Hublot e i suoi primi 40 anni

Classic Fusion 40th Anniversary

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Fondata nel 1980, quest’anno Hublot festeggia il suo 40° anniversario. 40 anni di ascesa vertiginosa di un piccolo marchio di orologi svizzero che in meno di mezzo secolo è diventato una vera e propria manifattura di orologi d’avanguardia riconosciuta in tutto il mondo. Primo brand ad osare l’abbinamento di oro e caucciù in un orologio, Hublot ha fatto di questo approccio audace una filosofia su cui si basano tutte le sue creazioni, le innovazioni e le partnership: l’Arte della Fusione. Fondere passato e presente in un orologio futuristico. Fondere materiali preziosi e componenti high-tech. Fondere il know-how dell’orologeria tradizionale con tecnologie di avanguardia. Ogni azione di Hublot trae origine dal concetto di Arte della Fusione. Tutto comincia nel 1980, con il Classic Original, che per la prima volta nella storia dell’orologeria combina un materiale prezioso, l’oro, con un materiale moderno, il caucciù. Nel 2005 poi l’emblematico Big Bang Original ha avuto un profondo impatto sulla scena del design orologiero, con il suo inserto in composito nero che dà l’impressione che l’orologio sia interamente attraversato dal cinturino in caucciù nero e la sua “costruzione a sandwich” che permette di giocare con i materiali. Un anno dopo lo strepitoso successo di questo orologio, Hublot crea il Big Bang All Black: tutto nero, questo pezzo dalla forte identità spinge ancora oltre l’abbinamento tra materiali inediti e design estremo. In seguito, il modello si presenta in una versione ancora più sportiva, il King Power e poi  nella forma a botte con lo Spirit of Big Bang. Il best-seller incorpora anche il primo motore Hublot “della casa”, il cronografo UNICO.  Altrettanto emblematico dello stile Hublot, anche il Classic Fusion lanciato nel Continua a leggere



Tissot T-Touch Connect Solar

Tissot T-Touch Connect Solar

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Poco più di vent’anni fa, nel 1999, Tissot presentò  un orologio decisamente innovativo: il T-Touch. Sviluppato dai reparti di ricerca e sviluppo della casa madre (Swatch Group), il Tissot T-Touch fu subito un successo poiché racchiudeva in un orologio da polso una tecnologia (ancora agli inizi) basata sul controllo touch. Nacque così una collezione di orologi di cui furono lanciate molte varianti, compresa una versione destinata agli ipovedenti. Le generazioni di T-Touch susseguitesi dal 1999 furono veramente  tante e sempre foriere di novità. Non posso non menzionare, ad esempio, il  Tissot High-T sviluppato nel 2005 con la collaborazione di Microsoft, piuttosto che il T-Touch Solar Expert presentato nel 2014, che fu il primo orologio tattile al mondo al quarzo a ricarica solare. Il T-Touch da subito venne apprezzato anche da veri esperti del settore (non sarò un esperto, ma anch’io ne ho uno!): un famoso maestro orologiaio, ad esempio, che nell’ultimo ventennio ha creato movimenti e complicazioni incredibili, spesso nel weekend ama mettere al polso proprio un T-Touch. Ma quest’anno Tissot si è voluta superare con il T-Touch Connect Solar, che tra l’altro ho avuto la fortuna non solo di provarlo ma anche di vederlo assemblare in Svizzera. Parto col dire che è innanzitutto un orologio: la cassa in titanio da 47 mm con lunetta in ceramica antigraffio è una cassa imponente ma, complice il materiale utilizzato, “sparisce” su polsi sottili quale ad esempio è il mio; le superfici poi sono satinate e gli angoli smussati. Credetemi: raramente mi è capitato di accettare di provare orologi con casa superiore ai 44mm; e a memoria non ricordo di averne provato uno di ben 47mm! Ma indossato è veramente portabilissimo e ben bilanciato, oltre che leggerissimo. E’ doveroso inoltre fare una precisazione: il T-Touch è sempre stato “oversize”: 15/16 anni fa comprai un T-Touch (che tuttora di tanto in tanto amo indossare) con cassa di circa 42/43 mm; e considerate che allora l’orologio da uomo difficilmente aveva una cassa superiore ai 40mm! Ma anche quel modello sia allora sia adesso lo indosso con estrema naturalezza e senza che alla lunga mi risulti pesante. E pur amando il design delle vecchie versioni, trovo che col T-Touch lanciato quest’anno Tissot si sia superata; senza scordare che questo modello, oltre a pratici cinturini in caucciù (rosso o nero), inaugura anche un nuovo bracciale in titanio. Da non sottovalutare poi l’impermeabilità fino a 100 metri. Al momento del lancio, questo segnatempo è disponibile in varie versioni con cassa in titanio satinato, PVD nero o PVD oro rosa. Il T-Touch Connect Solar possiede le funzioni di Continua a leggere



TAG Heuer Carrera Chronograph Jack Heuer Birthday Gold Limited Edition

TAG Heuer Carrera Chronograph Jack Heuer Birthday Gold Limited Edition

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Jack Heuer, pronipote del fondatore di TAG Heuer, ex CEO della Manifattura e attuale Presidente onorario, ieri ha compiuto gli anni. E per onorare il suo ottantottesimo compleanno, l’azienda orologiera svizzera ha lanciato un’edizione limitata in oro rosa 18 carati del cronografo TAG Heuer Carrera recentemente riproposto. Traendo ispirazione dall’orologio Heuer preferito da Jack, l’iconico modello vintage Heuer Carrera 1158CHN, è venuto alla luce il TAG Heuer Carrera Chronograph Jack Heuer Birthday Gold Limited Edition di soli 188 esemplari. È realizzato in oro rosa 18 carati perché è il suo materiale preferito. Questo nuovo orologio è caratterizzato dal motto di Jack «Il tempo non si ferma mai, perché dovremmo farlo noi?» riportato sulla massa oscillante del suo movimento di manifattura Calibre Heuer 02, con doppio simbolo di infinito sul quadrante e firma sul cinturino. Lanciata nel 1963, TAG Heuer Carrera non è soltanto la collezione preferita di Jack Heuer, ma anche il primo segnatempo da lui interamente creato, scegliendo e registrando il suo nome nonché disegnandone l’estetica fin nei più piccoli dettagli. Il Carrera era un orologio realizzato per Continua a leggere



Zenith ripropone il Chronomaster Revival A3817

Zenith Chronomaster Revival A3817

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Quando il calibro El Primero di Zenith fece il suo debutto nel lontano 1969, la Manifattura lo inserì in due categorie orologiere: quella con i modelli più sportivi con cassa in acciaio di forma tonneau, e quella con i modelli più classici con cassa rotonda in acciaio o oro. Lanciato 2 anni dopo, l’A3817 costituì la classica eccezione alla regola: univa infatti la più sportiva cassa in acciaio di forma tonneau delle prime referenze El Primero allo straordinario quadrante tricolore dell’A386. Prodotto in soli 1000 esemplari, l’A3817 rimane una delle referenze più celebri e ricercate tra i primi modelli El Primero. Il Chronomaster Revival A3817 che vi descrivo oggi, presenta la stessa cassa da Continua a leggere



Gran Premio dell’Orologeria di Ginevra (GPHG): i migliori orologi del 2020

Piaget Altipiano Ultimate Concept

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  Ieri sera si è tenuta a Ginevra la 20° edizione del Grand Prix d’Horlogerie de Genève (GPHG), che ha assegnato i premi per gli orologi dell’anno; sono stati 18 i vincitori, scelti da una preselezione di decine di segnatempo. Il premio più significativo, l’Aiguille d’Or 2019, è andato al Piaget Altiplano Ultimate Concept. La cerimonia ha visto assegnare gli altri premi a Bulgari, Vacheron Constantin, Bovet 1822, Voutilainen, Charles Girardier, Tudor, Chronométrie Ferdinand Berthoud, Breitling, MB&F, Greubel Forsey, H. Moser & Cie, Van Cleefg & Arpels e Parmigiani Fleurier.. Di seguito l’elenco degli orologi vincitori, che potete ammirare nella photogallery. … Continua a leggere


Patek Philippe Grande Sonnerie Ref. 6301P

Patek Philippe Grande Sonnerie Red. 6310P

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Oggi vi presento il primo orologio da polso di Patek Philippe con grande suoneria: la Manifattura introduce nella sua collezione la più prestigiosa e sofisticata tra le funzioni acustiche, la grande suoneria appunto, che segna le ore e i quarti al passaggio. Questa grande complicazione di estrema rarità è, inoltre, abbinata a una piccola suoneria (che non ripete le ore ai quarti), a una ripetizione minuti (che suona a richiesta) e ai piccoli secondi saltanti brevettati. La Grande Sonnerie Ref. 6301P ospita nella sua cassa in platino un nuovo movimento di 703 componenti, sotto il quadrante in smalto “Grand Feu” nero. L’indicazione acustica del tempo è intrinsecamente legata alle origini dell’orologeria meccanica. Nel XIV secolo, la maggior parte degli orologi monumentali di cui cominciano a dotarsi le città europee non possiede né quadrante né lancette e indica il tempo che scorre mediante una suoneria al passaggio. Nel XV secolo, i primi orologi portatili a molle sono anch’essi dotati, nella maggior parte dei casi, di meccanismi di suonerie al passaggio. Lo stesso accade nel XVI secolo per i primi orologi da tasca. Patek Philippe integra immediatamente nella sua produzione gli orologi con suoneria: nel mese di settembre 1839, a soli quattro mesi dalla sua fondazione, la manifattura inserisce nei suoi registri di fabbricazione il primo esemplare di questo tipo, un orologio da tasca con ripetizione. Nel 1850, gli stessi archivi di fabbricazione menzionano i primi orologi da tasca dotati di grandi suonerie. Occorre però attendere l’inizio del XX secolo per vedere Patek Philippe imporsi definitivamente per la sua impareggiabile padronanza con la grande suoneria. Il celebre orologio da tasca “Duc de Regla”, venduto nel 1910 all’omonimo aristocratico messicano e oggi esposto al Patek Philippe Museum di Ginevra, ospita una grande suoneria e una ripetizione minuti con carillon Westminster su cinque timbri che riproduce in modo quasi identico la melodia dell’orologio del Big Ben. Il celebre orologio da tasca “Graves”, consegnato al banchiere e collezionista newyorchese Henry Graves Junior nel 1933, e rimasto fino al 1989 l’orologio portatile più complicato del mondo, conta tra le sue 24 complicazioni una grande/piccola suoneria e una ripetizione minuti con carillon Westminster, completata da una sveglia, il tutto su cinque timbri. Nel 1989, Patek Philippe festeggia il suo 150° anniversario presentando il Calibro 89, che rimarrà per oltre un quarto di secolo l’orologio portatile più complicato del mondo. Tra le sue 33 complicazioni, questo capolavoro d’arte orologiera integra una grande/piccola suoneria e una ripetizione minuti su quattro timbri. Celebrando, così, il grande ritorno dell’orologeria meccanica, la manifattura si dedica nuovamente agli orologi da polso con ripetizione presentando il suo primo movimento con ripetizione minuti integralmente progettato e fabbricato internamente, il calibro R 27.  Il 1989 è una data chiave che segna la rinascita degli orologi con suoneria di Patek Philippe. L’orologio da tasca double face Star Caliber 2000 (21 complicazioni), realizzato per celebrare il nuovo millennio, contiene, per la prima volta all’interno di una cassa di queste dimensioni, un carillon Westminster su cinque timbri che riproduce fedelmente e integralmente la melodia originale dell’orologio del Parlamento di Londra. L’orologio da polso Sky Moon Tourbillon del 2001, il primo orologio da polso double face Patek Philippe, propone tra le sue 12 complicazioni, accanto alla mappa celeste mobile, una ripetizione minuti con timbri “cattedrale”. Nel 2014, in occasione del suo 175° anniversario, Patek Philippe scrive un nuovo importante capitolo in materia di complicazioni acustiche e presenta l’orologio da polso double face Grandmaster Chime Ref. 5175. Realizzato in sette esemplari, questo “gran maestro della suoneria” riunisce un totale di venti complicazioni, tra cui una grande e una piccola suoneria, una ripetizione minuti, un calendario perpetuo istantaneo con indicazione dell’anno a quattro cifre e due prime mondiali brevettate: la suoneria dell’ora preselezionata e la ripetizione della data che suona il giorno del calendario a volontà. Questo primo orologio da polso Patek Philippe con grande suoneria – l’orologio da polso più complicato della manifattura – entra a far parte della collezione corrente nel 2016 con la Ref. 6300. Sulla scia di queste realizzazioni, Patek Philippe ha introdotto nella sua collezione corrente il Grande Sonnerie Ref. 6301P. Per dare la propria interpretazione della grande suoneria, Patek Philippe ha sviluppato un nuovo movimento a carica manuale derivato dal calibro 300 inserito nel Grandmaster Chime. Questo calibro GS 36-750 PS IRM di 703 componenti si distingue per le sue dimensioni decisamente compatte considerando la complessità della meccanica (37 mm di diametro, 7,5 mm di spessore). Una delle principali difficoltà che i costruttori di grandi suonerie devono tradizionalmente affrontare risiede nel controllo dell’energia. Contrariamente alla ripetizione minuti, dove in genere il meccanismo della suoneria è riarmato ogni volta che l’utente attiva il cursore o il pulsante di innesco, la grande suoneria deve disporre in ogni momento di una Continua a leggere



Il nuovo Rolex Oyster Perpetual 36

Rolex Oyster Perpetual 36

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Essenza Oyster tra forma senza tempo e fancy colours. La gamma dei Rolex Oyster Perpetual, diretti discendenti dell’Oyster “numero uno”, il primo orologio da polso impermeabile al mondo che contribuì a rende il marchio della Corona famoso ovunque a partire dal 1926, si arricchisce di nuove declinazioni. L’Oyster Perpetual 36 ora sfoggia un quadrante laccato disponibile in una palette dai colori vivaci: giallo, rosa confetto, rosso corallo, turchese chiaro e verde. I colori fanno tornare alla mente alcuni modelli Day-Date che, a catalogo negli Anni 70 con la dicitura “lacquered Stella”, proponevano quadranti dai colori, allora insoliti, come l’arancio, il blu, il giallo, il pesca, il rosa, il rosso sangue di bue, il rosso corallo, il salmone ed il viola. Il nome Stella sembrerebbe provenire dall’azienda ginevrina Stella S.A. che era specializzata in vernici laccate. Al di là delle moda che ha visto in questi mesi molti marchi rincorrersi nel presentare un susseguirsi di quadranti verdi (un verde speranza?), mi piace pensare che Rolex, con questi orologi dal volto luminoso e, per alcuni, quasi “di rottura”, desideri suggerirci di cercare di “trovare ottimismo e colore” in un anno, il 2020, tuttora velato di non poche incertezze e grigiore. Di certo, indossare al proprio polso un po’ di colore non cambia le cose ma, e di questo ne sono certa, potrebbe contribuire a strapparci un, seppur velato, sorriso e un minimo di momentanea, leggerezza.

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Jaeger-LeCoultre presenta “Atelier d’Antoine”

Oggi non vi presento un orologio, bensì una pregevole iniziativa di una delle più antiche Manifatture: Jaeger-LeCoultre annuncia infatti l’apertura di “Atelier d’Antoine”, una nuova iniziativa che permette ai collezionisti di orologi e a tutti gli appassionati di immergersi completamente nel mondo dell’alta orologeria. “Atelier d’Antoine”, che prende il nome dal fondatore della Maison Antoine LeCoultre, organizzerà una serie di formazioni che uniscono insegnamento accademico ed attività pratiche, guidate da esperti che lavorano all’interno della Manifattura. L’hub di “Atelier d’Antoine” è uno spazio nuovo creato all’interno dell’originale edificio storico della Manifattura a Le Sentier, ed è stato progettato appositamente per questo scopo. In futuro si prevede l’apertura di ulteriori succursali dell’Atelier nelle boutique flagship nelle principali città del mondo e la possibilità di rendere accessibile il programma attraverso canali digitali.

“Atelier d’Antoine” inizialmente offrirà due tipi di programmi a tema: “Discovery Workshops” e “Manufacture Visits” (Visite alla Manifattura); più avanti saranno organizzate anche Masterclass per regalare esperienze indimenticabili a tutti coloro che vogliono scoprire come funziona la produzione di orologi meccanici raffinati. I “Discovery Workshops” offrono l’opportunità di esplorare il mondo dell’alta orologeria svizzera in Continua a leggere



Ferragamo Double Gancini cuff

FERRAGAMO DOUBLE GANCINI CUFF

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  Gusto e fascino. Sfoggiando l’inconfondibile simbolo Gancini, il nuovo orologio Double Gancini cuff, parte della collezione Pre-Spring 2021 di Salvatore Ferragamo, desidera venire incontro ai desideri di quelle donne che amano vestire il proprio polso con classe e stile. La “seconda giovinezza” del logo Gancini ebbe inizio quando Paul Andrew, direttore creativo Ferragamo dal 2017, iniziò,  traendo spunto dagli archivi della Maison, a riproporre l’iconico monogramma su abiti, accessori e calzature. Il logo, composto da due semicerchi uniti da una barretta, riprende la famosa fibbia a doppio gancio ispirata al battente in ferro di un ingresso di Palazzo Spini… Continua a leggere


Montblanc e il 1858 Geosphere Limited Edition in partnership con l’alpinista Reinhold Messner

1858 Geosphere Limited Edition

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I segnatempo Montblanc 1858, ispirati agli orologi da tasca e ai cronografi Minerva degli anni ‘20 e ’30, sono progettati come strumenti per l’esplorazione in montagna. Due anni fa Montblanc lanciò il 1858 Geosphere, un segnatempo di manifattura con una nuova visualizzazione dell’indicazione dell’ora mondiale caratterizzata da due dischi rotanti rappresentanti i due emisferi. Fin dal suo lancio, l’orologio venne collegato al tema delle Seven Summits e alla “Lista Messner“, la via intrapresa dall’alpinista e considerata la versione più difficile tra quelle possibili. Nato il 17 settembre 1944, Reinhold Messner è famoso in tutto il mondo per aver scalato le vette più alte. Ha compiuto la prima salita in solitaria del Monte Everest e la prima scalata della stessa cima senza ossigeno supplementare insieme a Peter Habeler. È stato anche il primo a scalare tutte le 14 vette oltre gli 8.000 metri. Nel 1989-1990, Messner e l’esploratore tedesco Arved Fuchs sono stati i primi ad attraversare a piedi l’Antartide e la Groenlandia senza utilizzare slitte trainate da cani o motoslitte. Nel 2004, è stato il primo a percorrere 2.000 km nel deserto del Gobi. Ha pubblicato oltre 80 libri sulle sue esperienze, è stato membro del Parlamento europeo (1999-2004) difendendo questioni ambientali, e nel 2018 ha ricevuto il Premio Principessa delle Asturie nella categoria Sport, insieme al collega alpinista Krzysztof Wielicki. Attualmente sta supervisionando la realizzazione di una serie di musei dedicati all’alpinismo e alla montagna. Il Montblanc 1858 Geosphere è il modello icona della collezione 1858 con i suoi due distintivi globi bombati rotanti e la sua innovativa complicazione ore del mondo. L’orologio Montblanc in edizione limitata a 262 pezzi (la limitazione fa riferimento a tutte le vette oltre i 26.200 piedi che ha scalato nella sua vita), combina armoniosamente elementi rivestiti in Continua a leggere