Rivali in gara, fratelli nella vita. Fausto Coppi e Gino Bartali non sono stati soltanto due giganti del ciclismo italiano: con il loro esempio di sportività e rispetto reciproco hanno unito un Paese diviso dal dopoguerra. Oggi Breitling celebra la loro leggenda con due cronografi in edizione limitata, ispirati al design anni ’60 della collezione Top Time: una linea nata per correre, pensata per chi ama velocità e stile. Negli anni Quaranta e Cinquanta, Coppi e Bartali dominavano le cronache sportive e il cuore degli italiani. La loro rivalità era leggendaria, ma altrettanto celebre fu il gesto che li rese icone di un’Italia che voleva rialzarsi: quel passaggio di una bottiglia d’acqua durante un’estenuante tappa del Tour. Fieri avversari, uniti dalla stessa passione. E già allora legati a Breitling, timekeeper ufficiale delle principali gare ciclistiche. Il marchio svizzero ha reso omaggio a questi campioni con due versioni speciali del Top Time B01, cronografi da corsa moderni ma dal gusto vintage. Il modello dedicato a Coppi sfoggia un quadrante bianco con contatori turchesi e una lancetta dei secondi arancione a forma di fulmine, richiamo diretto alla sua celebre bicicletta. La versione Bartali, invece, opta per un blu intenso con accenti gialli, ispirati alla maglia del campione toscano. Entrambi i modelli, prodotti in 750 esemplari, portano inciso un soprannome: “Il Campionissimo” e “L’Intramontabile”. I loro autografi appaiono a ore sei, mentre le linee spazzolate sui contatori evocano due ciclisti che pedalano fianco a fianco. Dettagli emozionanti per orologi che raccontano una storia vera. I Top Time Coppi e Bartali montano il calibro Breitling B01, certificato COSC, con 70 ore di riserva di carica. Il fondello in vetro zaffiro mostra il movimento in azione, completato da incisioni tributo. Disponibili con cinturino in pelle traforata o bracciale in maglia d’acciaio, con cassa da 41 mm e pulsanti a fungo, uniscono heritage e funzionalità in puro stile Breitling. Due orologi, due leggende. Un’unica, indimenticabile storia di sport e umanità.
Janvier68