Una première (con bracciale integrato). 2005-2020. 15 anni di Big Bang. Era il 2005 quando a Baselworld fece la sua comparsa l’Hublot Big Bang, orologio da allora alla guida del successo e riconoscibilità del marchio nel mondo. Quest’anno, per il suo 15° anniversario, il Big Bang viene proposto per la prima volta con un bracciale integrato la cui prima maglia si fonde con la cassa in modo da abbracciare perfettamente il polso di chi lo indossa. Il bracciale, costituito da tre maglie, di cui 1 centrale e 2 laterali, evoca l’architettura spigolosa della carrure mentre l’alternarsi delle sue finiture lucide e satinate, l’anglage e lo smusso delle maglie ne accentuano l’effetto di profondità e contrasto tra cassa e disco anse. Per mantenere questo senso di continuità tra cassa e bracciale, l’Hublot Big Bang Integral (42mm x 13,45mm) è stato interamente realizzato in un solo materiale: in leggero titanio, in prezioso King Gold (un oro a 18 carati esclusivo di Hublot caratterizzato da un rosso più intenso conferito dalla lega di oro, rame e platino) o in resistente ceramica All Black antigraffio (500 esemplari). Uniche eccezioni le anse della lunetta in composito nero e la corona su calco di caucciù. Il quadrante scheletrato con struttura a “sandwich” e la lunetta sono gli stessi del modello Big Bang 42 mm del 2005. L’unica modifica riguarda gli indici che vanno a sostituire le cifre arabe.
Archivi autore: Silvia Bonfanti
Navigazione articolo
Zenith DEFY Midnight
E mi piace la notte ascoltare le stelle. Sono come cinquecento milioni di sonagli. Questa frase, tratta dal Piccolo Principe, l’opera più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry, potrebbe ben introdurre la nuova linea Zenith DEFY Midnight. Presentata a Dubai in occasione dell’edizione numero uno della LVMH Watch Week, è la prima volta che il marchio progetta un orologio da donna dalla A alla Z. Questa nuova collezione è dedicata alle donne dall’animo libero e fiero che, pur mantenendo i piedi ben ancorati per terra, non dimenticano di sognare rivolgendo il proprio sguardo verso il cielo perché, come si suol dire, bisogna sempre puntare alle stelle.
La cassa di questo orologio/gioiello (36 mm), impermeabile fino a 100 metri, è in acciaio inossidabile ed arricchita con diamanti taglio brillante (su lunetta e indici tranne al 3, carati 0,1). Al suo interno è custodito il calibro automatico di manifattura Elite 670 SK (28.800 A/ora, massa oscillante a forma di stella, datario a ore 3, riserva di carica di minimo 48 ore). Continua a leggere
Vacheron Constantin Patrimony automatico
Belle Horlogerie en bleu. E’ dal 2004 che Vacheron Constantin, con la sua linea Patrimony, propone segnatempo dalla silhouette classica e contemporanea allo stesso tempo. La novità degli ultimi modelli Patrimony Automatico consiste in un nuovo quadrante blu notte, tonalità appositamente pensata per questa linea iconica della Manifattura ginevrina. La cassa, disponibile in oro rosa (36 mm x 8,10 mm) e in oro rosa (36,5 mm x 9,15 mm) con 68 diamanti taglio brillante sulla lunetta, incornicia un quadrante blu satinato soleil dai delicati riflessi luminosi. Sul di esso spiccano una minuteria perlata delicatamente intagliata, indici applicati in oro rosa, esili lancette di ore di minuti, la lancetta dei secondi leggermente ricurva e la finestrella del datario a ore 6. La corona sfoggia un diamante incastonato quasi a voler richiamare la stella polare in un cielo terso in una notte d’inverno.
CT Scuderia Bullet Head Dashboard
Osservi il CT Scuderia Bullet Head Dashboard e subito lo immagini al polso di un gentleman amante delle cafe racer con giacca in cuoio invecchiato, occhiali da sole e scarpe “giuste”. Quest’orologio, che s’ispira alla grafica dei contagiri e dei contamiglia delle moto e delle auto sportive, unisce il rigore svizzero all’eleganza del design italiano. In particolare, trae spunto dalle linee delle motociclette inglesi e dall’heritage racing dell’età dell’oro delle corse Anni 50 e 60.
La cassa in tre pezzi (44mm x 14mm) è in acciaio, è assicurata con 12 viti e presenta la corona di carica a ore 6. Al suo interno è alloggiato il calibro automatico ETA 2824 che risulta visibile grazie al fondello aperto. Il quadrante nero è protetto da cristallo di zaffiro e, per richiamare i dashboard, i fondoscala dei tachimetri vintage, presenta una doppia scala numerica a contrasto con la dicitura “miles per hour”, in omaggio alle cafe racer made in Britain. Al posto dei chilometri orari, la scala interna scandisce i 60 minuti a cifre rosse, il colore della zona del fuorigiri. L’indicatore dei secondi è impreziosito dal logo CT Scuderia in rosso.
Continua a leggere
Oris Big Crown Bronze Pointer Date
Era il 1910 quando Oris, fondata da Paul Cattin e Georges Christian nella cittadina svizzera di Hölstein nel 1904, presentò il suo primo orologio per piloti. Si trattava, nello specifico, di un orologio da tasca che riportava inciso sul fondello l’aereo di Louis Blériot che attraversò la Manica nel 1908. Dieci anni dopo, era il 1917, Oris produsse il suo primo orologio da polso per piloti regolabile agendo su di un singolo pulsante sulla corona. Nel 1938, fu la volta del Big Crown Pointer Date, modello da allora mai andato fuori produzione. Questo segnatempo, emblema del marchio, presentava grandi numeri arabi per facilitare la lettura dell’ora, una funzionale lancetta centrale a puntatore per la data, un’ergonomica lunetta scanalata ed una corona oversize per facilitarne l’uso anche con i guanti. Continua a leggere
Seiko 5 Sports 2019
A ciascuno il suo. Cinque linee (Sense, Specialist, Sports, Street e Suits) per ventisette referenze (21 quelle disponibili per il mercato italiano).
1963. Anno che potremmo ricordare per diversi avvenimenti: uscì il primo album dei Beatles, Valentina Vladimirovna Tereshkova fu la prima donna ad andare nello spazio, Martin Luther King pronunciò il celebre motto “I have a dream”, John Fitzgerald Kennedy, 35º Presidente degli Stati Uniti d’America, venne assassinato a Dallas, avvenne il disastro del Vajont, nacque il marchio DOC per i vini ed il marchio Lamborghini. Tutti eventi che hanno segnato, ciascuno a modo suo, la nostra storia recente. E se ne aggiungessimo un altro? Uno meno importante ma fondamentale nel mondo dell’orologeria sportiva: la presentazione sul mercato dell’orologio Seiko 5. Il Seiko Sportmatic 5, pensato per “andare ovunque”, fu il primo modello automatico day-date di Seiko e del Giappone. Il numero 5 si riferiva ai cinque fondamentali di questo segnatempo storico del marchio: robustezza, impermeabilità, corona incassata al 4, datario con indicazione data e giorno della settimana al 3 e movimento automatico.
Continua a leggere