Van Cleef & Arpels Automate Fontaine aux Oiseaux

 

Van Cleef & Arpels Automate Fontaine aux Oiseaux

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Al Salone Watches & Wonders di qualche mese fa, ho potuto ammirare alcune creazioni inedite di Van Cleef & Arpels che continua con l’affascinante tradizione degli automi. Uno di questi, l’Automate Fontaine aux Oiseaux, poche settimane fa ha pure vinto il premio come migliore Orologio Meccanico al Gran Premio d’Orologeria di Ginevra. È un’autentica meraviglia che vi voglio descrivere minuziosamente. Combinando animazione a richiesta e visualizzazione retrograda dell’ora, questa creazione offre alla vista un doppio spettacolo. Sulla base, una piuma si sposta progressivamente lungo la scala del tempo. Una volta trascorse dodici ore, la piuma ritorna al punto di partenza in modo da ricominciare la corsa per la mezza giornata seguente. Quando viene azionato (fino a cinque volte di seguito) l’automa si anima per un minuto circa: grazie all’attivazione dei vari elementi, l’acqua della fontana si increspa, come mossa da una leggera brezza. Una ninfea schiude i suoi petali, mentre una libellula si alza in volo sbattendo le ali e ruotando leggermente. La coppia di uccelli posata sul bordo della fontana si risveglia e il loro canto risuona grazie all’assemblaggio di un mantice e di una scatola sonora, che riproducono rispettivamente i cinguettii e gli schiocchi prodotti con il becco. Alzano la testa e sbattono le ali per iniziare la loro parata amorosa. Cantando si avvicinano mentre le loro zampe articolate si sollevano l’una dopo l’altra con un movimento sorprendentemente realistico. Una volta concluso lo spettacolo, la libellula si posa, gli uccellini tornano al loro posto e la ninfea si richiude con grazia. Per la realizzazione dell’Automate Fontaine aux Oiseaux si è resa necessaria l’eccellenza di artigiani esperti nei rispettivi loro campi. Il costruttore di automi François Junod, basato a Sainte-Croix in Svizzera, ha condiviso la sua esperienza con tagliatori di pietre, orefici, incastonatori, smaltatori ebanisti. Scomporre e articolare il movimento degli uccelli, plasmare ali e increspature abbastanza sottili e leggere da essere azionate dal movimento: tutte sfide che hanno richiesto un processo di ricerca costante, dall’ideazione fino alle fasi finali di rifinitura. Questo orologio ha richiesto oltre 4300 ore di lavoro negli atelier Van Cleef & Arpels e oltre 25200 nel suo insieme. A z i o n a t i  d a  u n movimento particolarmente realistico, i corpi degli animali sono stati realizzati in oro giallo e impreziositi da pietre scintillanti. Il maschio, identificabile dalla cresta che si spiega durante l’animazione, si distingue anche per il dorso in lapislazzuli, il petto incastonato con un dègradé di zaffiri blu e viola, smeraldi e granati tsavorite, e le ali cosparse di zaffiri taglio a goccia. Per lo sguardo sono stati impiegati cabochons di zaffiri incastonati nell’oro bianco e incorniciati da diamanti. La femmina è contraddistinta dal piumaggio in turchese e dal petto ornato da una dolce sfumatura di zaffiri viola e rosa, granati mandarino e rubini. Le ali, incastonate con zaffiri taglio a goccia, ne riprendono le delicate cromie. Durante l’animazione, mentre raggiunge il suo compagno, sbatte maliziosamente gli occhi viola in sfere di ametista. Il meccanismo è celato nella base dell’oggetto. Movimenti come il fremito di ali, il battito di ciglia o il sollevamento delle zampe sono resi possibili da una competenza in meccanica di alta precisione. L’acqua della fontana, che fa da cornice all’Automate Fontaine aux Oiseaux, è formata da cinquanta lamelle in pietre ornamentali che ondeggiano durante l’animazione. L’abbinamento di calcedonio e cristallo di rocca, suggerisce le sfumature cangianti dell’onda e i suoi giochi di luce e riflessi. Sono assemblate a una a una al meccanismo della creazione grazie a un sistema di binari ispirato alla tecnica del Serti Mysterieux. Foglie e fiori di ninfea sono applicati con cerniere che permettono loro di sollevarsi dolcemente assecondando le increspature dell’acqua. Aprendo le danze dell’animazione, la libellula ha richiesto uno studio approfondito al fine di riprodurne il movimento del volo. Il corpo è composto di tre parti in oro bianco incastonato di diamanti: la testa, il torace (che sostiene le ali e ospita un meccanismo miniaturizzato) e l’addome montato su molla. Le due coppie di ali, ognuna delle quali si muove a un ritmo indipendente, possono essere ammirate da differenti punti di vista mentre la libellula volteggia. Le ali sono ornate di madreperla bianca con sottili nervature d’oro e di smalto plique-a-jour caratterizzato da raffinate gradazioni cromatiche. I diamanti giustapposti allo smalto e alla madreperla, ne esaltano la translucenza. Lo sguardo della libellula è raffigurato da due cabochon di zaffiri che completano questa preziosa creatura. I delicati petali delle ninfee sono stati interamente modellati a mano, quindi smaltati. Questa fase si è rivelata estremamente impegnativa a causa delle dimensioni generose delle corolle e dei rischi di deformazione del metallo al momento del passaggio in forno. La colorazione ha a sua volta richiesto un metodo specifico al fine di creare una sottile gradazione cromatica dal rosa cipria al malva. Le foglie di ninfea che punteggiano la fontana sono state anch’esse oggetto di una particolare attenzione. Ognuna presenta una lavorazione della lacca di tipo cloisonné, in cui la scultura dell’oro si unisce al trattamento minuzioso del colore. Realizzato interamente a mano, la lavorazione della lacca deve in questo caso confrontarsi a una difficoltà specifica: rispettare le nervature delle foglie disegnate dai sottili nastri d’oro giallo che delimitano le cloisons ovvero i compartimenti a smalto. La lacca è applicata all’aerografo sovrapponendo numerosi strati successivi per ottenere delicate variazioni di verde. Viene infine applicato uno strato finale trasparente detto velatura per fissare il colore e donare brillantezza all’insieme. La piuma, custode dell’ora, è contraddistinta dalla forma slanciata che ne evoca la leggerezza e dall’accostamento cromatico. Sull’oro giallo intagliato, le tonalità degli zaffiri viola si uniscono alla vivacità dei granati tsavorite e degli smeraldi in un dègradé che ricorda il piumaggio degli uccelli.  La base dell’oggetto, che richiama la forma di una fontana, è ricoperta, nella parte superiore, da un intarsio di guscio d’uovo. Questa tecnica in Giappone è chiamata Rankaku ed esige una lavorazione molto minuziosa, poiché ogni elemento è applicato a mano. Alla posa di gusci d’uovo si accompagna un’operazione estremamente delicata sulla lacca vegetale, applicata secondo la tecnica tradizionale della lacca Urushi. Con lacca vegetale si intende la linfa dell’albero della lacca che cresce in Asia sudorientale: quando la corteccia del tronco è incisa, se ne ricava una linfa bianca. Per ottenere una superficie liscia in abbinamento al guscio d’uovo, sono necessari circa 8 strati di lacca, ciascuno dei quali richiede una lunga fase di asciugatura e di levigatura a mano. Quest’ultima è particolarmente complessa poiché la materia tenera del guscio d’uovo può cambiare colore a contatto con l’abrasivo.

Janvier68