Lanciato nel 1972, il Royal Oak fu il primo orologio di lusso a impiegare l’acciaio inossidabile, minuziosamente lavorato, lucidato e decorato, come un metallo prezioso. Utilizzare l’acciaio in questo modo era un rischio, ma si rivelò invece un trionfo capace di sovvertire gli schemi dell’orologeria. La rivoluzione lanciata da questo orologio aprì un capitolo nuovo ed estremamente creativo per Audemars Piguet, durante il quale la Manifattura ha utilizzato sia materiali tradizionali sia innovativi: platino, carbonio, alacrite, bronzo, caucciù, ceramica, titanio e tantalio. Oggi Audermars Piguet rompe nuovamente le regole (è il loro pay-off: “To break the rules, you must first master them”) riportando l’orologeria di lusso all’oro giallo. Il nuovo Royal Oak Calendario Perpetuo (per me la più classica e romantica delle complicazioni), infatti, viene proposto in oro giallo, insieme alle versioni in acciaio e oro rosa.
Sul quadrante decorato «Grande Tapisserie» le tradizionali indicazioni di un segnatempo con calendario perpetuo occupano un posto di rilievo: giorno, mese e data sono visualizzati rispettivamente a ore nove, dodici e tre. L’indicazione essenziale dell’anno bisestile, un’innovazione che Audemars Piguet introdusse per la prima volta nel 1955 negli orologi da polso, oggi conquista il centro della scena a ore 12. La luna astronomica trova posto a ore sei. Il numero della settimana rispetto all’anno, altra bellissima novità, è visualizzato sul giro delle ore esterno, aggiungendo un ulteriore livello alla misurazione del tempo. L’orologio è arricchito dal nuovo calibro 5134 a carica automatica completamente visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro anti-riflesso. Continua a leggere