Oggi vi presento il primo orologio da polso di Patek Philippe con grande suoneria: la Manifattura introduce nella sua collezione la più prestigiosa e sofisticata tra le funzioni acustiche, la grande suoneria appunto, che segna le ore e i quarti al passaggio. Questa grande complicazione di estrema rarità è, inoltre, abbinata a una piccola suoneria (che non ripete le ore ai quarti), a una ripetizione minuti (che suona a richiesta) e ai piccoli secondi saltanti brevettati. La Grande Sonnerie Ref. 6301P ospita nella sua cassa in platino un nuovo movimento di 703 componenti, sotto il quadrante in smalto “Grand Feu” nero. L’indicazione acustica del tempo è intrinsecamente legata alle origini dell’orologeria meccanica. Nel XIV secolo, la maggior parte degli orologi monumentali di cui cominciano a dotarsi le città europee non possiede né quadrante né lancette e indica il tempo che scorre mediante una suoneria al passaggio. Nel XV secolo, i primi orologi portatili a molle sono anch’essi dotati, nella maggior parte dei casi, di meccanismi di suonerie al passaggio. Lo stesso accade nel XVI secolo per i primi orologi da tasca. Patek Philippe integra immediatamente nella sua produzione gli orologi con suoneria: nel mese di settembre 1839, a soli quattro mesi dalla sua fondazione, la manifattura inserisce nei suoi registri di fabbricazione il primo esemplare di questo tipo, un orologio da tasca con ripetizione. Nel 1850, gli stessi archivi di fabbricazione menzionano i primi orologi da tasca dotati di grandi suonerie. Occorre però attendere l’inizio del XX secolo per vedere Patek Philippe imporsi definitivamente per la sua impareggiabile padronanza con la grande suoneria. Il celebre orologio da tasca “Duc de Regla”, venduto nel 1910 all’omonimo aristocratico messicano e oggi esposto al Patek Philippe Museum di Ginevra, ospita una grande suoneria e una ripetizione minuti con carillon Westminster su cinque timbri che riproduce in modo quasi identico la melodia dell’orologio del Big Ben. Il celebre orologio da tasca “Graves”, consegnato al banchiere e collezionista newyorchese Henry Graves Junior nel 1933, e rimasto fino al 1989 l’orologio portatile più complicato del mondo, conta tra le sue 24 complicazioni una grande/piccola suoneria e una ripetizione minuti con carillon Westminster, completata da una sveglia, il tutto su cinque timbri. Nel 1989, Patek Philippe festeggia il suo 150° anniversario presentando il Calibro 89, che rimarrà per oltre un quarto di secolo l’orologio portatile più complicato del mondo. Tra le sue 33 complicazioni, questo capolavoro d’arte orologiera integra una grande/piccola suoneria e una ripetizione minuti su quattro timbri. Celebrando, così, il grande ritorno dell’orologeria meccanica, la manifattura si dedica nuovamente agli orologi da polso con ripetizione presentando il suo primo movimento con ripetizione minuti integralmente progettato e fabbricato internamente, il calibro R 27. Il 1989 è una data chiave che segna la rinascita degli orologi con suoneria di Patek Philippe. L’orologio da tasca double face Star Caliber 2000 (21 complicazioni), realizzato per celebrare il nuovo millennio, contiene, per la prima volta all’interno di una cassa di queste dimensioni, un carillon Westminster su cinque timbri che riproduce fedelmente e integralmente la melodia originale dell’orologio del Parlamento di Londra. L’orologio da polso Sky Moon Tourbillon del 2001, il primo orologio da polso double face Patek Philippe, propone tra le sue 12 complicazioni, accanto alla mappa celeste mobile, una ripetizione minuti con timbri “cattedrale”. Nel 2014, in occasione del suo 175° anniversario, Patek Philippe scrive un nuovo importante capitolo in materia di complicazioni acustiche e presenta l’orologio da polso double face Grandmaster Chime Ref. 5175. Realizzato in sette esemplari, questo “gran maestro della suoneria” riunisce un totale di venti complicazioni, tra cui una grande e una piccola suoneria, una ripetizione minuti, un calendario perpetuo istantaneo con indicazione dell’anno a quattro cifre e due prime mondiali brevettate: la suoneria dell’ora preselezionata e la ripetizione della data che suona il giorno del calendario a volontà. Questo primo orologio da polso Patek Philippe con grande suoneria – l’orologio da polso più complicato della manifattura – entra a far parte della collezione corrente nel 2016 con la Ref. 6300. Sulla scia di queste realizzazioni, Patek Philippe ha introdotto nella sua collezione corrente il Grande Sonnerie Ref. 6301P. Per dare la propria interpretazione della grande suoneria, Patek Philippe ha sviluppato un nuovo movimento a carica manuale derivato dal calibro 300 inserito nel Grandmaster Chime. Questo calibro GS 36-750 PS IRM di 703 componenti si distingue per le sue dimensioni decisamente compatte considerando la complessità della meccanica (37 mm di diametro, 7,5 mm di spessore). Una delle principali difficoltà che i costruttori di grandi suonerie devono tradizionalmente affrontare risiede nel controllo dell’energia. Contrariamente alla ripetizione minuti, dove in genere il meccanismo della suoneria è riarmato ogni volta che l’utente attiva il cursore o il pulsante di innesco, la grande suoneria deve disporre in ogni momento di una quantità di energia sufficiente per battere al passaggio il numero di colpi desiderati, producendo sempre un suono di pari qualità. Per raccogliere questa sfida, Patek Philippe ha dotato il calibro GS 36-750 PS IRM di due coppie di bariletti montate in serie, una per il movimento e l’altra per la suoneria. Questa configurazione permette di garantire una riserva di carica di 72 ore per il movimento e di 24 ore per la suoneria. I tre giorni di riserva di carica del movimento corrispondono a quanto ci si aspetta da un moderno orologio, fatto per essere indossato tutti i giorni, in linea con la filosofia creativa di Patek Philippe che pone l’utente al centro. La riserva di carica di 24 ore per la suoneria permette all’orologio di battere le ore e i quarti al passaggio per un’intera giornata, garantendo un’intensità ottimale del suono. L’utente carica le due coppie di bariletti attraverso la corona nella posizione contro la cassa, ruotandola in senso orario per il movimento e in senso antiorario per la suoneria. Le quattro molle sono dotate di bride scorrevoli per evitare qualsiasi sovratensione. Per il meccanismo di suoneria, Patek Philippe ha scelto tre timbri classici: grave, medio, acuto. Questa opzione tecnica richiede maggiore energia rispetto ai sistemi con due timbri. Inoltre, complica ulteriormente il lavoro dell’orologiaio durante la minuziosa fase di accordo di ogni timbro, fino a ottenere il celebre “suono Patek Philippe” ricercato dagli intenditori. La difficoltà risiede nel fatto che, nonostante lo spazio estremamente ridotto, i tre timbri fissati al movimento non devono toccarsi tra loro né devono entrare in contatto con altri elementi del movimento o della cassa. Il meccanismo comporta tre martelli di pari dimensioni e massa che garantiscono un battito uniforme per le tre note. Per la cassa, Patek Philippe ha scelto il platino e non l’oro, ben consapevole che con questo materiale è più difficile ottenere un suono perfetto, e questa ulteriore sfida ha richiesto la mobilitazione di tutto il savoir-faire che la manifattura trasmette di generazione in generazione. Le ore sono segnate da colpi gravi e i quarti da una successione di tre colpi acuto-grave-medio, una melodia che risuona una volta al primo quarto (15 minuti), due volte al secondo quarto (30 minuti) e tre volte al terzo quarto (45 minuti). A ogni quarto, la grande suoneria segna automaticamente il numero di ore seguito dal numero di quarti. In questo modo, risuona un totale di ben 1.056 colpi ogni 24 ore, grazie all’energia immagazzinata nel doppio bariletto della suoneria. L’utente può anche optare per la modalità “piccola suoneria”. In questo caso, l’orologio suona le ore alle ore piene, poi unicamente i quarti in corrispondenza di ogni quarto, senza ripetere le ore. La modalità “silenzio”; invece, permette di disattivare la suoneria al passaggio a volontà. Per scegliere la modalità di suoneria, l’utente deve muovere il piccolo cursore che si trova nella carrure a ore 6, secondo le posizioni seguenti: “piccola suoneria” a sinistra, “grande suoneria” al posto d’onore al centro e “silenzio” a destra. Questa particolarità è oggetto di un brevetto già sviluppato per il Grandmaster Chime di Patek Philippe, con un meccanismo che permette di selezionare e attivare il tipo di suoneria al passaggio attraverso un unico piccolo cursore e non due cursori separati come avveniva in precedenza. Un altro brevetto, sviluppato anch’esso per il Grandmaster Chime, permette di isolare completamente la grande suoneria in modalità “silenzio” e di eliminare, in questo modo, qualsiasi consumo di energia. La ripetizione minuti è attivabile a volontà premendo il pulsante alloggiato nella corona a ore 3. Così facendo, la suoneria indica le ore con colpi gravi, i quarti con tre colpi (come la grande suoneria) e i minuti trascorsi dall’ultimo quarto con colpi acuti. La ripetizione minuti può essere attivata in qualsiasi momento, anche quando la suoneria è in modalità “silenzio”. Rielaborando il calibro 300 del Grandmaster Chime di Patek Philippe, gli ingegneri e gli orologiai della manifattura hanno scelto, inoltre, di dotarlo di un tipo di piccoli secondi inedito per una grande suoneria. Ispirandosi a uno dei quattro brevetti sviluppati per l’esemplare commemorativo del 175° anniversario Chiming Jump Hour Ref. 5275, hanno inserito nella nuova Ref. 6301P un meccanismo innovativo dei secondi saltanti. Questo sistema non funziona mediante sautoir di posizionamento (come accade di consueto), bensì grazie a un ruotismo e a una bascula di innesco che libera il ruotismo istantaneamente a ogni secondo, il che permette di ottenere un consumo di energia perfettamente regolabile e controllato. Il nuovo orologio con suoneria Ref. 6301P si distingue anche sul piano visivo per la lancetta dei piccoli secondi a ore 6 che salta in un batter d’occhio da un secondo al successivo sulla scala a chemin de fer, nello stile degli antichi “regolatori” con i quali si controllava la precisione nei laboratori di orologeria. La nuova Ref. 6301P beneficia, inoltre, di tutta l’esperienza e di tutto il savoir-faire acquisiti da Patek Philippe nella progettazione e nella fabbricazione degli esemplari del suo 175° anniversario.
Il nuovo calibro GS 36-750 PS IRM è visibile attraverso il fondo cassa in cristallo di zaffiro trasparente e soddisfa tutti i rigorosissimi criteri del Sigillo Patek Philippe, sia a livello delle prestazioni tecniche (precisione, affidabilità), sia a livello delle finiture e dell’architettura raffinata dei vari componenti. Le linee dei vari ponti sono state oggetto di grande attenzione, in particolare il grande ponte del bariletto (una caratteristica delle grandi suonerie) e il coq (il ponte del bilanciere) passante, una rarità per Patek Philippe, che garantisce una buona base e un bell’equilibrio visivo. Gli intenditori ammireranno i numerosi dettagli estetici tra cui diversi angoli rientrati, particolarmente difficili da lucidare. Per la prima volta, è visibile il regolatore a volano inerziale che permette di regolare il tempo della suoneria, con finiture addolcite e lucide. Il grande spettacolo del movimento è completato dal bilanciere Gyromax®, dalla spirale Spiromax® in Silinvar® e dai tre timbri avvolti attorno al movimento, con i loro rispettivi martelli. Il fondo cassa in cristallo di zaffiro posto vicinissimo al calibro contribuisce a dare l’impressione di tuffarsi nel cuore della meccanica. Inoltre, unitamente all’orologio, è consegnato un fondo cassa pieno intercambiabile in platino.
Il nuovo Grande Sonnerie Ref. 6301P è dotato di un abbigliamento di grande raffinatezza, in conformità con il principio che tanto sta a cuore a Patek Philippe, secondo cui anche una Grande Complicazione deve essere bella da indossare tutti i giorni. La cassa in platino, ispirata a quella sviluppata nel 2015 per il cronografo à rattrapante Ref. 5370, si differenzia per il suo delicato gioco di curve che si susseguono a creare una gradevole armonia, per la sua lunetta concava che garantisce una perfetta transizione con il cristallo di zaffiro leggermente bombato e per i suoi fianchi scavati e satinati. Come per tutte le casse in platino di Patek Philippe, è presente un piccolo diamante incastonato, questa volta, a ore 12 (e non a ore 6 come di consueto), per via della presenza del piccolo cursore di selezione della modalità di suoneria.
Patek Philippe dimostra tutto il suo savoir-faire nella lavorazione a regola d’arte con il quadrante in smalto “Grand Feu” nero con finitura “glacée”, impreziosito da cifre stile Breguet applicate e da lancette “a foglia” in oro bianco con rivestimento luminescente. La tipografia inclinata delle cifre contribuisce al dinamismo di questo quadrante classico, sobrio e contemporaneo. L’ora, i minuti e i piccoli secondi saltanti a ore 6 sono completati, in un perfetto equilibrio, dai due indicatori della riserva di carica che si contrappongono a ore 9 e a ore 3, con le loro scale a semicerchio e la loro dicitura “MOUVEMENT” o “SONNERIE” (movimento o suoneria). L’orologio s’indossa con un cinturino in pelle di alligatore a squame quadrate, cucito a mano, di colore nero brillante, con fermaglio déployant in platino.
Janvier68