Breguet Reine de Naples Cœur
Ode alla femminilità più delicata, all’amore ed alla poesia. Il Breguet Reine de Naples, con la sua elegante raffinatezza racchiusa in una cassa di forma ovoidale, è certamente uno tra gli orologi gioiello che più m’incantano. Era il 2002 quando Breguet presentò questa collezione che, declinata esclusivamente al femminile, adotta movimenti meccanici di manifattura con componenti in silicio. Ammirando il nuovo Reine De Naples Coeur, realizzato in una serie limitata di soli 28 pezzi numerati, mi viene in mente il testo della canzone o meglio, della poesia in musica “C’è tempo” di Ivano Fossati: “… Io dico che c’era un tempo sognato che bisognava sognare”. Ecco sognare… Soprattutto in un momento complicato come l’attuale perché non rifugiarsi per qualche minuto nel sogno di un segnatempo che rimanda ai fasti del passato? Tra le clienti illustri sedotte dall’arte di Breguet spiccano Maria Antonietta Regina di Francia, la Marchesa di Condorcet, l’Imperatrice Giuseppina Bonaparte e Carolina Murat, sorella minore di Napoleone e Regina di Napoli. Proprio per quest’ultima, A.L. Breguet creò uno dei primi orologi da polso, il primo per una Regina. Commissionato nel 1810 e consegnato due anni dopo, quella creazione avanguardistica sfoggiava una cassa dalla forma oblunga, un quadrante d’argento guilloché e diverse complicazioni: una ripetizione, le fasi lunari e persino un termometro. Suddetta creazione (N°2639) era assicurata al polso con un bracciale di capelli intrecciati con fili d’oro.
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