Dal cuore pulsante della sua storia creativa, Bulgari torna a raccontarsi con The Genius of Images, la nuova mostra Heritage ospitata a Roma dal 11 giugno 2025 al 1° febbraio 2026 nella splendida boutique in Via Condotti. Un’esposizione che esplora non solo l’evoluzione estetica della Maison, ma soprattutto la forza visiva e narrativa delle sue campagne pubblicitarie, vere e proprie opere d’arte capaci di trasformare gioielli e orologi in icone culturali. A partire dagli anni Sessanta, Bulgari ha intrapreso un percorso dirompente, abbandonando i canoni tradizionali per abbracciare un linguaggio stilistico audace. Design scultorei, accostamenti cromatici inediti e un uso rivoluzionario delle gemme colorate hanno definito un nuovo paradigma del lusso. Ma a rendere unica la visione Bulgari è stato anche il suo modo di comunicarla: immagini potenti, cariche di modernità, gioia e sofisticazione artistica. La mostra mette in scena oltre sessant’anni di creatività visiva, con una selezione di materiali d’archivio – molti mai esposti prima – che illustrano il dialogo costante tra la Maison e il mondo dell’arte, della fotografia e della cultura pop. Dai paesaggi romani rivisitati con occhi surrealisti, alle campagne giocose che elevano oggetti quotidiani a emblemi di stile, The Genius of Images è un viaggio onirico nel tempo e nella bellezza. Un focus speciale è dedicato agli anni Settanta e Ottanta, epoca d’oro della pubblicità, in cui nasce una delle creazioni più emblematiche di Bulgari: l’orologio Bvlgari Bvlgari. Nato nel 1975 come dono esclusivo per clienti selezionati, con display digitale e cinturino in canapa, diventò due anni dopo un’icona del design grazie all’intuizione rivoluzionaria di usare il nome della Maison inciso sulla lunetta. Una scelta senza precedenti, oggi celebrata con una selezione di modelli storici e reinterpretazioni contemporanee, simboli di un’identità forte e inconfondibile.
Con The Genius of Images, Bulgari celebra non solo il proprio patrimonio estetico, ma anche il valore dell’immaginazione e della narrazione visiva. Una mostra da non perdere, dove l’arte orafa e la fotografia si fondono per raccontare una storia che è ancora tutta da scrivere.
Janvier68