Glashütte Original e la Berlinale 2014

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Panorama di Berlino dalla Torre Kollhoff

 

Oggi non vi parlo di un orologio, bensì di un’esperienza, legata in ogni caso al mondo dell’orologeria, che ho vissuto in prima persona pochi giorni fa. Ho avuto modo di partecipare, infatti, a un paio di giorni di Berlinale, la 64esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino conclusosi con l’assegnazione dell’Orso d’Oro a “Bai rin Yan Huo” (Black Coal Thin Ice) del cinese Diao Ynan. Un’edizione che anche quest’anno (come avviene dal 2011) ha visto come Partner Ufficiale la manifattura tedesca Glashütte Original. Collaborazione rafforzatasi grazie al sostegno anche alla sezione Retrospective, che raccoglie vecchi film provenienti da ogni continente (e uno di questi, Air Force di Howard Hawks, del 1943, mi ha visto felice spettatore!).

Dalla fondazione, voluta da F.A. Lange, della prima società orologiera a Glashütte (Germania) nel 1845, Glashütte Original ha sempre saputo soddisfare le richieste di alta precisione e qualità elevata della sua clientela. Diventato parte integrante del Gruppo Swatch, il marchio continua nel rispetto di questa tradizione rimanendo fedele ai rigorosi  standard dell’arte orologiera sassone. Del resto, la fabbrica di Glashütte Original è una delle più vecchie in Germania ad avere sempre prodotto i propri modelli.

Mentre ero nella spumeggiante capitale tedesca, ho potuto visitare l’esclusiva Glashütte Original Lounge al 24° piano della Torre Kollhoff, nota non solo per la spettacolare vista a 360 gradi della città di Berlino, ma anche e a volte soprattutto come punto di incontro oramai abituale per registi e attori di tutto il mondo che qui s’incontrano per parlare di cinema. In collaborazione con la Deutsche Kinemathek, la Lounge anche quest’anno ha presentato una mostra eccezionale: all’insegna del motto “Him & Her”, coppie cinematografiche sono state abbinate in simpatici match-up con gli orologi Glashütte Original per uomini e donne (alcuni ve li ho pubblicati nella Gallery fotografica) . E, dulcis in fundo, ho potuto osservare all’opera un’esperta sebbene ancora giovanissima orologiaia della manifattura; prendendo poi il suo posto per una buona mezz’ora così da avere una volta di più la conferma di quanto sia complicato anche solo avvitare una minuscola vite!

Nei prossimi giorni vi proporrò un’intervista esclusiva al Managing Director di Glashütte Original, Yann Gamard, che ho avuto il piacere  di incontrare a Berlino.