Gran bella novità tecnologica oggi. Con l’Exospace B55 (il suo primo cronografo connesso), infatti, Breitling, non volendo fare di un orologio una «estensione» dipendente da uno smartphone, ha messo lo smartphone al servizio dell’orologio e non viceversa. Il protagonista assoluto resta il cronografo, e la connessione ha come primo obiettivo il miglioramento della sua funzionalità. I due strumenti formano una coppia perfettamente complementare, in cui ciascuno è chiamato a fare ciò che sa fare meglio. Il principale vantaggio dello smartphone è la dimensione del suo schermo e l’ergonomia della sua interfaccia. Di conseguenza il proprietario dell’Exospace B55 può ricorrere al suo telefono per effettuare determinate regolazioni (messa a punto dell’ora, fusi orari, allarmi, parametri di indicazione e di funzionamento, modalità notte). E inversamente l’utente può scaricare dal cronografo allo smartphone i risultati di varie misure (tempi di volo, tempi cronometrati con tempi intermedi, tempi per giro ecc.) per leggerli più agevolmente, oppure per immagazzinarli o trasmetterli. L’ Exospace B55 riceve ovviamente anche notifiche in caso di ricezione sullo smartphone di e-mail, di messaggi (SMS, WhatsApp), di chiamate telefoniche (con nome o numero di chi chiama) o per segnalare il prossimo appuntamento. Continua a leggere