Matteo Marzotto inaugura il Museo Philip Watch

Matteo Marzotto e Massimo Carraro

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Matteo Marzotto e Massimo Carraro

Si è svolta martedì sera a Milano, in Sala Buzzati, la presentazione del progetto Museo Ritrovato di Philip Watch,che ripercorre la storia del marchio attraverso oltre 150 anni di tecnologia svizzera e design italiano.
Sono intervenuti alla serata: Carlo Montanaro, direttore di Style Magazine, Massimo Carraro, a.d. di Morellato & Sector Group, Augusto Veroni, giornalista di RCS MG, e l’imprenditore Matteo Marzotto, moderati da Gian Luigi Paracchini, giornalista del Corriere della Sera.
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Orologeria Luigi Verga: intervista al Direttore Generale, Aldo Brix

D. Ci racconta com’è nata l’Orologeria Luigi Verga?

R. La storia di questo importante concessionario italiano prende il via a Milano, nel lontano 1947, in via Mazzini, sede ancora oggi della Società, fondata da Luigi Verga. Inizialmente il negozio vendeva solo orologi costruiti prima della guerra ma, già dai primi anni ’50, Luigi Verga introdusse articoli prodotti da alcune delle più importanti manifatture svizzere, tra cui Rolex, soddisfando una clientela sempre più ampia ed esigente. In seguito venne introdotto il servizio di assistenza post-vendita, attraverso la creazione di un laboratorio per le riparazioni. Il negozio ha subito alcune importanti modifiche, negli anni ’60 ed ’80, che lo hanno ampliato, trasformandolo nello spazio attuale, un punto vendita in cui trovare le più prestigiose marche dell’orologeria elvetica. La storia di questa prestigiosa azienda è sempre stata caratterizzata da una forte presenza della famiglia. Basti pensare che il figlio Valerio, attuale Presidente della società, iniziò ad aiutare il padre non ancora ventenne; eravamo negli anni ‘50. Il nipote Umberto, attuale amministratore delegato ed azionista di maggioranza, seguì lo stesso percorso, a partire dai primi anni ’80, e sono certo che anche la quarta generazione si renderà protagonista del futuro prossimo di questa società.

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Intervista all’Amministratore delegato di Swatch Group Italia Laura Burdese

Con una carriera ventennale, dopo brillanti studi in Economia Internazionale ed un Master in Marketing e Comunicazione, nel 1999 Laura Burdese è entrata nel mondo dell’orologeria in Swatch Group Italia in qualità di Marketing Manager del marchio Swatch, occupandosi della pianificazione e dell’implementazione delle strategie di marketing per tutte le linee di prodotto.

All’inizio 2006 assume il ruolo di Country Manager per la subsidiary italiana di Swatch Group, filiale che oggi conta circa 500 dipendenti e 50 negozi corporate. Attualmente vive tra Milano e Biel/Bienne (Svizzera), sposata con due figli, Laura Burdese è una appassionata di viaggi e pratica diversi sport.

L’abbiamo intervistata presso la boutique Omega di Milano, in Via Montenapoleone. Continua a leggere



Le Prove di Giorgione: Longines Heritage 1942.

Che cosa strana questa delle prove al polso: un paio di volte al mese ricevo una scatolina con un segnatempo da provare e su cui dare un giustizio (purtroppo mi tocca poi renderli). Ricevo orologi che non ho chiesto, che non ho scelto. Sono le case a mandarmeli decidendo cosa farmi provare. Capita cosi di passare una settimana con al polso  un orologio da più di 100.000 euro e di trovarsi poi nella busta successiva un orologio da poco più di 1.000 euro. Questo crea davvero una certa confusione nella mia mente.
Eppure mi sta aiutando a capire che, la passione per gli orologi, prescinde dal fattore prezzo. Ci sono emozioni in ogni orologio.

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Un Orologio da 21 Milioni di Dollari

Cosi semplice e cosi costoso? Come è possibile?

In realtà è la cifra che ha dovuto sborsare Apple per usare questo design sui propri “devices”.

Credo che, fra tutte le caratteristiche presenti in un sistema Apple, fosse inimmaginabile che sorgessero delle diatribe per l’icona dell’orologio. Ed invece cosi è stato.

Infatti, appena Apple ha fatto uscire il suo sistema IOS 6, le Ferrovie Elvetiche hanno accusato la casa di Cupertino di aver copiato un loro design brevettato. Continua a leggere



Mezzo milione per un Rolex!

Rolex Sea-Dweller Red-Single

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Settimana scorsa a Ginevra, all’asta Antiquorum Important Modern & Vintage Timepiece, un anonimo acquirente ha sborsato circa mezzo milione di franchi svizzeri (per l’esattezza 490,900 CHF, più di € 400.000) per un Rolex Sea-Dweller. E’ la cifra in assoluto più alta mai sborsata per il subacqueo professionale di Rolex sostituito 4 anni fa dall’ Oyster Perpetual Date Deepsea Sea-Dweller. Si trattava di uno dei più vecchi esemplari-prototipi della Ref. 1655 Sea-Dweller “Red-Single” con “singola scritta rossa”. Continua a leggere


Gli orologi di James Bond da Omega

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In occasione del decimo anniversario dalla fondazione della boutique di Via Montenapoleone, la prestigiosa casa, attraverso una straordinaria esposizione di segnatempo unici e di orologi utilizzati sui set della saga “James Bond”, permette di rivivere le tappe della storia di Omega.

Ieri sera ho avuto il piacere di ammirare in anteprima i prestigiosi orologi. Tutti voi, però, potrete ammirare questi pezzi unici proposti nella gallery fotografica da oggi al 25 Novembre dalle 11.00 alle 19.00.

Intervista a Demetrio Albertini

 

Nato il 23.08.1971 a Besana in Brianza (MI), Demetrio Albertini è cresciuto calcisticamente nel Milan, vestendo la maglia rossonera ad eccezione della stagione 90/91 durante la quale non ancora ventenne, venne dirottato in prestito al Padova. Rientrato al Milan nella stagione successiva, Albertini convinse tecnici e critici assumendo la guida del centrocampo rossonero e vincendo numerosi trofei: cinque scudetti, tre Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, tre Supercoppe Europee e 4 Supercoppe Italiane. Il suo bilancio in maglia rossonera è in totale di 295 presenze e 21 gol.

Ha giocato anche con l’Atletico Madrid, la Lazio, l’Atalanta, il Barcellona.

Con la Nazionale, nella quale ha militato dal 1991 al 2002, Albertini ha totalizzato 79 presenze e 3 reti.

Dopo il suo ritiro, attraverso l’Associazione Italiana Calciatori, intraprende la carriera dirigenziale. Nel giugno 2006, in seguito allo scandalo di Calciopoli ed alle successive dimissioni del Presidente in carica della FIGC, Franco Carraro, ed alla nomina di un commissario straordinario, Guido Rossi, è stato nominato vice commissario straordinario della FIGC. Dal 2007, con l’inizio della presidenza di Giancarlo Abete è diventato vice-presidente della Federcalcio. L’abbiamo intervistato.

 

D: Come e quando è nata la passione per gli orologi?

R.: “Non riesco a definirla del tutto una passione, è più un piacere di scegliere e indossare oggetti che soddisfino il mio gusto. Il mio rapporto con gli orologi nasce parallelamente alle mie affermazioni sportive: ad ogni vittoria con il Milan, infatti, ricevevamo un regalo dalla società per celebrare i nostri successi. Avendo vinto tanto, ho collezionato diversi orologi che in un certo senso hanno accompagnato la mia carriera. Poi ci sono anche quelli che ho acquistato…”.

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Diego Occhiuzzi: una Sciabola d’Argento con Orologi & Passioni.

Mi ricorda il nome di un forum, anzi è proprio il nome del più importante forum di orologi in Italia. Sono però costretto ad usarne il nome per parlare di una serata molto speciale che si è svolta, proprio per i forumisti di Orologi & Passioni, lo scorso week end a Venezia.

Va innanzi tutto detto che è stato un week end terribile: freddo, pioggia ed acqua alta. Un week end che avrebbe scoraggiato chiunque dal mettersi in viaggio. La passione, però, fa superare ogni problema. Ci siamo quindi ritrovati tutti da Rocca a Venezia per una serata dedicata ad un marchio molto legato al forum: Zenith.

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