequenza di 5 Hz (36.000 alternanze l’ora, perciò 10 “passi” al secondo), così da poter misurare i decimi di secondo. Tuttavia, la semplice lancetta centrale del cronografo classico abbinata a una frequenza di 5 Hz non sarebbe stata sufficiente per visualizzare i decimi di secondo con la precisione di lettura voluta. Non vi è spazio sul quadrante di un orologio da polso per una scala microscopica che suddivide ogni secondo per Continua a leggere

Patek Philippe e il nuovo ripetizione minuti

Patek Philippe Ripetizione minuti Ref. 5750

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Patek Philippe “Advanced Research”, con l’orologio ripetizione minuti Ref. 5750 appena presentato, ha sviluppato un sistema inedito di amplificazione del suono interamente meccanico. Grazie al modulo fortissimo “ff”, composto da una leva a rotazione flessibile e da un disco vibrante in cristallo di zaffiro trasparente, è possibile ottenere un volume sonoro decisamente superiore a quello di un ripetizione minuti tradizionale, indipendentemente dal materiale con cui è realizzata la cassa; il tutto senza pregiudicare l’acustica che rimane di altissima qualità. Il reparto Patek Philippe “Advanced Research”, creato nel 2005, ha la missione di condurre ricerche all’avanguardia nel campo dei nuovi materiali, delle tecnologie e dei principi di progettazione che aprono nuove prospettive nel settore dell’orologeria. Nel 2005, Patek Philippe “Advanced Research”, in linea con il suo spirito pionieristico, si è interessata alla tecnologia innovativa del Silinvar®, un derivato del silicio dalle caratteristiche rivoluzionarie in orologeria (insensibilità agli sbalzi di temperatura, leggerezza, assenza di lubrificazione, amagnetismo, ecc.). La manifattura ha, quindi, presentato la prima ruota di scappamento in Silinvar® (2005), seguita dalla spirale Spiromax® (2006), dallo scappamento Pulsomax® (2008), dall’organo regolatore Oscillomax® (2011) e da una versione ottimizzata della spirale Spiromax® (2017). Partendo dal celebre calibro automatico R 27, il movimento con cui Patek Philippe ha siglato il grande ritorno dei ripetizioni minuti nel 1989, gli ingegneri e i costruttori di Patek Philippe “Advanced Research” hanno studiato un sistema per amplificare il Continua a leggere

Patek Philippe presenta tre nuove versioni di cronografi

Patek Philippe 5905/1A

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Per Patek Philippe il cronografo ha sempre rivestito un ruolo di primaria importanza; dal 2005, la manifattura ha ribadito la sua padronanza in questo settore sviluppando una gamma completa di movimenti cronografici, con o senza funzioni addizionali, interamente progettati e prodotti nei propri laboratori. Tutto iniziò nel 2005 con il calibro CHR 27-525 PS, il movimento cronografico à rattrapante più piatto del mondo. Nel 2006, il nuovo calibro CH 28-520 – secondo movimento di manifattura della Maison – si distinse per la carica automatica, il moderno sistema di innesto verticale a dischi, la funzione flyback (o ritorno in volo), il monocontatore di grandi dimensioni a ore 6 e la lancetta del cronografo utilizzabile come lancetta dei secondi permanenti. Questo calibro può essere associato a complicazioni addizionali, come nel caso delle due novità che vi presento oggi: il 5905/1A (cronografo e Calendario Annuale) e il 5930P (cronografo e Ora Universale). Il calibro CH 29-535 PS presentato nel 2009 – terzo movimento cronografico esclusivo – associa all’architettura tradizionale (carica manuale, ruota a colonne, innesto orizzontale con ruote dentate) sei innovazioni brevettate. Nella collezione attuale, è inserito in un modello da uomo (Ref. 5172) e in un modello per signora (Ref. 7150/250). Nel 2011, questo calibro di base è stato declinato in una Grande Complicazione, nella versione che integra il calendario perpetuo (CH 29-535 PS Q) presente nei modelli 5270 e 5271. Dal 2012, lo si trova anche nella Ref. 5204 in versione cronografo à rattrapante e calendario perpetuo (CHR 29-535 PS Q). Vediamoli più nel dettaglio.

Cronografo à rattrapante e calendario perpetuo Ref. 5204R-011. Il cronografo à rattrapante e calendario perpetuo Ref. 5204, dal 2016 si declina in due versioni in oro rosa, la prima con quadrante opalino argenté e cinturino in alligatore bruno cioccolato (5204R-001), la seconda con quadrante nero ebano opalino e bracciale stile “Goutte” in oro rosa (5204/1R). A queste versioni, oggi Patek Philippe aggiunge una nuova variazione della cassa in oro rosa con il quadrante e il cinturino color grigio ardesia abbinati. Nonostante la complessità del movimento, le indicazioni che compaiono sul quadrante soleil vantano una perfetta leggibilità. Il giorno della settimana e il mese sono visualizzati all’interno di due finestrelle in linea a ore 12. Il calendario a Continua a leggere

Patek Philippe “Advanced Research” presenta il nuovo ripetizione minuti

Patek Philippe Ripetizione minuti Ref. 5750

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Patek Philippe “Advanced Research”, con l’orologio ripetizione minuti Ref. 5750 appena presentato, ha sviluppato un sistema inedito di amplificazione del suono interamente meccanico. Grazie al modulo fortissimo “ff”, composto da una leva a rotazione flessibile e da un disco vibrante in cristallo di zaffiro trasparente, è possibile ottenere un volume sonoro decisamente superiore a quello di un ripetizione minuti tradizionale, indipendentemente dal materiale con cui è realizzata la cassa; il tutto senza pregiudicare l’acustica che rimane di altissima qualità. Il reparto Patek Philippe “Advanced Research”, creato nel 2005, ha la missione di condurre ricerche all’avanguardia nel campo dei nuovi materiali, delle tecnologie e dei principi di progettazione che aprono nuove prospettive nel settore dell’orologeria. Nel 2005, Patek Philippe “Advanced Research”, in linea con il suo spirito pionieristico, si è interessata alla tecnologia innovativa del Silinvar®, un derivato del silicio dalle caratteristiche rivoluzionarie in orologeria (insensibilità agli sbalzi di temperatura, leggerezza, assenza di lubrificazione, amagnetismo, ecc.). La manifattura ha, quindi, presentato la prima ruota di scappamento in Silinvar® (2005), seguita dalla spirale Spiromax® (2006), dallo scappamento Pulsomax® (2008), dall’organo regolatore Oscillomax® (2011) e da una versione ottimizzata della spirale Spiromax® (2017). La spirale Spiromax® in Silinvar® è stata, poi, inserita nella maggior parte dei movimenti della collezione corrente Patek Philippe. Partendo dal celebre calibro automatico R 27, il movimento con cui Patek Philippe ha siglato il grande ritorno dei ripetizioni minuti nel 1989, gli ingegneri e i costruttori di Patek Philippe “Advanced Research” hanno studiato un sistema per amplificare il Continua a leggere

Patek Philippe e i suoi nuovi Aquanaut da uomo

Patek Philippe Aquanaut Chronograph

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Nel 1976, con il lancio del celebre Nautilus, Patek Philippe impose la sua visione di eleganza sportiva. Nel 1997, poi, presentò un altro segnatempo sportivo di alto livello, anch’esso oramai iconico: l’Aquanaut. La cassa e la lunetta ottagonale arrotondata sono ispirate al Nautilus pur mantenendo una loro originalità, grazie anche all’alternanza di finiture lucide e satinate. Il quadrante e il bracciale presentano colori coordinati e sono entrambi decorati con un motivo damier a rilievo. Un’altra caratteristica distintiva è data dal cinturino in materiale composito hi-tech, impermeabile, morbido, confortevole e piacevole al tatto, che si distingue per l’ottima resistenza alla trazione, all’usura, all’acqua salata e ai raggi UV. L’Aquanaut, presentato in un modello in acciaio con quadrante e cinturino di colore nero, conquistò subito il pubblico, soprattutto la clientela più giovane che finalmente aveva la possibilità di entrare nel mondo esclusivo di Patek Philippe. Nel corso degli anni, la collezione Aquanaut da uomo si è arricchita di numerose versioni: nel 2007, in occasione del decimo anniversario, Patek Philippe intervenne sul design del modello di base rivisitando i motivi a rilievo del quadrante e del bracciale, per dar loro ancora più slancio, e introducendo un nuovo cinturino integrato che segue la linea della cassa tra le anse. Questo Aquanaut (40,8 mm di diametro), dotato del calibro 324 S C a carica automatica, è disponibile in Continua a leggere

Patek Philippe 5711/1A con quadrante verde oliva

Patek Philippe 5711/1A quadrante verde oliva

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Patek Philippe, a distanza di qualche mese dall’annuncio che l’iconico 5711/1A-010 in acciaio con quadrante blu sarebbe uscito di produzione, svela due nuove referenze, la 5711/1A-014 (acciaio) e la 5711/1300A-001 (acciaio con diamanti taglio baguette). Entrambe si caratterizzano per un quadrante in un insolito color verde oliva soleil con rilievo orizzontale inciso, indici applicati in oro con rivestimento luminescente. Oltre al nuovo colore del quadrante, si possono notare due piccole differenze rispetto al modello in blu: è stato aggiunto un discreto profilo bianco sulla finestrella del datario ed il font del disco del datario è più in grassetto. Confermate le dimensioni della cassa in acciaio inox con corona a vite: 40 millimetri di diametro per 8,3 millimetri di spessore (da ore 10 a ore 4). L’alternanza di finiture satinate e lucide eseguite a mano impreziosiscono cassa, lunetta e bracciale, anch’esso in acciaio con fermaglio déployant Nautilus. Questo nuova referenza, impermeabile a 120 metri, batte al ritmo del calibro automatico 26 330 S C (212 componenti, 30 rubini, rotore centrale in oro 21 ct. bilanciere Gyromax®, 28.800 a/h, spirale Spiromax®, Sigillo Patek Philippe, secondi al centro, datario e riserva di carica min. 35 ore – max. 45 ore). Il movimento si può ammirare grazie al fondello in cristallo di zaffiro trasparente.

Ricordiamo che il precursore del 5711 è il Patek Philippe Nautilus Ref. 3700/01 che “deve” il suo nome a Jules Verne e alla sua opera “Ventimila leghe sotto i mari”. Realizzato in “povero” acciaio, il 3700 vide la luce nel 1976 grazie all’”architetto dell’orologio” Gérald Genta. Sfidando i canoni estetici dell’epoca, Genta propose un segnatempo con una cassa con due sporgenze laterali a ricordare gli oblò dei transatlantici ed una lunetta ottagonale dagli angoli leggermente smussati. In controtendenza con i diametri in voga negli Anni 70 (dai 33 ai 37 millimetri), la cassa del 3700 misurava 42 millimetri di diametro per uno spessore di 7,60 millimetri. Questa scelta “coraggiosa” gli valse il soprannome di “Jumbo“. Il 3700, con cassa monoscocca resistente all’acqua fino a 120 metri, era equipaggiato con il calibro 920 di Jaeger-LeCoultre (ore, minuti, datario al 3), frutto della collaborazione tra JLC e Audemars Piguet. Compito del 5711, erede del 3700, era quello di riportare in auge un modello che, a detta di molti, stava subendo una certa “sonnolenza” nelle vendite. Nel caso fosse così, non vi è ombra di dubbio che ci sia pienamente riuscito.

Silvia Bonfanti
The Classy Wrist