Audemars Piguet Royal Oak: splendide novità dal SIHH 2018

Royal Oak RD #2 Calendario Perpetuo Ultra-Piatto

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Questo weekend “vi porto” a sognare in Audemars Piguet. Al recente SIHH di Ginevra ho avuto modo di vedere autentiche meraviglie della Manifattura di Le Brassus. Inizio a presentarvene qualcuna. E non potevo non iniziare con uno dei miei orologi preferiti in assoluto: il Royal Oak RD#2 Calendario Perpetuo ultra-sottile. Ci sono voluti ben cinque anni per sviluppare il nuovo calibro 5133 ultra-sottile con calendario perpetuo di Audemars Piguet. La sfida consisteva nel riprogettare un movimento a tre livelli in un unico livello (un po’ come condensare 3 piani di un edificio su un unico piano!) e renderlo ultra-sottile combinando e ridisponendo le funzioni per migliorare ergonomia, efficienza e robustezza. Un sistema brevettato che presenta un rotore centrale di 2,89 mm, oltre ogni record. Con appena 6,30 mm di spessore, la cassa ridisegnata è di quasi 2 mm inferiore rispetto a quella del Royal Oak Jumbo extra-piatto, rendendo il Royal Oak RD#2 il calendario perpetuo automatico più sottile al mondo. La fase lunare a ore 12 del nuovo prototipo ultra-sottile rende omaggio al primo orologio da polso con calendario perpetuo prodotto nel 1955. Più sottile che mai, ma senza rinunciare alla qualità: la riserva di carica (40 ore) e la frequenza (2,75 Hz / 19.800 alternanze all’ora) sono le stesse del calibro 5134. Cassa e bracciale sono in platino 950 e il quadrante è di un bellissimo blu con motivo “Grande Tapisserie”. La leggibilità è migliorata grazie ai contatori più ampi e all’indicazione giorno/notte. Insomma, un vero capolavoro!

La collezione Royal Oak Offshore fu presentata nel 1993 come versione più grande e più robusta del modello Royal Oak. Da allora è riuscita a conquistare una solida schiera di appassionati in tutto il mondo ed è diventata una piattaforma di innovazione, in continua evoluzione. Per celebrare il suo 25° anniversario, Audemars Piguet lancia una riedizione ispirata al modello del 1993, incorporandovi tutto il sapere e le tecniche odierne, ma rimanendo fedele al design senza tempo dell’originale. La accompagnano due nuove serie limitate del Royal Oak Offshore Tourbillon Chronograph: una in acciaio e l’altra in oro rosa 18 carati. Vediamoli più nel dettaglio.

La storia del Royal Oak Offshore a partire dal suo lancio nel 1993 è un flusso ininterrotto di nuove idee in termini di forma, funzioni e, soprattutto, materiali. Negli anni sono state lanciate oltre 120 referenze del Royal Oak Offshore da 42 mm, compresi esemplari realizzati con materiali come titanio, carbonio forgiato, oro e platino. La riedizione celebrativa del 2018 rimane fedele all’originale, con la sua cassa in acciaio, la corona e i pulsanti in caucciù blu, il caratteristico quadrante blu con motivo “Petite Tapisserie” e un bracciale in acciaio con chiusura pieghevole AP. E, custodito al suo interno, il calibro automatico 3126/3840, che racchiude 25 anni di innovazioni e miglioramenti dell’arte orologiera.

La collezione Royal Oak Offshore, come ho scritto sopra, propone anche due nuove serie, ciascuna limitata a 50 esemplari, che reinterpretano il Royal Oak Offshore Cronografo Tourbillon. La cassa da 45 mm è una novità per il Royal Oak Offshore, conferendogli un aspetto ancora più robusto. Precedentemente usato nei cronografi Royal Oak Offshore Tourbillon, il movimento è stato interamente riconcepito in esclusiva per l’occasione. Con una nuova costruzione architettonica caratterizzata da ponti in titanio sabbiato e spigoli smussati satinati, il movimento sembra sospeso dalla lunetta.

Il nuovo Royal Oak doppio bilanciere scheletrato da 37 mm presenta il calibro 3132, introdotto per la prima volta nel 2016 per la cassa Royal Oak da 41 mm. Il sistema oscilla in perfetta armonia incorporando due bilancieri e due molle assemblati sullo stesso asse. Questo meccanismo brevettato prevede una complessa procedura di fabbricazione che migliora la precisione e la stabilità, permettendo al contempo di vedere il cuore pulsante dell’orologio da entrambi i lati della cassa. La rodiatura del movimento evidenzia con delicatezza l’oro dell’organo di regolazione e il ponte del bilanciere superiore. Gli indici e le lancette si abbinano perfettamente a questa raffinata composizione. Inoltre, tutte le operazioni di finitura sui ponti e sulla platina sono eseguite a mano: bisellatura, levigatura, lucidatura, satinatura e satinatura circolare. li potete ammirare tutti nella photogallery. Buon fine settimana!