Informazioni su Giorgione

Da sempre appassionato di orologi e di orologeria ho creato, con quattro amici, il forum Orologi & Passioni. Era il 2004 ed oggi è il sito italiano di orologi più seguito e più autorevole.

Royal Oak Concept Laptimer Michael Schumacher

Royal Oak Concept Laptimer Michael Schumacher

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Nel week-end più fashion dell’anno per quanto concerne il mondo dei motori (Gran Premio di Monaco di Formula 1), non potevo non pensare di proporvi un orologio attinente al mondo dei motori. La mia scelta è caduta su qualcosa di speciale: Audemars Piguet, infatti,  ha appena lanciato un nuovo orologio che porta il nome di un Campione vittorioso ben 5 volte a Montecarlo (solo Senna fece meglio vincendo 6 volte) che sta, purtroppo, vivendo un momento molto difficile. Un orologio davvero particolare e diverso che regalerà certamente grandi emozioni ai pochi fortunati che potranno indossarlo e, speriamo, possa anche portare fortuna al Campione a cui è dedicato. Sto parlando del Royal Oak Concept Laptimer Michael Schumacher.

Nel 2010 Michael Schumacher, leggenda della Formula 1 e ambasciatore di Audemars Piguet, pose una domanda in apparenza semplice agli ingegneri della Manifattura: “sarebbe possibile creare un orologio da polso meccanico progettato appositamente per le corse automobilistiche, in grado di misurare e indicare una serie di tempi su giri consecutivi?”
Si trattava di un’autentica sfida in ambito orologiero, del tutto inedita per un orologio meccanico, ispirata da un’esigenza molto specifica delle corse automobilistiche: poter cronometrare e confrontare innumerevoli giri consecutivi, attività tradizionalmente effettuata utilizzando una batteria di due o più contatori sportivi disposti in serie. Ci sono voluti quasi cinque anni di sviluppo, ma Audemars Piguet può affermare di aver vinto la sfida.
Questo modello, il primo orologio progettato appositamente per le corse automobilistiche, dispone di due indici angolari su un unico cronografo, entrambi dotati di una memoria indipendente. Continua a leggere



JEANRICHARD Terrascope GMT

Jeanrichard Terrascope GMT.

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JEANRICHARD è una casa che sta andando diritta per la sua strada con un DNA fortemente caratterizzato da una linea specifica e ben definita che caratterizza le sue casse. In un mondo come quello dell’orologieria dove in tanti osano nuove forme, loro vanno per la loro strada limitandosi a migliorare e completare la propria collezione.
Come è questa volta il caso di un nuovo modello del Terrascope, segnatempo che accompagnerà i viaggiatori. Il Terrascope GMT  indica l’ora locale ed è dotato di una complicazione GMT che permette di conoscere l’ora di due diversi fusi orari con una sola occhiata. Il Terrascope GMT sarà disponibile in tre versioni, con quadrante blu, grigio e nero classico, dotato di una cassa in acciaio lucido e con finiture satinate verticali. Le versioni con quadrante nero e blu hanno indici sospesi rodiati, mentre la versione con quadrante grigio ha indici sospesi in nichel nero. Continua a leggere



Prova al Polso: Contograf Special Edition

EBERHARD & CO. Contograf Special Edition

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Eberhard ci aveva sempre abituati ad orologi molto classici. Poi, qualche hanno fa, fece parlare il mondo dell’orologeria per il suo Chrono 4: il primo al mondo con i 4 contatori allineati. Adesso, al recente Baselworld, ha introdotto un altro orologio (questa volta in realtà solo una nuova variante grafica) che rompe un poco gli schemi introducendo il camouflage su di un orologio “serio”.
Nasce cosi il Contograf Special Edition dal look audace, contraddistinta da un quadrante mimetico sui toni del verde con indici neri in applique, sfaccettati. La lunetta in ceramica, nera o verde a seconda della versione, fa da cornice alla scala tachimetrica di ispirazione automobilistica. La nuova proposta è corredata da un cinturino in tela reps verde militare o dal bracciale in acciaio Chassis. Visti i miei rapporti di amicizia con il marchio mi è stata data la possibilità di provarlo ancora prima che fosse distribuito. Ed è stata una prova davvero piacevole.

Partirei con una breve descrizione del Contrograf.
E’ la rivisitazione di un modello storico. Il “Tribute to Contograf” mantiene il datario trapezoidale, le lancette tipo “Dauphine” luminescenti e la lunetta girevole unidirezionale, ora in ceramica con indici in acciaio. I tre indici particolari sul contatore dei minuti cronografici a ore 3, che indicano i tre minuti di intervallo corrispondenti allo scatto telefonico, sono stati conservati e ci rammentano un tempo in cui Skype non esisteva ancora .
In questa nuova versione l’orologio è davvero diverso da qualsiasi altro io abbia mai indossato. Continua a leggere



Girard-Perregaux Néo-Tourbillon con tre ponti, cassa in titanio a Baselworld 2015

Girard-Perregaux Neo Tourbillon DLC

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A volte alle fiere si gira per ore senza vedere grandi novità, nulla che entusiasmi. Poi ci si scontra con orologi come questo Girard-Perregaux Minute Repeater Tourbillon Gold Bridges e tutto cambia! Un pezzo del genere non può lasciare indifferenti: ci si trova di fronte ad un capolavoro che lascia davvero senza fiato e ti fa amare l’arte dell’orologeria. Girard-Perregaux non è nuova a capolavori del genere ma, ogni volta, l’emozione è diversa e non ci si riesce mai ad abituare.

Reinterpretazione di un movimento ideato da Girard-Perregaux nel XIX secolo, il Néo-Tourbillon con tre ponti, cassa in titanio DLC, evolve nella forma per soddisfare i gusti attuali. La nuova estetica sfrutta al meglio le tecnologie e i materiali d’avanguardia di cui dispone. Il nuovo disegno dei ponti sottolinea con le sue curve l’onnipotenza della dinamica che, nel modello presentato nel 1889 da Constant Girard-Perregaux in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi, si manifestava attraverso il disegno geometrico del ponti e che sarebbe valsa all’orologiaio la medaglia d’oro. La struttura dei ponti, traforata per permettere di ammirare ogni dettaglio, celebra la meccanica con uno stile leggero. Ognuno dei ponti in titanio – metallo nobile dal peso corrispondente a circa la metà di quello dell’acciaio – con finitura microbillé e rivestimento PVD che dona corpo a questa sottile costruzione, è un omaggio all’architettura contemporanea. Il tourbillon effettua una rivoluzione al minuto che possiede la proprietà di liberare dagli effetti della gravità il bilanciere racchiuso al suo interno. Continua a leggere



Rado HyperChrome Match Point

Rado HyperChrome Match Point

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Rado è una casa di cui è sempre bello parlare. Produce orologi piacevoli, tecnologicamente avanzati e dal prezzo buono. Trovo che anche con questo nuovo orologio non si sia smentita ed abbia presentato un pezzo interessante e ben riuscito.
Veniamo all’orologio, il nuovissimo HyperChrome Match Point. A prima vista questo orologio in edizione limitata può sembrare simile ad altri cronografi automatici HyperChrome, ma c’è più di quello che si vede. Noto per appartenere alla collezione più sportiva e sofisticata di Rado, questo HyperChrome sembra ancor più dinamico con la scala tachimetrica incisa intorno alla lunetta lucida. Il look sofisticato di questo segnatempo, conferito dalla lucentezza metallica della ceramica hi-tech al plasma, consente a chi lo indossa di passare con semplicità da un campo da tennis o a una cena senza dover cambiare il proprio orologio. Questo nuovo segnatempo, ispirato al mondo del tennis (non a caso è stato presentato in occasione del torneo di Key Biscane in Florida), è dotato di una cassa monoblocco e un bracciale interamente in ceramica hi-tech al plasma opaca, a eccezione delle maglie centrali del bracciale, lucide. Il tema del tennis traspare attraverso il quadrante di questo segnatempo. Continua a leggere



Omega Globemaster: tecnologia senza precedenti

Omega Globemaster

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Il nome Globemaster crea subito curiosità perchè non era presente nei modelli storici di OMEGA. Quindi, di primo acchito, è difficile sapere cosa sia. Eppure appartiene alla famiglia Constellation che è molto conosciuta. Omega inoltre ci dice che in esso ci sta il loro movimento più tecnologicamente avanzato di sempre. Per far questo hanno introdotto pure dei nuovi test. Vediamo quindi cosa sia questo segnatempo creato da Omega e presentato con tanto clamore.
Creato nel vero spirito OMEGA, il Globemaster è animato dal più avanzato movimento meccanico e caratterizzato da un design che prende ispirazione dai primi modelli Constellation, simbolo dell’abilità orologiera di OMEGA ed eredità del brand in termini di precisione e prestazioni. Ogni orologio è certificato attraverso una serie di test indipendenti, un processo rivoluzionario in grado di definire un nuovo standard qualitativo per tutta l’ industria orologiera.
Due elementi di design definiscono il Globemaster: il quadrante, creato in uno stile che i collezionisti hanno per lungo tempo definito come “pie-pan” (letteralmente: teglia da torta) e la lunetta zigrinata, un elemento che ha decorato alcuni dei più famosi modelli della collezione Constellation.
La storia di OMEGA ha influenzato anche il fondello del Globemaster, caratterizzato da un medaglione con impressa l’immagine della cupola dell’osservatorio astronomico, in onore ai premi ottenuti durante i famosi concorsi cronometrici svoltisi nell’osservatorio tra il 1940 ed il 1950. Continua a leggere



Sarpaneva, chi era costui?

Korona K0 Blu

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Ci sono degli articoli che è semplice scrivere e che occupano pagine intere senza però davvero colpire. Questa volta, invece, voglio raccontarvi di un orologiaio indipendente di cui non è che io possa dire molto. E’ giovane, poco conosciuto ma dona emozioni che poche volte capita di provare. Credo però sia giusto che si parli anche di giovani orologiai che non si trovano facilmente sui giornali o sulle riviste in quanto non si possono permettere pagine pubblicitarie. Tantomeno un marchio come Sarpaneva che in Italia non viene importato.
Orologi diversi, artigianali, ammalianti, ben rifiniti e non troppo costosi (se paragonati ad altri marchi più conosciuti). Mi limiterò quindi a spiegare in poche parole chi sia Stepan Sarpaneva e poi a mostrarvi un po’ di foto nella speranza di riuscirvi a trasmettere l’emozione che ha fatto provare a me. Continua a leggere



Un applauso alla rivista Revolution

I cop Revolution 31 bassa

I giornali di orologi ed i loro giornalisti, nella stragrande maggioranza dei casi vedono i blogger ed i forumisti come dei competitor di un livello inferiore, una serie B del giornalismo. Credo che questa sia una forma di snobismo legata ad anni di lavoro nella carta stampata. I giornalisti più giovani, va detto, sanno che la situazione è un poco diversa.
I blogger ed i forumisti invece vivono il tutto in maniera più spensierata limitandosi a pubblicare notizie ed articoli. La velocità e la possibilità di interazione che ci sono però su blog e forum ha creato problemi a molte riviste che non hanno saputo adeguarsi al nuovo mondo digitale. Altre invece hanno capito dove ci sono delle nicchie in cui crescere.
Dieci anni di lavoro e di buon artigianato. Si potrebbe sintetizzare così la way of life che ha portato Revolution, la rivista di orologeria pubblicata in 16 nazioni tra cui l’Italia, ad essere incoronata dal New York Times come: “La miglior rivista di orologeria del mondo”. Un titolo più che meritato in particolar modo per il lavoro di buon artigianato di cui dicevamo all’inizio, il lettore più smaliziato si renderà infatti conto, sfogliando le 260 pagine e passa dell’edizione italiana, di come ogni dettaglio sia cesellato con amorevole cura, dando il giusto risalto ai particolari dei nostri amati segnatempo: quando si parla di foto, infatti, su Revolution non si pubblica nulla che non sia ad alta definizione. Continua a leggere



Baselworld 2015: Rolex Yacht-Master

Yacht Master 40mm.

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Ci sono Rolex che sono entrati nella storia dell’orologeria. Lo Yacht-Master non fa parte di questi. Non ha mai “sfondato” realmente fra gli amanti del marchio e neppure fra gli altri. Sicuramente è piaciuto ma non è diventato un must. A Basilea però Rolex ha presentato lo Yacht Master in una nuova versione che sta già facendo molto parlare di sè. L’ha, infatti,  presentato con cassa in oro rosa, bracciale in gomma e ghiera in ceramica.
Questa nuova veste, sono certo, farà di questo orologio uno dei più discussi del 2015. Non so se riuscirà a far entrare nella storia questa linea ma, di certo, ne farà parlare molto.

Ma vediamo di capire meglio questo orologio. Il nuovo Yacht-Master è proposto nel diametro da 40 mm e nella nuova misura da 37 mm. La cassa Oyster in oro Everose 18 ct. presenta una lunetta girevole dotata di un nuovo disco Cerachrom in ceramica nera, dove i numeri con finitura lucida si stagliano sullo sfondo opaco. Un contrasto che riprende quello tra l’oro Everose 18 ct. lucido della cassa e il nero opaco del bracciale Oysterflex, del quadrante e del disco Cerachrom. Il nuovo bracciale Oysterflex dello Yacht-Master, sviluppato e brevettato da Rolex, rappresenta un’alternativa sportiva ai bracciali in metallo, senza dover scendere a compromessi con la robustezza, l’impermeabilità e l’affidabilità. La sua estetica, la sua elasticità e il suo comfort sono quelli di un cinturino in caucciù, mentre la sua resistenza è pari a quella di un bracciale in metallo. La cassa e il fermaglio di sicurezza Oysterlock, infatti, sono uniti a entrambe le parti del bracciale da una lama metallica realizzata in una lega di titanio e nichel che garantisce una grande flessibilità. Continua a leggere



Prova al Polso: Patek Philippe 5270G

 

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Ci sono dei momenti nella vita in cui ci si trova di fronte a delle scelte, a degli imbarazzi si potrebbe dire. Questo mi è successo quando mi è stato chiesto, non da parte di Patek, di fare una prova al polso di un nuovo cronometro 5270. Si tratta di un orologio che mi da davvero forti emozioni e che fa sognare tanti collezionisti e tanti appassionati. Io ho amato Patek di un amore irrazionale, immotivato e forse puerile. Alcune incomprensioni hanno fatto però si che i miei rapporti con la casa si raffreddassero.
Ci ho sofferto, e lo ammetto ci soffro pure ora, anche perchè si tratta del marchio che più mi da emozioni. Forse non produce gli orologi che mi fanno sognare di più ma, certamente, la collezione che apprezzo di più. Cosi quando mi è stata fatta questa richiesta di provare un Patek importante mi sono ritrovato in imbarazzo. Dovevo dire di no per l’orgoglio e la razionalità o provarlo per l’emozione che mi suscitava? Naturalmente ho scelto la seconda opzione.

Ora, il 5270 è stato introdotto nel 2011 ed è andato a rimpiazzare il 5970, orologio che ho sempre considerato un capolavoro malgrado montasse un movimento non di manifattura ma su base Lemania. Questo 5270 monta invece un calibro di manifattura, CH 29-535 PS Q, e per questo è un orologio che subito ha destato interesse fra gli amanti della casa. Personalmente non l’ho mai amato particolarmente. Alla sua uscita infatti montava un quadrante bianco troppo piatto ed anonimo per i mie gusti. Un quadrante che, come dissi loro quando ancora ci si parlava, aveva la scritta Patek Philippe troppo grande per i miei gusti e per essere elegante. Continua a leggere