Hublot e i suoi primi 40 anni

Hublot Classic Fusion 1980

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Fondata nel 1980, quest’anno Hublot festeggia il suo 40° anniversario. 40 anni di ascesa vertiginosa di un piccolo marchio di orologi svizzero che in meno di mezzo secolo è diventato una vera e propria manifattura di orologi d’avanguardia riconosciuta in tutto il mondo. Primo brand ad osare l’abbinamento di oro e caucciù in un orologio, Hublot ha fatto di questo approccio audace una filosofia su cui si basano tutte le sue creazioni, le innovazioni e le partnership: l’Arte della Fusione. Fondere passato e presente in un orologio futuristico. Fondere materiali preziosi e componenti high-tech. Fondere il know-how dell’orologeria tradizionale con tecnologie di avanguardia. Ogni azione di Hublot trae origine dal concetto di Arte della Fusione. Tutto comincia nel 1980, con il Classic Original, che per la prima volta nella storia dell’orologeria combina un materiale prezioso, l’oro, con un materiale moderno, il caucciù. Nel 2005 poi l’emblematico Big Bang Original ha avuto un profondo impatto sulla scena del design orologiero, con il suo inserto in composito nero che dà l’impressione che l’orologio sia interamente attraversato dal cinturino in caucciù nero e la sua “costruzione a sandwich” che permette di giocare con i materiali. Un anno dopo lo strepitoso successo di questo orologio, Hublot crea il Big Bang All Black: tutto nero, questo pezzo dalla forte identità spinge ancora oltre l’abbinamento tra materiali inediti e design estremo. In seguito, il modello si presenta in una versione ancora più sportiva, il King Power e poi  nella forma a botte con lo Spirit of Big Bang. Il best-seller incorpora anche il primo motore Hublot “della casa”, il cronografo UNICO.  Altrettanto emblematico dello stile Hublot, anche il Classic Fusion lanciato nel 2008 deriva dai primi design innovativi degli anni ’80. Dal 2004, la crescita di Hublot si fa davvero folgorante. Un successo che nel 2008 spinge il leader mondiale del lusso LVMH ad acquistare il marchio. Per far fronte a questa rapida espansione e verticalizzare la produzione, Hublot inaugura due nuove sedi a Nyon, la prima nel 2009 e la seconda nel 2015.

Fin dal suo primo abbinamento a una cassa in oro nel 1980, il caucciù è stato IL materiale imprescindibile ed emblematico del marchio. Allo stesso modo, il Magic Gold, sviluppato in collaborazione con l’Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna (EPFL) e prodotto nella fonderia Hublot, rimane l’unica lega d’oro a 18 carati che non si graffia, oltre che la più dura al mondo. I metallurgisti della Manifattura hanno inoltre messo a punto un colore di oro rosso, il King Gold, che presenta una tonalità più calda rispetto all’oro rosso tradizionale. Nel campo della ceramica, Hublot da 15 anni esplora le eccezionali proprietà di questo materiale antiallergico, inalterabile, inossidabile e crea vivaci colori inediti, come il rosso scarlatto e il blu reale. Per quanto riguarda lo zaffiro, la Maison è tutt’oggi l’unica a padroneggiarne la complessa industrializzazione e a mettere a punto nei suoi laboratori nuove tonalità: nero, giallo, blu e rosa. L’Arte della Fusione si esprime anche nella creazione di movimenti innovativi e unici. Introdotto nel 2010, il calibro UNICO è il primo movimento cronografico meccanico interamente progettato, sviluppato e realizzato da Hublot. Si distingue per la sua architettura atipica, con doppia frizione e ruota a colonne visibile lato quadrante. Segue il calibro MECA-10, che presenta uno scheletro che ricorda un gioco di costruzioni “Meccano” e vanta un’autonomia di 10 giorni. Nel registro delle complicazioni tradizionali, nel 2012 Hublot presenta un tourbillon con una riserva di carica di 5 giorni, che poi associa a una ripetizione dei minuti con un doppio timbro cattedrale, prima di ripensarlo a forma di botte. In questo reparto nascono anche “Masterpieces” in serie molto limitate, come il modello MP-02 Key of Time, che indica l’ora secondo i nostri desideri, l’MP-05 “LaFerrari”, che incorpora 637 componenti, un tourbillon e una riserva di carica di 50 giorni, l’MP-07, trasposizione di un blocco motore in un orologio elegante, o il Big Bang MP-11 e i suoi 7 bariletti in serie per un’autonomia di 14 giorni. A questi modelli eccelsi si aggiungono creazioni di alta gioielleria come il Big Bang Tourbillon High Jewellery, interamente rivestito da 1.574 diamanti taglio baguette (~84,9 carati).

Dall’imprenditore italiano Carlo Crocco, fondatore di Hublot nel 1980, a Ricardo Guadalupe, motore dell’espansione di Hublot dal 2004 e CEO dal 2012, a Jean-Claude Biver, presidente dal 2004 e ispiratore del Big Bang e dell’Arte della Fusione, tutte queste personalità visionarie e audaci hanno forgiato il successo del marchio. Accanto a loro, leggende viventi dello sport come Usain Bolt, Pelé, Kylian MBappé, sono gli ambasciatori di Hublot e condividono la sua filosofia: essere unici, primi e diversi. Altre partnership nell’arte e nella musica, come i Depeche Mode, il pianista Lang Lang, lo scultore contemporaneo Richard Orlinski, il tatuatore Maxime Plescia-Buchi (Sang Bleu) o l’imprenditore italiano Lapo Elkann (Italia Independent) hanno dato vita a creazioni eccezionali.

Nel cuore della Manifattura Hublot H2 a Nyon, in Svizzera, è stata allestita la mostra progettata da Samuel Ross che si apre al pubblico in modo phygital e sarà quindi accessibile anche a distanza, con una visita virtuale sul sito web di Hublot.com a partire dal 23 novembre. Su www.hublot.com/40-years sarà possibile immergersi nella mostra dedicata al 40° anniversario di Hublot. Ricardo Guadalupe, CEO di Hublot, illustrerà i quattro temi della mostra che racconta la storia della Maison: partendo dai prodotti sino ad arrivare all’Arte della Fusione, alle donne e agli uomini che la incarnano e al suo universo di comunicazione. Ospiti d’eccezione, gli ambasciatori e i Friend of the Brand che prenderanno parte ai festeggiamenti.

Janvier68

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