Omega e Eugene Cernan, “The Last Man on the Moon”

3 Giugno 1965

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Da martedì 28 novembre e per i prossimi 5 anni, OMEGA è partner della nuova sezione interamente dedicata allo spazio e all’astronomia del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. All’interno dell’area è esposto l’unico frammento di roccia lunare presente in Italia; il campione di roccia fu raccolto nel 1972 da Eugene Cernan, comandante della Missione Apollo 17 e brand ambassador di OMEGA che è stato l’ospite d’onore dell’evento. Fu proprio Cernan a raccogliere il sasso lunare donato poi dal Presidente Richard Nixon al Governo Italiano come segno di fratellanza tra i due Paesi. L’avventura di OMEGA nello spazio iniziò nel 1962 quando un gruppo di astronauti decise di acquistare privatamente un modello OMEGA che diventerà negli anni un vero e proprio cult. Il 21 Luglio 1969 poi, due astronauti della NASA per la prima volta nella storia dell’uomo misero piede sul suolo lunare con al polso un OMEGA Speedmaster. La NASA nel 1965 aveva tra l’altro dichiarato lo Speedmaster: FLIGHT QUALIFIED BY NASA FOR ALL MANNED SPACE MISSION.

“Siamo orgogliosi della partnership con il Museo Nazionale Della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, che è considerata l’istituzione più importante nel panorama scientifico e astronomico italiano” ha dichiarato il Presidente di OMEGA Stephen Urquhart “La relazione con il Museo contribuisce a rafforzare lo spirito pioneristico di OMEGA testimoniato dalla nostra partecipazione in così tante missioni spaziali, compresi i sei allunaggi. È per noi un onore condividere questo momento con un nostro caro amico, Eugene Cernan, ultimo uomo ad aver lasciato la sua impronta sul suolo lunare nel 1972 e ad aver giocato un ruolo così fondamentale nell’ esplorazioni dello spazio.” Nella nuova sezione del Museo dedicata alla Luna, anche voi lettori del TGCOM potrete ammirare memorabilia, materiale fotografico, documenti storici e ovviamente i segnatempo che hanno accompagnato gli astronauti nelle loro missioni spaziali. Lo Speedmaster è infatti l’unica strumentazione a essere stata utilizzata in tutte le missioni spaziali della NASA con equipaggio a partire dal programma GEMINI, a metà degli anni ’60, fino all’attuale programma della Stazione Internazionale. Gli orologi OMEGA in esposizione sono il CK 2898 Speedmaster seconda generazione, missioni Mercury-Atlas 8, l’ST 105.003 Speedmaster terza generazione, prima passeggiata spaziale Gemini IV, l’ST 145.012 Speedmaster “Professional” quarta generazione, tutte le missioni Apollo, l’ST 145.036 Flightmaster missioni Apollo-Soyuz, l’X-0001 Speedmaster “Professional” X-33 prototipo e l’ST 186.1998 Speedmaster “Professional” X-33, attuali missioni NASA, EASA. Completano l’esposizione due modelli più recenti: lo Speedmaster “Snoopy Award”(2003) che prende il nome dalla più alta onorificenza conferita dalla NASA e dai suoi astronauti a OMEGA, alla quale va parte del merito per aver reso possibile il rientro in sicurezza della missione Apollo 13; e lo Speedmaster Dark Side of the Moon (2013), ultima creazione della casa orologiera svizzera che prende appunto il nome dal lato oscuro della Luna osservato per la prima volta dall’uomo durante la missione Apollo 8.

Sempre martedì a pranzo, nella nuova boutique Omega in Via Montenapoleone, ho incontrato Eugen Cernan, arrivato “a bordo” di una replica del modulo lunare e scherzosamente “multato” dai vigili. Il simpatico ottantenne mi ha promesso di rispondere quanto prima ad alcune domande che gli porrò in esclusiva per voi lettori del TGCOM24.