In esclusiva per voi lettori del TGCOM24, ho intervistato Gianluca Genoni, il recordman mondiale di immersione in apnea.
D: Come e quando è nata la tua passione per gli orologi?
R: la mia passione per gli orologi nasce molti anni fa quando ho ricevuto come regalo di maturità scientifica il mio primo orologio di un certo valore. Subito incuriosito ho acquistato riviste del settore e mi sono documentato sulla meccanica e sulle complicazioni varie.
D: Quando decidi di comprare un orologio cosa ha più importanza: estetica, meccanica, marchio o altro?
R: Dipende se parliamo di orologi che utilizzo nel tempo libero innanzi tutto mi deve piacere esteticamente, poi la meccanica deve essere importante ed essere un marchio con una storia. Se invece parliamo di orologi che utilizzo durante i miei allenamenti deve essere affidabile, ben visibile e resistente a forti sbalzi di pressione. Il Blancpain 500 Fathoms, l’orologio che uso normalmente, è una sintesi fantastica tra bellezza, meccanica e affidabilità.
D: Ci puoi raccontare qualche cosa di particolare che ti è accaduto con un orologio?
R: Una decina di anni fa, mi è caduto dalla barca su un fondale di quasi 50m, un orologio che mi era stato appena regalato. Mi sono rimesso la muta mi sono ributtato in acqua e alla prima discesa l’ho ritrovato appoggiato sopra un grosso masso che luccicava con la poca luce che arriva a quella profondità.
D: Acquisti solo orologi nuovi o anche usati o d’epoca?
R: Anche se mi interesso e mi affasciano gli orologi d’epoca, acquisto solo orologi nuovi.
D: Hai una marca preferita? Se si, perché?
R: Senza dubbio Blancpain nella sua linea sportiva dedicata al mare. Il Fifty Fathoms, per il motivo che ho scritto sopra, la sua storia, l’eleganza, la meccanica, l’affidabilità e la robustezza è per me perfetto.
D: Hai dei suggerimenti da dare a chi si avvicina a questa passione?
R: E’ un mondo molto particolare che colpisce chi ha il piacere del dettaglio e della meccanica di precisione. Io sono stato conquistato definitivamente quando ho visitato per la prima volta la manifattura Blancpain di Le Brassus, il lavoro o meglio l’arte dei maestri orologiai deve essere senz’altro osservata da tutte le persone che si avvicinano a questa passione
D. Pensi che il tuo record durerà per anni? Proverai a migliorarlo prima o poi?
R: Superare i 160m di profondità in apnea non sarà mai semplice per nessuno, ma sicuramente come tutti i record prima o poi sarà battuto. Al momento non ho in programma nuovi tentativi di record, quest’anno l’appuntamento più importante sarà in Islanda dove mi immergerò nella faglia di Silpra, il punto più vicino tra la placca euroasiatica e quella americana, profonda più di 30m larga 2m, con una visibilità eccezzionale di 100m e la temperatura dell’acqua di 2 gradi… una delle immersini più affascinanti del mondo.
D. Una curiosità: hai guardato il tuo Blancpain prima, durante o appena dopo il record?
R: Certo anche se di gran lusso, il 500 Fathoms per me è uno strumento di lavoro, mi segnala in tempo della respirazione prima della partenza e il tempo di immersione quando riemergo, sott’acqua poi è molto ben visibile.
D: Hai un orologio “del cuore”?
R: Il mio Fifty Fathoms, un po’ perché è un pezzo fuori produzione un po’ perché mi è stato regalato da Marc A. Hayek, mio amico e grande appassionato di subacquea.
D: Oggi cosa indossi?
R: Oggi mi sono immerso, quindi ho al polso il Blancpain 500 Fathoms!