Orologeria e diving. Eberhard & Co. presenta il nuovo SCAFOGRAF 300 Edizione “MCMLIX”. Quando penso ad un orologio subacqueo, lo SCAFOGRAF è tra i primi modelli che mi viene in mente. La collezione SCAFOGRAF, lanciata nel 1959 in pieno boom economico, desiderava andare incontro alle esigenze degli appassionati dell’affascinante mondo sommerso. Lo Scafograf era all’epoca declinato in due versioni di cui uno impermeabile a 100 e l’altro a 200 metri. Oltre a rivelarsi con il tempo uno dei maggiori successi della Manifattura di La Chaux-de-Fonds, questo modello divenne presto uno degli orologi da immersione più desiderati dagli amanti del profondo blu. Nel tempo Eberhard & Co. propose altre versioni: dallo Scafograf 300 fino ad un vero e proprio strumento di lavoro subacqueo in grado di resistere fino a 1.000 metri di profondità. Nei giorni passati ho avuto il piacere di ammirare ed indossare la sua edizione celebrativa chiamata “MCMLIX”, la nuova versione in numeri romani in omaggio all’anno in cui Eberhard & Co. presentò la collezione SCAFOGRAF. Quest’ultima referenza si affianca alla riedizione dell’automatico SCAFOGRAF 300 (cassa in acciaio di 43 mm, lunetta in ceramica girevole unidirezionale, vetro zaffiro bombato e valvola per la fuoriuscita dell’elio) che, nel 2016, vinse il Grand Prix d’Horlogerie de Genève nella categoria “orologio sportivo”.
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Eberhard e Baselworld: intervistiamo Mario Peserico
Oggi pomeriggio apre Baselworld, il più importante salone di tendenza dell’industria mondiale dell’orologeria e della gioielleria. Come ogni anno sarò presente. Nell’attesa di proporvi le numerosissime novità, ho intervistato Mario Peserico che, oltre ad essere un caro amico, è amministratore delegato di Eberhard Italia e Direttore Generale di Eberhard & Co. per chiedergli, tra l’altro, cosa presenteranno in questi giorni al salone.
Iniziamo chiedendoti qualcosa su di te e sul tuo background…
Ho compiuto da poco 50 anni e da 25 lavoro in Eberhard. Prima ho fatto un’esperienza televisiva legata al periodo in cui frequentavo l’università e dopo una breve esperienza nel largo consumo. Metà della mia vita, perciò, l’ho passata in Eberhard.
Veniamo a Eberhard. Raccontaci com’è nata…
Eberhard nacque nel 1887 ed ha avuto una storia un po’ diversa dalle altre aziende; infatti è rimasta della famiglia Eberhard fino al 1969 per poi passare ad alcuni investitori tra i quali la famiglia Monti (Barbara Monti ne è il Presidente). Sono rimaste, in questa Manifattura, le caratteristiche di autonomia e indipendenza in un mercato sempre più competitivo.
Quali sono le cose più significative che ha fatto nel recente passato Eberhard?
Dagli Anni ’90 Eberhard ha virato la sua produzione intuendo i cambiamenti di gusto del consumatore finale, che da metà di quegli anni ha modificato l’utilizzo e il significato dell’orologio. Continua a leggere
Eberhard & Co.: SCAFOGRAF 300 e la novità in anteprima SCAFOGRAF GMT!
Erano gli anni ’50 quando Eberhard decise di affrontare una delle sfide che da sempre ha affascinato l’uomo di ogni tempo, quella con il mare e i suoi abissi, presentando la collezione Scafograf, pensata per chi ama condurre la propria vita con spirito dinamico. La collezione, arricchita negli anni seguenti, era composta da modelli in acciaio, impermeabili a 100, 200, 300, 400, 750 e 1.000 metri, con o senza lunetta girevole ed ore luminescenti. Lo Scafograf 300 in particolare racchiudeva in sé tutte le principali caratteristiche di un orologio subacqueo: automatico con una cassa in acciaio robusta e resistente agli urti (Ø 42,5 mm), una lunetta nera graduata che permetteva di controllare con facilità il tempo di immersione trascorso, un quadrante a contrasto con lancette e indici luminescenti, un bracciale estensibile in acciaio inossidabile. Continua a leggere
Eberhard Scafograf 300
Chi di mestiere fa il giornalista, dovrebbe cercare di essere il più imparziale possibile e dare le notizie con professionale distacco. Io non sono un giornalista, ma un appassionato che scrive da anni di orologi spinto solo dall’amore che ho per i segnatempo. Ogni passione, come tale, fa vedere le cose con i propri occhi e, a volte, si finisce con l’essere poco imparziali. Come con Eberhard, ad esempio. Il rapporto che ho con la loro proprietà, con il presidente e con tante persone che lavorano da loro è davvero unico. In un mondo fatto di numeri, precisione e immagine non è facile trovare persone come loro, credetemi.
Premesso questo vediamo di parlare di un modello molto ben riuscito che hanno presentato a Basilea. Ad ispirare Eberhard & Co. per la presentazione di una delle principali novità del 2016, è stato un tuffo nel proprio passato… Erano gli anni ’50 quando la Maison svizzera, da sempre incline alla ricerca tecnica e all’innovazione, decise di affrontare una delle sfide che da sempre ha affascinato l’uomo di ogni tempo, quella con il mare e i suoi profondi e misteriosi abissi. Il mare, oggetto di imprese e leggende, dall’orizzonte infinito, un mondo sommerso che non si finisce mai di scoprire la cui superficie però si congiunge con la vita dell’uomo. Erano gli anni in cui veniva pubblicato uno dei grandi capolavori di Hemingway – “Il vecchio e il mare” – che affrontava temi quali il coraggio e la tenacia dell’uomo di fronte alla natura – all’immensa massa azzurra nello specifico – e la sua fusione con essa. Erano gli anni in cui veniva presentata la collezione Scafograf di Eberhard & Co., pensata per un polso avventuroso e sportivo che ama condurre la propria vita con spirito dinamico. La collezione, arricchita negli anni seguenti, era composta da modelli in acciaio, impermeabili a 100, 200, 300, 400, 750 e 1.000 metri, con o senza lunetta girevole ed ore luminescenti. Continua a leggere