Intervista a Yann Gamard, Managing Director Glashütte Original

 

Come promessovi qualche giorno fa, di seguito l’intervista che ho avuto modo di fare a una persona che ammiro personalmente e professionalmente, il Managing Director di Glashütte Original, Yann Gamard. Intervista che proseguirà con qualche domanda su Glashütte Original e la loro partnership con la Berlinale sul prossimo numero di OMMagazine che uscirà in edicola proprio in occasione dell’apertura di BaselWorld 2014.

 

Quali sono le cose più significative che ha fatto nel recente passato la sua azienda?

Nell’ultimo anno sono stati fatti significativi progressi alla Glashütte Original. Appena un anno fa, all’ultima Berlinale, abbiamo lanciato con successo in Germania la nostra nuova collezione di orology da donna “Pavonina”, seguita da iniziative simili in Europa, Stati Uniti e Cina. E parlando di Cina, abbiamo iniziato un importante roadshow nel Paese alla fine del 2013 con soste nelle 7 maggiori città. Durante questi 4 mesi non abbiamo soltanto presentato la nostra collezione e gli ultimi modelli, abbiamo allestito anche un’exhibition interattiva in ciascuna località che ha permesso ai visitatori di vivere in prima persona la nostra esperienza e competenza. Un altro passo significativo che stiamo portando Avanti proprio adesso è l’aumento della capacità produttiva e la modernizzazione della nostra manifattura a Glashütte. Con l’obiettivo di soddisfare la crescent domanda dei nostril orologi.

 

Ci può descrivere brevemente l’attuale collezione?

La nostra collezione attuale si basa su 4 pilastri, ognuno riflettente un aspetto, una faccia di Glashütte Original: il pilastro “Quintessenza”, che rappresenta il DNA della orologeria Glashütte, con orology classici che incarnano il nostro patrimonio orologiero; “Arte e Tecnica” è il secondo caposaldo e consiste di capolavori che combinano design, straordinarie realizzazioni tecniche e ingegneria innovative. Il terzo pilastro “Vintage del XX Secolo” s’ispira agli iconici orology che producemmo negli anni 60 e 70 e che trasmettono le sensazioni e il design di quell’epoca. Continua a leggere

Glashütte Original e la Berlinale 2014

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© Glashütte Original - Him & Her: Vivien Leigh e Clark Gable con l'orologio da tasca e il Lady Serenade

 

Oggi non vi parlo di un orologio, bensì di un’esperienza, legata in ogni caso al mondo dell’orologeria, che ho vissuto in prima persona pochi giorni fa. Ho avuto modo di partecipare, infatti, a un paio di giorni di Berlinale, la 64esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino conclusosi con l’assegnazione dell’Orso d’Oro a “Bai rin Yan Huo” (Black Coal Thin Ice) del cinese Diao Ynan. Un’edizione che anche quest’anno (come avviene dal 2011) ha visto come Partner Ufficiale la manifattura tedesca Glashütte Original. Collaborazione rafforzatasi grazie al sostegno anche alla sezione Retrospective, che raccoglie vecchi film provenienti da ogni continente (e uno di questi, Air Force di Howard Hawks, del 1943, mi ha visto felice spettatore!).

Dalla fondazione, voluta da F.A. Lange, della prima società orologiera a Glashütte (Germania) nel 1845, Glashütte Original ha sempre saputo soddisfare le richieste di alta precisione e qualità elevata della sua clientela. Diventato parte integrante del Gruppo Swatch, il marchio continua nel rispetto di questa tradizione rimanendo fedele ai rigorosi  standard dell’arte orologiera sassone. Del resto, la fabbrica di Glashütte Original è una delle più vecchie in Germania ad avere sempre prodotto i propri modelli. Continua a leggere