Oggi, come avviene ogni quattro anni, abbiamo un giorno in più nel nostro calendario, essendo il 2024 un anno bisestile. E, nel mondo dell’orologeria, è già da Capodanno che gli orologi con calendario perpetuo iniziano a “farsi notare” quando, allo scoccare della mezzanotte, l’indicazione dell’anno bisestile passa dal 3 al 4. Per arrivare poi, finalmente, alla mezzanotte del 28 febbraio quando l’orologio passa correttamente al 29. Ma non finisce qui: infatti il 29, sempre a mezzanotte, l’indicazione della data passa direttamente al 1° marzo. Passaggi sulla carta semplici, ma in realtà richiedeno lo sviluppo di un programma meccanico in grado di mappare le diverse durate di tutti i 48 mesi attraverso l’intero ciclo quadriennale. Il tutto può avvenire in modo classico o innovativo. Vediamoli.
Nel modo classico, la mappatura della durata dei 48 è svolta da una ruota programma con 48 tacche e passi, che corrispondono alle differenti durate dei 48 mesi nel ciclo quadriennale di tre anni regolari e un anno bisestile. Mentre la ruota gira una sola volta ogni quattro anni, le tacche e i passi sono rilevati da una leva. La regola prevede che quanto più profonda è la tacca, tanto prima il meccanismo passi al primo giorno del mese successivo. Le tacche più profonde corrispondono ai quattro mesi di febbraio. Ad uno sguardo più attento, una delle tacche è leggermente meno profonda, segnando il febbraio dell’anno bisestile con un giorno di calendario aggiuntivo. Il meccanismo riconosce le diverse lunghezze dei mesi per un intero secolo. La correzione è necessaria solo negli anni secolari 2100, 2200 e 2300, che secondo il calendario gregoriano non saranno anni bisestili. Sette dei nove calendari perpetui di A.Lange & Söhne con calendario perpetuo si affidano a questo principio. sono il Langematik Perpetual, il Datograph Perpetual, il Grand Complication, il 1815 Rattrapante Perpetual Calendar, il Richard Lange Perpetual Calendar “Terraluna“, il Datograph Perpetual Tourbillon e il Tourbograph Perpetual ”Pour le Mérite“ (questo un capolavoro assoluto).
C’è poi il modo innovativo. Innovare un calendario perpetuo non è stato facile, visto che la complicazione risale alla metà del 1700, quando l’orologiaio inglese Thomas Mudge creò il Continua a leggere