Mercoledì sera ho avuto il piacere di incontrare Marc A. Hayek, Presidente & CEO di Montres Breguet, in occasione del il Primo Anniversario della Boutique meneghina di Via Montenapoleone, nata dal desiderio della Maison svizzera di consolidare la sua presenza nel nostro paese.
In quest’occasione, Breguet ha annunciato l’inizio di una prestigiosa partnership con la Fondazione Bagatti Valsecchi. Il Museo Bagatti Valsecchi, frutto di una straordinaria vicenda collezionistica di fine ‘800, è una dimora ispirata ai palazzi signorili del Cinquecento lombardo ed arredata con oggetti d’arte rinascimentale. Al suo interno, cultura, ingegno e stile convivono in perfetta armonia. Da diversi anni Breguet sostiene l’arte e la cultura, concretizzando il proprio impegno attraverso molteplici attività di mecenatismo e partenariati eccezionali. A questi ultimi, si aggiunge oggi quello con il Museo Bagatti Valsecchi, che rappresenta un mirabile esempio di casa museo, fra i più importanti e meglio conservati d’Europa.
Per la prima volta in Italia (nella loro boutique), è stato presentato il prezioso segnatempo da tasca Marie-Antoinette, il capolavoro orologiero destinato alla celebre Regina; che, sono sincero, mi ha lasciato senza parole…
Nel 2005, Nicolas G. Hayek decide di lanciarsi nella riproduzione del celebre orologio Marie-Antoinette, rubato nel 1983 da un museo di Gerusalemme. Nel frattempo, venuto a sapere che la quercia preferita dalla regina, situata nel giardino del Petit Trianon vicino a Versailles, sta per essere abbattuta, decide di ridargli vita impiegandone il legno per realizzare il cofanetto che conterrà il secondo Marie-Antoinette.
Ottenuto il permesso di utilizzare l’antico albero, Montres Breguet si impegna a sostenere finanziariamente il restauro del Petit Trianon, rendendo così omaggio alla lealtà della sua padrona.
Nel 2007, poco tempo prima del completamento del nuovo orologio, il bottino rubato nel 1983 a Gerusalemme ricompare improvvisamente, riportando alla luce anche il Marie-Antoinette originale. L’avventura sembra tuttavia continuare, poiché Montres Breguet non ha la possibilità di ispezionare il ritrovato. Presentata a Basilea, la regina delle creazioni Breguet rivela la presenza di un numero incredibile di complicazioni. Capolavoro assoluto, l’orologio è stato realizzato utilizzando soltanto le informazioni tratte dagli archivi e dai disegni originali custoditi presso il Museo Breguet e presso altre strutture, come il Musée des Arts et Métiers di Parigi.
Nei cortili della dimora privata della Famiglia Bagatti Valsecchi in Via Santo Spirito, sempre giovedì, abbiamo potuto ammirare un maestro orologiaio ed un incisore di cammeo. Ad allietare l’evento, infine, il celebre chef Gianfranco Vissani, in onore della serata, ha realizzato un piatto meneghino intitolato “complication”!