La storia delle case di orologeria: Jaeger-LeCoultre

Master Tourbillon Dual Time

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Jaeger-LeCoultre

Da 180 anni alla ricerca dell’eccellenza

 

Dal 1833 le  invenzioni firmate Jaeger-LeCoultre accompagnano la storia dell’Alta Orologeria. Nate nella Vallée de Joux, queste opere uniche incarnano tutto il savoir-faire degli uomini e delle donne della Manifattura, la loro continua ricerca dell’eccellenza, la loro capacità di inventare e di mettersi in discussione, e la loro voglia di vincere le sfide più folli. Ognuno dei 400 brevetti e dei 1.231 calibri firmati Jaeger-LeCoultre simboleggia la loro passione per la qualità e l’innovazione. La collezione Jubilée “Hommage à Antoine LeCoultre” è il prodotto di oltre 180 anni di entusiasmo, tenacia e precisione.

 

Dal 1833, nella Vallée de Joux, le donne e gli uomini della Grande Maison sono alla costante ricerca della perfezione. Perpetuano nel tempo quei valori di autenticità, savoir-faire e raffinatezza tanto cari al fondatore Antoine LeCoultre, al quale è dedicata la collezione Jubilée “Hommage à Antoine LeCoultre”. Continua a leggere

La storia delle case di orologeria: Glashütte Original

Panomatic Lunar

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Nel nome Glashütte Original vivono la storia e l’eredità unica di una piccola cittadina tedesca. Per anni, il destino di Glashütte è stato legato all’estrazione di argento, rame, piombo e ferro dalle miniere presenti nelle montagne dell’Erzgebirge. Con l’esaurimento dei minerali, all’inizio del XIX secolo, i cittadini di Glashütte iniziarono a cercare nuove attività. Non c’erano in vista opportunità immediate, ma a poca distanza sorgeva Dresda, la splendida città sull’Elba, un tempo nota come la Firenze del Nord.

Dresda, sede dell’illuminata corte sassone, già da tempo coltivava la scienza e l’arte, allora agli albori, della misurazione del tempo mediante orologi e orologi da tasca. In quegli stessi anni, inoltre, l’eccitazione della rivoluzione industriale aveva catturato l’immaginazione di pensatori e imprenditori coraggiosi di tutta Europa, e la Sassonia non faceva eccezione. È stato questo spirito d’impresa pionieristico che ha lentamente trasformato Glashütte da un remoto paesino tra le montagne al centro di Alta Orologeria artigianale di livello mondiale, che è ancora oggi. Continua a leggere

La storia delle case di orologeria: Tissot

UNA STORIA LUNGA 160 ANNI.

È il 1853 quando l’artigiano di casse in oro, Charles-Félicien Tissot, fonda a Le Locle, la manifattura orologiera Chs. Tissot & Fils, insieme con il figlio ventitreenne Charles-Emile, che ne è stato l’entusiasta promotore. Nel 1883, il figlio Charles assume la direzione della ditta consentendo a Charles-Emile di dedicarsi all’industria orologiera nel suo complesso ed è proprio in questi anni che gli orologi ottengono importanti riconoscimenti come la Medaglia d’oro a Ginevra nel 1896 e il Grand Prix dell’Industria Orologiera a Parigi, nel 1900. Nel 1920 viene introdotta la produzione industriale in serie che consente di non risentire della crisi economica mondiale nel corso degli anni Venti.
Nel ’25 Paul Tissot assume la direzione commerciale della rinomata ditta orologiera Omega; le 2 aziende si fondono, dando vita nel 1930 alla Holding SSIH con sede a Ginevra e con un’organizzazione di vendita a livello mondiale. Omega copre le esigenze nella fascia alta di mercato, mentre Tissot si rivolge a un vasto segmento. Il cugino di Paul Tissot assume la direzione dell’azienda negli anni Cinquanta e lancia nel 1960 una significativa innovazione: la creazione di calibri base per orologi meccanici o automatici. Nel 1973, l’azienda inizia un’altra fase del suo processo innovativo per affrontare la crisi dell’industria orologiera alla fine degli anni Settanta.

Nel 1981 avviene la fusione dei 2 gruppi SSIH e ASUAG: il nuovo gruppo assume nel 1984 la denominazione di SMH. Il marchio Tissot recupera una posizione strategica importante nel segmento medio di mercato. Nel 1997 la SMH è divenuta Swatch Group Italia e Tissot si è rinnovata e rilanciata con nuovi sviluppi nel design del prodotto e una marcata presenza attraverso tutti i canali di comunicazione (vedi le campagne televisive con Rossella Brescia, Vanessa Kelly e Elisabetta Canalis) che le hanno conferito un profilo dinamico a livello mondiale.

 

La Storia delle Case di Orologeria: Audemars Piguet

Orologio Royal Oak Calendario Perpetuo Scheletrato

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SE L’OROLOGERIA TRAE LE PROPRIE ORIGINI NEL CUORE DEGLI UOMINI E DELLE MONTAGNE, È A LE BRASSUS, NELLA VALLÉE DE JOUX, CHE NASCE LA MAISON AUDEMARS PIGUET.

 

In questa piega naturale della catena montuosa del Giura, a 1000 metri di altitudine, il carattere degli uomini si sviluppa al contatto con un clima rigoroso e con una natura che si doma solo se la si rispetta. Qui, il destino si forgia e si merita. Due ragazzi del paese, Jules Louis Audemars, nato nel 1851 in una famiglia di orologiai di Le Brassus, e Edward Auguste Piguet, proveniente da una famiglia di orologiai della Vallée de Joux, porteranno il nome del loro paese oltre i confini.

Il primo apre nel 1875 il proprio laboratorio nella fattoria di famiglia. Il secondo lavora in casa prima di concretizzare la loro collaborazione nel 1881. Continua a leggere

La Storia delle Case di Orologeria: Longines

Steffi Graf e Andre Agassi

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Proseguiamo a raccontarvi la storia delle principali case dell’orologeria mondiale. Oggi vi introduciamo alla storia della Longines, arricchita tra l’altro da numerose foto anche d’archivio gentilmente concesseci dalla Casa.

Nel 1832 Auguste Agassiz entra a far parte del mondo della produzione orologiera associandosi a un comptoir con sede a Saint-Imier di cui diventerà rapidamente responsabile con la ragione sociale Agassiz&Co. La maison al tempo fabbricava segnatempo seguendo il metodo dell’établissage – secondo cui gli orologiai realizzavano i componenti degli orologi a casa propria – e sviluppa legami commerciali che le permettono di far arrivare i propri orologi anche in altri continenti, oltreoceano in particolare. Continua a leggere

La Storia delle Case di Orologeria: Eberhard.

Da oggi iniziamo a raccontarvi periodicamente le storie delle principali case di orologeria del mondo. Alcune con secoli alle spalle, altre pochi decenni, altre ancora nate una vita fa, poi chiuse e solo recentemente riaperte: tutte, comunque, interessanti e spesso ricche di aneddotiche singolari.

La Chaux-de-Fonds, 1887. Georges Eberhard fonda, a soli 22 anni, la Manufacture d’Horlogerie Eberhard & Co. L’azienda si specializza nella produzione di orologi ad alto contenuto tecnico lanciando il cronografo da tasca a cui segue, nel 1919, il primo cronografo da polso. Nel 1935 l’innovazione è portata dal cronografo a due pulsanti con arresto e rimessa in marcia senza azzeramento; il 1938 rappresenta invece l’anno di lancio del primo cronografo con il contatore delle ore. Arriva il 1939 e, con esso, una nuova rivoluzione: la Maison crea un cronografo da polso dotato di un innovativo dispositivo rattrappante che permette il doppio cronometraggio. Sono gli anni in cui i cronografi Eberhard solcano i mari al polso degli ufficiali della Regia Marina Militare Italiana. Ma non solo: nell’immediato dopoguerra, sul finire degli anni ’40, ecco il primo Extra-fort, un vero gioiello dell’orologeria con pulsante a slitta per la misurazione dei tempi intermedi. Extra-fort costituirà la collezione simbolo in diverse versioni di movimento negli anni ’50 e ’60. Degli stessi anni anche nuovi modelli da donna equipaggiati con calibri meccanici di ridottissime dimensioni. Passione tecnica e senso della sfida avvicinano Eberhard alle “Frecce Tricolori” alle quali viene dedicato, nel 1984, Chronomaster. Il centenario della Maison (1887-1987) è celebrato dalla collezione Navymaster. Il 1992 è l’anno del cronografo “Tazio Nuvolari”, realizzato in onore del più grande mito dell’automobilismo di tutti i tempi.

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