Breguet Classique Souscription 2025: l’eredità si rinnova

Breguet Classique Souscription 2025

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Nel cuore di Parigi, dove 250 anni fa Abraham-Louis Breguet gettava le fondamenta dell’orologeria moderna, Breguet celebra oggi il suo anniversario con una creazione che è molto più di un omaggio: il Classique Souscription 2025. Rinasce così l’iconico orologio “Souscription”, il primo ad abbracciare un’architettura semplice ed elegante, fedele all’idea che l’essenzialità sia la forma più alta di raffinatezza (qualche secolo dopo Steve Jobs fece dell’essenzialità uno dei suoi motti: less is more). È attraverso un opuscolo pubblicitario ideato dal maestro che si fece conoscere questa creazione robusta e affidabile, con un grande diametro di circa 61 mm, un quadrante bianco smaltato e un movimento dall’architettura semplice. Breguet non era solo un eccezionale orologiaio, era anche un esperto uomo d’affari, che non esitò mai a innovare anche i suoi metodi di marketing. Il principio era semplice: se un cliente desiderava acquistare un orologio di questo tipo doveva confermare l’ordine versando un quarto del prezzo, consentendo così all’atelier Quai de l’Horloge di acquisire le forniture necessarie per la fabbricazione degli orologi, segnando così l’inizio della produzione in serie. Sul quadrante bianco in smalto grand feu, una sola lancetta azzurrata a fuoco — curvata interamente a mano — scorre sui numeri arabi inclinati e sul chemin de fer. I dettagli segreti, come la firma nascosta incisa al pantografo, parlano un linguaggio antico di autenticità e savoir-faire. Il corpo del Souscription 2025 si veste di una nuova lega preziosa: l’oro Breguet, un connubio di oro, argento, rame e Continua a leggere



Breguet Classique Tourbillon 3358

Breguet Classique Tourbillon 3358

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Abraham-Louis Breguet, nel campo dell’orologeria, è stato indubbiamente uno dei più grandi orologiai e inventori; al punto che a volte, chiacchierando con qualcuno, me ne esco affermando che dopo di lui nel campo dell’orologeria non è stata inventato più niente (forse esagero…).  Tra le sue invenzioni, quella più significativa è stata il tourbillon, brevettata nel 1801 e creata per contrastare gli effetti negativi della gravità terrestre che disturbano la precisione degli orologi da tasca attenuando così le discrepanze nella misurazione del tempo. Ed oggi la Manifattura che porta il suo nome ha presentato il Classique Tourbillon 3358, animato dal calibro di manifattura 187D a carica manuale, incorniciato da oro e diamanti. Assemblato con 187 componenti e dotato di 21 rubini, con spirale Breguet in acciaio, ha una riserva di carica di Continua a leggere



BREGUET TYPE XX: il ritorno di un’icona

BREGUET TYPE XX

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Breguet ha presentato un nuovo Type XX, orologio iconico, con calibro totalmente inedito, per il quale sono stati necessari quattro anni di lavoro, declinato in due versioni: una militare, l’altra ispirata ai modelli civili. Nei primi anni ’50 la Manifattura rispose per prima alle esigenze dell’aeronautica militare, che richiedeva un cronografo da polso robusto e dotato di caratteristiche particolari. Per un pilota, disporre dell’ora e di riferimenti temporali in condizioni di attività intensa e di stress a bordo di un velivolo era ed è di vitale importanza. Misurare il tempo di volo, cronometrare i tempi di volo intermedi, controllare il consumo di carburante, effettuare ricognizioni o manovre… Tutte queste attività necessitano di strumenti che gli orologiai negli anni avrebbero reso sempre più precisi e di pratico utilizzo: cronografi di bordo prima, cronografi da polso poi. I prodotti “speciali”, adattati alle esigenze specifiche dell’aeronautica, diventano numerosi a partire dagli anni ’30: cronometri d’aeroporto a 19 linee in una cassa d’argento antimagnetico, cronografi rattrapanti, piccoli cronometri di bordo a 24 linee dotati di cassa coibentata, termostato, illuminazione, siderometro. La fornitura di strumenti orologieri destinati alla cabina di pilotaggio degli aeromobili si intensifica a partire dai primi anni ’50.  Ha inizio la moda del Continua a leggere



Breguet Classique Quantième Perpétuel 7327

Breguet Classique Quantième Perpétuel 7327

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Nel lontano 1780, Abraham-Louis Breguet ebbe un notevole successo (e mi chiedo: quando non ebbe successo questo genio?) con i suoi cosiddetti orologi “perpetui” dotati di una massa oscillante che permetteva al calibro di reagire ai movimenti del corpo di chi lo indossava caricando automaticamente il meccanismo durante la camminata. Questi orologi spesso erano dotati anche di un calendario ed è stato anche su questi modelli che questo maestro dell’orologeria sperimentò i suoi primi quadranti guilloché. Quest’anno la Manifattura gli rende omaggio all’interno della sua collezione Classique, attraverso una reinterpretazione del calendario perpetuo in due versioni d’oro (bianco o oro rosa). Il nuovo Quantième Perpétuel 7327 di Breguet è un segnatempo semplice da usare per chi lo indossa (ma parecchio complesso per chi lo realizza!). Il calendario perpetuo, per chi non lo sapesse, visualizza la data esatta tenendo conto sia della diversa durata dei mesi sia degli anni bisestili grazie alla “memoria” meccanica di 4 anni, ossia 1461 giorni, dell’orologio. Si tratta del risultato di un sistema di trasmissione degli impulsi che coinvolge la ruota delle ore e una grande leva che aziona quotidianamente l’insieme del movimento. Per realizzare questa versione sono necessari ben Continua a leggere



Breguet Reine de Naples 9835 e 9838

Breguet Reine de Naples 9835

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Oggi vi presento due nuovi, splendidi orologi della collezione Reine de Naples di Breguet, accomunati dalla lancetta dei minuti che si forma e si modifica mano a mano che percorre il quadrante. La collezione trae ispirazione dal primo orologio da polso della storia, realizzato nel 1812 per Caroline Murat, sorella di Napoleone Bonaparte e Regina di Napoli. Curiosità: all’origine era di forma oblunga, mentre oggi è ovoidale. È un gioco di ingranaggi che consente alla lancetta dei minuti di mutare forma a seconda della posizione che occupa nel quadrante. Il meccanismo, che vanta più di un brevetto, è una creazione inedita di Breguet. La lunghezza variabile della lancetta dei minuti è resa possibile da due bracci, collegati all’estremità superiore ma indipendenti tra di loro, che assumono forme diverse: allungata alle ore 12, più tondeggiante alle ore 6. Altro particolare: dietro al dispositivo responsabile di questo artifizio ottico si cela una camma ovoidale, la cui forma ricorda le curve della Regina di Napoli. Con il trascorrere dei minuti, ogni braccio si sposta a una diversa velocità: ciò fa sì che le dimensioni della lancetta si adattino costantemente alla posizione sul quadrante, fungendo da complemento perfetto alla forma dell’orologio.

La cassa del primo gioiello, il Breguet Reine de Naples 9835, è in oro bianco e crea un elegante contrasto con il quadrante in madreperla blu notte, le cui delicate sfumature variano a seconda della luce. I 161 diamanti incastonati impreziosiscono il rehaut, la lunetta e le anse. Sulla corona spicca un diamante taglio briolette, mentre la Continua a leggere



Breguet Classique Calendrier 7337 e Dame 8068: eleganza per lui e per lei

Breguet Classique Calendrier 7337

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Breguet presenta 2 nuove versioni  della collezione Classique: il Classique Calendrier 7337 e il Classique Dame 8068. Entrambi disponibili in oro bianco e oro rosa. Analizziamo per primo il modello maschile. L’orologio dà prova delle diverse competenze che il marchio possiede nel campo della decorazione: il quadrante (decentrato) vanta un finissimo guillochage “Clous de Paris” realizzato a mano dagli artigiani della Manifattura. Il quadrante esterno, invece, sfoggia un motivo circolare a chicchi d’orzo. A ore 12 c’è l’indicazione delle fasi lunari: la luna in oro è realizzata a mano con lavorazione martellata, mentre le nuvole che la circondano hanno ricevuto un delicato trattamento di sabbiatura con texture opaca. Il cielo è rivestito di lacca blu composta da lustrini che lasciano intravedere le stelle a seconda dell’orientamento del segnatempo. Le ore, i minuti e i secondi sono indicati dalle tradizionali lancette Breguet a “pomme” in acciaio azzurrato. La data e il Continua a leggere



Breguet Tradition 7035: novità 2021

Breguet Tradition 7035

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Quando Breguet presentò la linea Tradition, destò parecchio stupore: questi orologi, infatti, furono i primi a mostrare interamente il movimento sul quadrante. Oggi la Manifattura completa la linea con un modello limitato a soli 88 esemplari, che risalta per l’incastonatura. Il nuovo Tradition 7035 ha ovviamente il quadrante decentrato (tipico su questa collezione), in questo caso situato a ore 12, completato da un giro delle ore in madreperla naturale bianca, che offre la vista sul movimento messo interamente a nudo. Quest’ultimo è articolato intorno al bariletto centrale, riconoscibile dal suo motivo floreale, intorno al quale sono Continua a leggere



Breguet Marine: nuove varianti 2021

Breguet Marine 5517

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Breguet (storica Manifattura fondata nel 1775) presenta in questi giorni delle nuove varianti dei suoi splendidi Marine 5517, 5527 e 5547. La prima referenza punta su un aspetto “minimal”, con un’indicazione a tre lancette completa di datario. Il modello 5527, invece, ha la funzione cronografo con «flyback» e la misura del tempo è indicata da una grande lancetta centrale; tre contatori situati fra le ore 3 e le ore 9 indicano i minuti cronografici, le ore e i piccoli secondi. La referenza 5547, infine, offre una funzione sveglia e indica un secondo fuso orario. Tutti e tre i segnatempo hanno la data in un’apposita finestrella. I tre modelli che vi descrivo hanno i numeri romani e gli indici luminescenti, con le famose lancette Breguet «à pomme» in oro sfaccettato luminescenti e una lancetta centrale dai sottili dettagli marini. I cinturini proposti in abbinamento sono in pelle, caucciù o metallo. Con la presentazione delle prime versioni delle referenze 5517, 5527 e 5547 nel 2018, Breguet introdusse nella Continua a leggere



Breguet Reine de Naples Cœur

Breguet Reine de Naples Cœur

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Ode alla femminilità più delicata, all’amore ed alla poesia. Il Breguet Reine de Naples, con la sua elegante raffinatezza racchiusa in una cassa di forma ovoidale, è certamente uno tra gli orologi gioiello che più m’incantano. Era il 2002 quando Breguet presentò questa collezione che, declinata esclusivamente al femminile, adotta movimenti meccanici di manifattura con componenti in silicio. Ammirando il nuovo Reine De Naples Coeur, realizzato in una serie limitata di soli 28 pezzi numerati, mi viene in mente il testo della canzone o meglio, della poesia in musica “C’è tempo” di Ivano Fossati: “… Io dico che c’era un tempo sognato che bisognava sognare”. Ecco sognare… Soprattutto in un momento complicato come l’attuale perché non rifugiarsi per qualche minuto nel sogno di un segnatempo che rimanda ai fasti del passato? Tra le clienti illustri sedotte dall’arte di Breguet spiccano Maria Antonietta Regina di Francia, la Marchesa di Condorcet, l’Imperatrice Giuseppina Bonaparte e Carolina Murat, sorella minore di Napoleone e Regina di Napoli. Proprio per quest’ultima, A.L. Breguet creò uno dei primi orologi da polso, il primo per una Regina. Commissionato nel 1810 e consegnato due anni dopo, quella creazione avanguardistica sfoggiava una cassa dalla forma oblunga, un quadrante d’argento guilloché e diverse complicazioni: una ripetizione, le fasi lunari e persino un termometro. Suddetta creazione (N°2639) era assicurata al polso con un bracciale di capelli intrecciati con fili d’oro.

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Breguet celebra oggi il “Tourbillon Day”

Breguet Classique Tourbillon Extra-Plat Automatique 5377

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Il 26 giugno 1801 il maestro orologiaio Abraham-Louis Breguet brevettava un nuovo tipo di regolatore: il tourbillon. E, come ogni anno, oggi la Maison Breguet invita appassionati e collezionisti a celebrare la «Giornata del Tourbillon». Abraham-Louis Breguet in tutta la sua vita vendette appena 35 orologi tourbillon (e fino a oggi di tourbillon ne sono stati venduti solo qualche centinaio). Basta questo per farci capire l’estrema difficoltà della realizzazione di questa complicazione. A quell’epoca i segnatempo si portavano in tasca, perciò in posizione verticale; ma Abraham-Louis Breguet studiò un modo per compensare la forza di gravità che inficiava il corretto funzionamento dell’oscillatore e pertanto alla precisione cronometrica del movimento. Gli venne quindi l’idea di installare il bilanciere e la rispettiva molla oltre all’insieme dello scappamento (àncora e ruota di scappamento) all’interno di una gabbia mobile che gira su se stessa. La doppia rotazione di questa gabbia e dei suoi organi ha ispirato Abraham-Louis Breguet a chiamarlo con il nome di «tourbillon», nella sua accezione spesso dimenticata di «sistema planetario». Pur rimanendo fedele alla sua missione, il tourbillon ha saputo svilupparsi grazie alle nuove invenzioni. L’orologio Classique Tourbillon Extra-Plat Automatique 5367 di Breguet è un Continua a leggere