Patek Philippe e i suoi nuovi Aquanaut da uomo

Patek Philippe Aquanaut Chronograph

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Nel 1976, con il lancio del celebre Nautilus, Patek Philippe impose la sua visione di eleganza sportiva. Nel 1997, poi, presentò un altro segnatempo sportivo di alto livello, anch’esso oramai iconico: l’Aquanaut. La cassa e la lunetta ottagonale arrotondata sono ispirate al Nautilus pur mantenendo una loro originalità, grazie anche all’alternanza di finiture lucide e satinate. Il quadrante e il bracciale presentano colori coordinati e sono entrambi decorati con un motivo damier a rilievo. Un’altra caratteristica distintiva è data dal cinturino in materiale composito hi-tech, impermeabile, morbido, confortevole e piacevole al tatto, che si distingue per l’ottima resistenza alla trazione, all’usura, all’acqua salata e ai raggi UV. L’Aquanaut, presentato in un modello in acciaio con quadrante e cinturino di colore nero, conquistò subito il pubblico, soprattutto la clientela più giovane che finalmente aveva la possibilità di entrare nel mondo esclusivo di Patek Philippe. Nel corso degli anni, la collezione Aquanaut da uomo si è arricchita di numerose versioni: nel 2007, in occasione del decimo anniversario, Patek Philippe intervenne sul design del modello di base rivisitando i motivi a rilievo del quadrante e del bracciale, per dar loro ancora più slancio, e introducendo un nuovo cinturino integrato che segue la linea della cassa tra le anse. Questo Aquanaut (40,8 mm di diametro), dotato del calibro 324 S C a carica automatica, è disponibile in Continua a leggere

Patek Philippe: intervista a Laura Gervasoni

Patek Philippe Nautilus Calendario Perpetuo

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Con l’occasione di ammirare la prima grande complicazione inserita da Patek Philippe nella collezione Nautilus, il calendario perpetuo, ho avuto modo di intervistare Laura Gervasoni che, oltre ad essere un’amica, è il Direttore Generale di Patek Philippe Italia.

 

Iniziamo chiedendoti qualcosa su di te e sul tuo background…

Ho iniziato a lavorare a 18 anni subito dopo essermi diplomata in lingue straniere. Dopo diverse esperienze sono entrata in una concessionaria di pubblicità in qualità di assistente del direttore della divisione internazionale: il lavoro consisteva nella promozione delle nostre testate presso società straniere al fine di convincerle ad investire nei nostri mezzi di comunicazione. Tra i miei clienti avevo anche Patek Philippe…. Nel 1999, diversi anni dopo, Patek Philippe ha deciso di aprire la propria filiale in Italia e con grande mia gioia mi è stato proposto il ruolo di Responsabile della Comunicazione…. Sei anni dopo si è liberato il ruolo di Direttore Generale della filiale e la direzione ha nuovamente riposto la sua fiducia in me! Dal punto di vista lavorativo mi considero pertanto molto fortunata!

Quali sono le cose più significative che ha fatto nel recente passato Patek Philippe?

Potrei parlare di quanto realizzato dal mio arrivo, quindi nell’ultimo ventennio: il Patek Philippe Museum, una vera testimonianza della passione della famiglia Stern per l’orologeria, un dono alla città di Ginevra, un omaggio al settore orologiero; la campagna pubblicitaria “Generation” che incarna perfettamente i concetti alla base della nostra filosofia e strategia aziendale: un segnatempo da tramandare alle generazioni future. Il rinnovo dei nostri tre Saloni a Ginevra, Londra e Parigi, piuttosto che il Patek Philippe Magazine: non un House Organ, bensì una vera rivista dedicata all’arte, alla cultura, alla scienza, alla scoperta di persone e luoghi. E come non ricordare la celebrazione dei 175 anni della Manifattura, con il lancio di segnatempo unici in edizione limitata…e molte altre ancora!

Ci puoi descrivere brevemente l’attuale collezione e i prossimi obiettivi?

La collezione si diversifica in diverse famiglie, Calatrava, Ellisse – che celebra i suoi primi 50 anni, Nautilus, Aquanaut, Twenty-4, Gondolo, Grandi Complicazioni e Orologi Gioiello. La forza di Patek Philippe è sempre stata quella di Continua a leggere

Patek Philippe Aquanaut: vent’anni di orologi sportivi

Patek Philippe Aquanaut Ref. 5168G

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Dopo il 40° anniversario dell’iconico Nautilus nel 2016, Patek Philippe celebra quest’anno un’altra importante ricorrenza: i 20 anni della collezione Aquanaut, presentata al Salone dell’orologeria di Basilea nel 1997. Con il nuovo Aquanaut Ref. 5168G, un orologio da polso da uomo in oro bianco 18 carati, Patek dimostra quanto il prezioso metallo si accordi perfettamente allo spirito sportivo e all’impermeabilità fino a 120 metri. La nuova Ref. 5168G è il primo Aquanaut da uomo in oro bianco 18 carati. L’orologio mantiene lo stesso design degli altri Aquanaut (e dei Nautilus), con la lunetta ottagonale dagli angoli smussati, impreziosita dalle finiture satinate verticali sulla parte superiore e lucide sui fianchi bisellati. Questo modello, però, con i suoi 42 millimetri di diametro, è il più grande fra gli Aquanaut. Continua a leggere

La storia delle grandi case di orologeria: Patek Philippe

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Patek Philippe Calatrava

 

 

Patek Philippe: la più antica manifattura ginevrina indipendente a conduzione familiare

 

Le origini

Dal 1839 Patek Philippe porta avanti senza soluzione di continuità l’arte tradizionale dell’orologeria ginevrina. Ultima manifattura indipendente di Ginevra a conduzione familiare, beneficia di una totale autonomia creativa che le consente – secondo la visione dei fondatori Antoine Norbert de Patek et Adrien Philippe – di ideare, sviluppare e fabbricare indipendentemente gli orologi dagli specialisti definiti le Rolls-Royce dell’orologeria grazie pure a un impressionante repertorio di più di 80 brevetti d’invenzione. L’1° maggio 1839, due immigrati polacchi, Antoine Norbert de Patek (uomo d’affari) e François Czapek (orologiaio) uniscono le loro forze per fondare a Ginevra la «Patek, Czapek & Cie».

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