Breguet Classique Quantième Perpétuel 7327

Breguet Classique Quantième Perpétuel 7327

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Nel lontano 1780, Abraham-Louis Breguet ebbe un notevole successo (e mi chiedo: quando non ebbe successo questo genio?) con i suoi cosiddetti orologi “perpetui” dotati di una massa oscillante che permetteva al calibro di reagire ai movimenti del corpo di chi lo indossava caricando automaticamente il meccanismo durante la camminata. Questi orologi spesso erano dotati anche di un calendario ed è stato anche su questi modelli che questo maestro dell’orologeria sperimentò i suoi primi quadranti guilloché. Quest’anno la Manifattura gli rende omaggio all’interno della sua collezione Classique, attraverso una reinterpretazione del calendario perpetuo in due versioni d’oro (bianco o oro rosa). Il nuovo Quantième Perpétuel 7327 di Breguet è un segnatempo semplice da usare per chi lo indossa (ma parecchio complesso per chi lo realizza!). Il calendario perpetuo, per chi non lo sapesse, visualizza la data esatta tenendo conto sia della diversa durata dei mesi sia degli anni bisestili grazie alla “memoria” meccanica di 4 anni, ossia 1461 giorni, dell’orologio. Si tratta del risultato di un sistema di trasmissione degli impulsi che coinvolge la ruota delle ore e una grande leva che aziona quotidianamente l’insieme del movimento. Per realizzare questa versione sono necessari ben Continua a leggere



Ferragamo F-80 Skeleton e la Giornata della Terra

Ferragamo F-80 Skeleton

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Oggi, sabato 22 aprile 2023, è la Giornata della Terra (il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del nostro pianeta); e Ferragamo, a pochi mesi dal lancio degli F-80 Skeleton with sustainable Strap, presentati in occasione del World Ocean Month 2022, propone un’ulteriore rivisitazione del modello unisex realizzato con due materiali responsabili rispettivamente modellati sui componenti principali del segnatempo. La cassa di 41 mm del Ferragamo F-80 Skeleton è realizzata in materiale composto al 60% da polvere di ceramica proveniente da minerali naturali e al 40% da nylon con 63% di contenuto bio-based proveniente da Continua a leggere



Seiko rilancia il Power Design Project

Seiko Power Design Project Rebirth Radiant Time

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Seiko, in occasione della Design Week che si tiene questa settimana a Milano, ha rilanciato il “Power Design Project”, un progetto sperimentale rivolto ai designer di Seiko, attivo dal 2001 al 2009, che torna a proporre nuovi modi di progettare gli orologi. Il tema è “Rebirth” (Rinascita): otto designer hanno sviluppato le loro idee partendo da sette dei segnatempo più significativi che hanno distinto Seiko nel corso della sua lunga storia e li hanno metabolizzati appunto facendoli “rinascere”. Tutti e sette gli orologi sono esposti all’interno della Boutique monomarca in Via della Spiga 52, dove vi rimarranno fino al 30 aprile. La Boutique Seiko ospita un’istallazione dedicata al progetto, e offre  l’opportunità non solo di ammirare i segnatempo rivisitati (perfettamente funzionanti), ma anche di provarli al polso: vi invito a tal proposito ad andare a vederli perchésono  veramente interessanti. L’esposizione italiana è la prima tappa di una mostra itinerante che toccherà varie città europee. Il “Power Design Project” era nato come esercizio ideato per incoraggiare i designer interni all’azienda a riflettere profondamente sul futuro del marchio e stimolarne la creatività dei designer, dando libero sfogo alla loro immaginazione senza vincoli e preconcetti. I prototipi prodotti sono stati esposti al pubblico e alcuni sono stati anche commercializzati. vediamo più nel dettaglio i 7 orologi.

KING SEIKO 1970 ->RADIANT TIME. Gli orologi King Seiko prodotti negli anni ’70 conservano ancora oggi il loro fascino, grazie alle superfici a specchio prive di distorsioni rese possibili dalla tecnica di lucidatura Zaratsu. Utilizzando questa finitura, il King Seiko lanciato negli anni ’70, conosciuto come il 45KS, viene riproposto con un tocco contemporaneo. La bellezza della cassa a 20 sfaccettature lucidata con tecnica Zaratsu e la peculiarità del lavoro dei sessanta marker posti attorno al quadrante rendono unico questo orologio.

OROLOGIO SUBACQUEO CON SOVRACASSA1975->PUT ON TIME. Nel 1975, Seiko presentò un orologio subacqueo che, per la sua caratteristica cassa esterna (una robusta struttura protettiva), fu soprannominato “Tuna” per la Continua a leggere



Rolex Oyster Perpetual Cosmograph Daytona: l’icona si rinnova!

Rolex Oyster Perpetual Cosmograph Daytona

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Quest’anno l’Oyster Perpetual Cosmograph Daytona (per tutti più semplicemente il Daytona), uno degli orologi più iconici da sempre, compie sessant’anni; e Rolex ha pensato bene di rinnovarlo, inserendo alcuni nuovi dettagli. Vediamoli. Il quadrante, ad esempio, evidenzia un nuovo equilibrio grafico e un contrasto più marcato tra il fondello e i contatori o i loro anelli. La nuova versione in platino, invece, ha un bellissimo quadrante blu ghiaccio e la lunetta in Cerachrom marrone. La cassa Oyster poi è stata ridisegnata a favore di linee più raffinate e affusolate sui fianchi della carrure (pur mantenendo i 40 mm tradizionali). Nelle maggior parte dei modelli è dotato di lunetta Cerachrom, ma ora il Continua a leggere



Patek Philippe e i suoi nuovi Calatrava

Calatrava Ref. 5224R-001

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La collezione Calatrava venne lanciata da Patek Philippe nel 1932, diventando una collezione iconica nel corso degli anni. In occasione di Watches & Wonders tenutosi a Ginevra pochi giorni fa, Patek Philippe, tra le numerose novità, ha presentato il nuovo Calatrava Ref. 5224R-001 con doppio fuso orario Travel Time, che si distingue per l’originale modalità di visualizzazione su 24 ore. La Manifattura aveva già fatto ricorso a questo tipo di visualizzazione in passato. In questo nuovo orologio, i designer hanno scelto di posizionare mezzogiorno a ore 12, e non a ore 6, come accade in questo tipo di visualizzazione, garantendo così un’ottima leggibilità per tutte le ore del giorno. Il nuovo calibro a carica automatica 31-260 PS FUS 24H si differenzia anche per il sistema brevettato di correzione dell’ora locale tramite la corona estratta in posizione intermedia (correzione avanti e indietro con incrementi di un’ora). La cassa in oro rosa è abbinata a un quadrante blu impreziosito da numeri applicati, indici e cabochon in oro rosa fissati a mano singolarmente. Il colore del quadrante è Continua a leggere



Baume & Mercier Riviera Azur 300m

Baume & Mercier Riviera Azur 300m

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Il Riviera di Baume & Mercier celebra quest’anno il suo primo mezzo secolo di vita e lo fa proponendo due versioni “subacquee”, i Riviera Azur 300m, dotati di movimento di Manifattura Baumatic. Intanto è utile ricordare che il Riviera nasce nel 1973 con cassa compatta e lunetta dodecagonale. Il primo subacqueo della collezione nasce nel 1981 con quadrante e lunetta neri, un datario a finestrella alle ore 3 e le lancette luminescenti perfettamente leggibili. Il subacqueo di quest’anno ha una cassa in acciaio inossidabile da 42 mm di diametro ed è impermeabile fino a 30 ATM, circa 300 metri; è disponibile appunto in due versioni che hanno ovviamente la lunetta girevole unidirezionale in acciaio inossidabile, lucido e satinato soleil, per calcolare i tempi di immersione. Una lunetta con un trattamento laccato (blu o nero) per Continua a leggere



Jaeger-LeCoultre presenta i nuovi modelli Reverso Tribute Small Seconds

Reverso Tribute Small Seconds quadrante nero

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Il Reverso nacque nel 1931 a seguito di una “sfida”: l’anno prima, infatti, Cesar de Trey, uomo d’affari svizzero che si occupava di orologeria elvetica, dopo una partita di polo in India fu “sfidato” da un ufficiale britannico che aveva rotto il vetro del suo orologio, a pensare un orologio elegante, ma al tempo stesso capace di resistere ai forti urti possibili durante le partite di polo. Fu allora che De Trey pensò ad un’ingegnosa soluzione: un sistema in grado di far capovolgere la cassa dell’orologio in modo da poter proteggere il vetro ed il quadrante in modo efficace. Tornato in Svizzera la propose a Jaeques-David LeCoultre, allora direttore della LeCoultre & Cie.; dal momento che, però, la Manifattura “LeCoultre & Cie” non aveva mai fabbricato casse, LeCoultre aveva bisogno degli specialisti francesi della Jaeger, con cui già collaborava, per realizzare quella ribaltabile del futuro Reverso: trovarono l’idea interessante e insieme realizzarono l’orologio. Il successo del Reverso fu immediato e non solo tra i giocatori di polo! A dimostrarlo, proprio il lancio di modelli Reverso con quadranti colorati, audace eccezione in un’epoca in cui sono il bianco e l’argento a dettare la regola in fatto di cromie. Quest’anno, in occasione dei Watches & Wonders appena conclusosi a Ginevra, Jaeger-LeCoultre ha presentato nuovi quadranti con finitura soleil, disponibili in quattro diverse tonalità, del Reverso Tribute Small Seconds. A partire dal nuovo quadrante nero (omaggio al Reverso originale del 1931) che crea uno straordinario contrasto con Continua a leggere



Iwc Schaffhausen e il nuovo Ingenieur Automatic 40

IWC Ingenieur Automatic 40

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Lunedì è iniziato l’annuale Salone dell’Orologeria a Ginevra (Watches & Wonders) e, come da consuetudine, da oggi per parecchie settimane vi racconterò quelli che sono stati gli orologi più significativi o che più mi hanno colpito. Inizio con un’icona dell’orologeria: l’Ingenieur di IWC. L’orologio presentato riprende i codici estetici dell’Ingenieur SL, Referenza 1832 disegnato da quel genio di Gérald Genta negli anni Settanta, e comprende tre referenze in acciaio (con quadrante nero, argentato o Aqua) e una in titanio (quadrante grigio), tutte dotate di cassa interna in ferro dolce per proteggere i movimenti dai campi magnetici e impermeabili fino a 10 bar (circa 100 metri). L’Ingenieur Automatic 40 (questo il nome) è alimentato dal calibro di manifattura 32111 IWG con ben 120 ore di riserva di carica. Un minimo di recap storico su questo orologio iconico: negli anni Settanta, IWC Schaffhausen incarica il noto  designer di orologi Gérald Genta di ridisegnare l’Ingenieur, presentato originariamente nel 1955. Dotato del primo movimento automatico sviluppato a Schaffhausen e di una cassa interna in ferro dolce per Continua a leggere



Bulgari Octo Roma: due splendide novità in anteprima

Bulgari Octo Roma Chronograph

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Lanciata per la prima volta nel 2012 (ebbi la fortuna di potervela presentare in anteprima), la collezione Octo di Bulgari si rinnova. E la nuova collezione che vi presento oggi non è da meno:  spazia da orologi automatici a cronografi, fino a incredibili tourbillon (che vi racconterò nei prossimi giorni). Innanzitutto ricordiamoci che la forma ottagonale della cassa vuole rendere omaggio al legame storico del marchio con la Città Eterna, mentre il motivo Clous de Paris, che arricchisce i nuovi quadranti, è un tributo all’Alta Orologeria svizzera. I modelli automatici e con cronografo di Octo Roma, inoltre, sono dotati di un comodo sistema di cinturini facilmente intercambiabili posizionato sul retro, sotto forma di pulsante integrato con la massa della cassa fra le anse: particolarmente sicuro, il sistema non richiede l’ausilio di alcuno strumento, basta infatti un semplice click per cambiare il cinturino in pochi secondi. In questi due modelli, la corona è perfettamente incorporata nella Continua a leggere



Seiko e il suo nuovo Prospex che richiama un design del 1970

Seiko Prospex Naomi Uemura

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Cinque anni dopo aver realizzato il primo orologio subacqueo del Giappone, nel 1965, Seiko introdusse un nuovo orologio subacqueo con una cassa resa asimmetrica per proteggere la corona posizionata a ore 4. Il segnatempo, particolarmente solido, era impermeabile fino a 150 metri e aveva lancette e indici luminosi facilmente leggibili. Questo diver diede prova della sua affidabilità quando venne indossato dall’avventuriero giapponese Naomi Uemura per le sue spedizioni nella regione Artica tra il 1974 e il 1976. Uemura, a soli 29 anni, aveva già raggiunto le cime del Monte Bianco, del Kilimanjaro e dell’Aconcagua e, primo alpinista giapponese, l’Everest. Tre mesi dopo conquistò anche la cima del Denali in Alaska (allora conosciuto come Monte McKinley), diventando il primo alpinista al mondo ad aver toccato le vette di tutte e cinque queste magnifiche montagne. Oggi Seiko commemora questa storica impresa con una nuova, a parer mio riuscitissima, reinterpretazione del diver del 1970, resa particolarmente speciale dal quadrante che raffigura il Monte Bianco, la prima delle Continua a leggere