Patek Philippe Calatrava

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calibro automatico 324 S C

 

 

Il Calatrava, per molti l’orologio da polso rotondo classico, è da molto tempo tra le grandi creazioni Patek Philippe. La manifattura a Basilea ha presentato il nuovo Calatrava referenza 5227, con fondo cassa trasparente protetto da un coperchio. Sottile raffinatezza: la cerniera integrata è invisibile dall’esterno e non lascia indovinare la presenza della cuvetta una volta al polso.

Per Patek Philippe, il design, la costruzione e la fabbricazione delle casse hanno sempre rivestito uguale importanza rispetto all’arte dei movimenti. Ed è per questo che la manifattura è proprietaria da molto tempo di laboratori specializzati in tutte le operazioni legate alle casse. Le casse Patek Philippe vengono prodotte partendo da barre di metallo massiccio mediante il tradizionale procedimento di stampaggio a freddo, con punzoni e matrici fabbricati in seno alla manifattura e con presse idrauliche della potenza di diverse tonnellate. Si può dunque immaginare l’impegno dei fabbricanti di casse Patek Philippe quando sono stati incaricati di progettare un Calatrava con cuvetta incernierata sulla cassa con fondo trasparente mediante una cerniera invisibile.

 

Un nuovo tesoro nella collezione Calatrava

È sufficiente guardare con attenzione la nuova referenza 5227 per capire che non poteva essere creata che da Patek Philippe. E questo non solo perché si tratta di un modello Calatrava, ma anche perché essa presenta tutti quei dettagli raffinati ai quali la manifattura ha abituato gli intenditori. Impresa a conduzione familiare, Patek Philippe gode di una totale libertà creativa nella progettazione di nuovi modelli, il che comporta sempre qualche nuova sfida, specialmente dovendo soddisfare le esigenze del Sigillo Patek Philippe. La decisione se lanciarsi in un nuovo progetto creativo è unicamente di competenza della famiglia Stern, il cui destino è strettamente legato alla collezione Calatrava. La famiglia Stern ha infatti acquistato la manifattura nel 1932 e il primo modello Calatrava, la referenza 96, ha visto la luce proprio quell’anno. Da allora, Patek Philippe ha dimostrato a più riprese che anche un design esemplare come quello del Calatrava poteva sempre essere ritoccato e ottimizzato.

 

L’arte delle casse

Le casse perfette non lasciano mai indovinare tutta la ricerca estetica, le difficoltà tecniche e la maestria artigianale che si celano dietro la loro creazione. La cassa rotonda classica da 39 mm in oro della referenza 5227 ne fornisce un bell’esempio. Con la sua lunetta leggermente concava, le sue anse ricurve ed il suo profilo sottile, essa si impone come un tipico membro della famiglia Calatrava. Ma il suo profilo piatto, spesso 9,24 mm, con un fondo cassa trasparente protetto da un coperchio a cerniera è indice di un’abilità tecnica senza precedenti. A ciò si aggiunge che si distingue appena la piccola «orecchia» che consente di aprire il coperchio e che la cerniera è totalmente invisibile dall’esterno quando l’orologio è al polso. La si scopre solo esaminando la cassa da vicino per leggere un’eventuale dedica incisa, o per ammirare, attraverso il fondo trasparente, la magnificenza del movimento automatico di manifattura. Questa cerniera invisibile rappresenta di per sé una sfida in materia di competenza artigianale. Tutti i suoi componenti devono adattarsi gli uni agli altri con precisione. L’adattamento manuale del coperchio sul fondo trasparente esige anch’esso pazienza e destrezza, fino a quando la cuvetta si chiude con il piccolo «clic» desiderato, nascondendo ogni traccia di giunzione. Ma l’esclusività della nuova cassa Calatrava non finisce lì. Guardandola di fianco, si scoprono due fini cavità circolari tra la carrure e le anse. Questo decoro rafforza il dinamismo dell’orologio, sottolineandone il profilo elegante e facendolo apparire ancora più piatto. Ciascuna cavità viene dapprima intagliata nell’oro massiccio, poi lungamente lucidata a mano, come del resto tutta la cassa nei suoi minimi particolari.

 

Un omaggio al tempo

La lunetta liscia si distingue per il suo profilo leggermente concavo. Il quadrante laccato color crema si concentra sull’essenziale. Indici in oro applicati stile «bâton» segnano le ore, piccoli punti dorati formano la ronda dei minuti e la data appare in una finestrella a ore 3 con cornice in oro lucidato. Su questo sobrio sfondo si muovono due lancette sfaccettate in oro per le ore e i minuti, e una lancetta sottile con contrappeso per i secondi. Questo insieme è messo in luce e protetto da un cristallo di zaffiro leggermente bombato.

Il fondo cassa, sotto la cuvetta a cerniera è anch’esso dotato di un cristallo di zaffiro che permette al proprietario dell’orologio di ammirare la meccanica che vi si cela. Si tratta del calibro automatico 324 S C. Il suo grande bilanciere Gyromax® a quattro raggi – dotato di spirale Spiromax® in Silinvar® che pulsa alla frequenza di 28 800 alternanze/ora (4 Hertz) – assicura una stabilità ed una precisione di marcia conforme alle esigenze molto elevate del Sigillo Patek Philippe (da –3 a +2 secondi al giorno). Come tutti i movimenti della manifattura ginevrina, questo calibro si impone anche per l’eccellenza delle sue finiture, ancora oggi realizzate in gran parte a mano : ponti con spigoli smussati con profilo arrotondato e lucidato, decoro a Côtes de Genève, incisioni dorate, rotore ornato di incisioni circolari e di una Croce di Calatrava. Questa massa oscillante è fabbricata in oro massiccio 21 carati allo scopo di poter immagazzinare un massimo d’energia ad ogni movimento del polso.

Ottant’anni dopo il lancio del primo Calatrava, Patek Philippe dimostra una volta di più il carattere “eterno” di questa collezione leggendaria. La nuova referenza 5227  viene proposta in oro 18 carati giallo, bianco oppure rosa. Il cinturino è in alligatore cucito a mano, nero lucido sull’orologio in oro bianco, bruno cioccolato lucido sulla versione in oro giallo e marrone scuro lucido sulla versione in oro rosa, con fibbia ad ardiglione della stessa tonalità della cassa.