La Storia delle Case di Orologeria: Audemars Piguet

Jules Audemars e Edward Piguet

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SE L’OROLOGERIA TRAE LE PROPRIE ORIGINI NEL CUORE DEGLI UOMINI E DELLE MONTAGNE, È A LE BRASSUS, NELLA VALLÉE DE JOUX, CHE NASCE LA MAISON AUDEMARS PIGUET.

 

In questa piega naturale della catena montuosa del Giura, a 1000 metri di altitudine, il carattere degli uomini si sviluppa al contatto con un clima rigoroso e con una natura che si doma solo se la si rispetta. Qui, il destino si forgia e si merita. Due ragazzi del paese, Jules Louis Audemars, nato nel 1851 in una famiglia di orologiai di Le Brassus, e Edward Auguste Piguet, proveniente da una famiglia di orologiai della Vallée de Joux, porteranno il nome del loro paese oltre i confini.

Il primo apre nel 1875 il proprio laboratorio nella fattoria di famiglia. Il secondo lavora in casa prima di concretizzare la loro collaborazione nel 1881. In questa valle isolata, si osserva con pazienza il cammino degli uomini. Si misura  il cambiamento di una società in pieno mutamento. L’organizzazione dei trasporti e del lavoro, sconvolta dalla rivoluzione industriale,  vede emergere figure quali ingegneri, imprenditori e viaggiatori di lungo corso. Jules Louis Audemars ed Edward Auguste Piguet comprendono da subito le potenzialità di questo nuovo tipo di persona. In quest’ottica, definiscono chiaramente la vocazione della Maison. Essa dovrà creare e realizzare, interamente, degli orologi con complicazione che spingano oltre i limiti dell’intelligenza e dell’arte orologiera. Complicazioni per migliorare la precisione, complicazioni pratiche, tecniche, astronomiche, la sfida da cogliere non è personale, ma universale e quotidiana nella manifattura che dà origine, nel 1882, a un orologio da taschino con grande complicazione con contatore centrale dei minuti. Dieci anni dopo segue il primo orologio da polso dotato di ripetizione minuti. L’impegno di Jules Louis Audemars e di Edward Auguste Piguet riflette profonde convinzioni. Qui, nella Vallée, la fiducia e il rispetto reciproco sono alla base dei rapporti umani. I due uomini instaurano rapporti esclusivi con i loro clienti. Ne fanno una vera e propria filosofia, proprio come la loro volontà di privilegiare l’inventiva. Grazie alle proprie scelte strategiche, l’azienda ottiene un successo folgorante. Nel 1907 accoglie 70 operai specializzati che utilizzano metodi e strumenti all’avanguardia della tecnica. Nel 1915 Audemars Piguet presenta il più piccolo movimento mai realizzato di ripetizione a 5 minuti (15,80 mm di diametro). Nel 1924 lancia il primissimo orologio da polso a ore saltanti. La manifattura diventa il punto di riferimento in materia di calibri con suoneria e ore saltanti, grazie alla fruttuosa collaborazione fra artigiani liutai e artigiani orologiai. Audemars Piguet si specializza anche nella realizzazione di calibri miniaturizzati ed extrapiatti. Nel 1925, quindi, l’azienda presenta un calibro di 1,32 mm per orologi da tasca. La Maison compie importanti innovazioni nei movimenti scheletrati, con la realizzazione, dal 1934, del primo orologio da tasca scheletrato. Ma l’ultrapiatto rimane il suo campo di predilezione. Nel 1946 esce l’orologio da polso più piatto (1,64 mm), nel 1967 il primo calibro a carica automatica più piatto con rotore centrale (2,45 mm), nel 1978 creazione del primo orologio da polso extrapiatto a carica automatica con un calendario perpetuo e un rotore centrale (4,05 mm), nel 1986 primo orologio da polso extrapiatto con tourbillon a carica automatica (5,5 mm di spessore con la cassa). Tutte anteprime mondiali che manifestano la passione del gesto e l’intelligenza della mano tramandate dai fondatori. Tuttavia, l’indipendenza di spirito della Maison non si esprimerà mai con maggiore vigore che nel 1972, quando Audemars Piguet sconvolge i codici dell’Alta Orologeria per sempre presentando il Royal Oak. Con la sua lunetta ottagonale in acciaio e le viti in oro bianco, e con l’impiego dell’acciaio come metallo prezioso, rivoluziona l’approccio agli orologi di lusso. Vero e proprio shock culturale, incarna la forza e la serenità della Maison e la sua straordinaria libertà di creazione.

Oggi Audemars Piguet porta avanti la propria missione nelle sfide che le stanno a cuore: preservare i mestieri in via di estinzione favorendone la pratica e la trasmissione, perpetuare una tradizione fondata sull’indipendenza e sulla massima esigenza, inserirsi nel futuro nel rispetto delle sfide della globalizzazione. Ciascun orologio con complicazione ne è la prova. È il risultato di lunghi mesi di lavoro svolto con dedizione e di un know-how intrinseco a Audemars Piguet in cui il tempo si vive e si immagina come in nessun altro luogo.