Patek Philippe: il suo Grandmaster Chime per ONLY WATCH diventa l’orologio più caro al mondo!

Patek Philippe Grandmaster Chime per Only Watch 2019

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L’ottava edizione dell’asta benefica Only Watch si è tenuta a Ginevra sabato 9 novembre 2019. E il primo e unico esemplare in acciaio del Patek Philippe Grandmaster Chime è stato venduto per 31 milioni di franchi svizzeri, la quotazione più alta dell’edizione 2019 di Only Watch, diventando il segnatempo più caro del mondo. Only Watch è un’asta benefica che si tiene con cadenza biennale dal 2005. I ricavi delle vendite sono destinati all’AMM – Association Monégasque contre les Myopathies (Associazione Monegasca contro le Miopatie ). I fondi contribuiscono a finanziare la ricerca sulla Diostrofia Muscolare di Duchenne, una malattia neuromuscolare degenerativa che colpisce una persona su 3.500 nel mondo.

Si tratta del primo e unico  Grandmaster Chime in acciaio, un metallo che la manifattura ginevrina utilizza raramente nelle sue collezioni e ancor meno quando sono presenti grandi complicazioni. Il Grandmaster Chime, presentato nel 2014 per commemorare il 175° anniversario della maison, ha fatto il suo ingresso nella collezione corrente della manifattura nel 2016, in Continua a leggere

Patek Philippe: al di là del Nautilus

 

Patek Philippe 5110

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Quando Gerald Genta disegnò il Nautilus per Patek Philippe non penso si sarebbe immaginato che, dopo più di 40 anni, il suo orologio sarebbe stato così di moda. Anche perché, fino a che il maestro era in vita, il Nautilus era un orologio normale nella gamma di Patek Philippe. Anzi, in alcuni anni sembrava quasi uno sbaglio averlo prodotto perché non aveva avuto il successo sperato. Personalmente ho amato il Nautilus di un amore viscerale, sincero, incredibile…. Iniziai ad amarlo tanti anni fa e Continua a leggere

Patek Philippe Ora Universale

Patek Philippe Ora Universale

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Lo splendido Ora Universale di Patek Philippe, presentato per la prima volta negli anni 1930, si rinnova con una nuova cassa in oro giallo; questo magnifico orologio, grazie al meccanismo inventato da Louis Cottier indica simultaneamente e senza discontinuità l’ora di tutti e 24 i fusi orari. Questo modello fece un ulteriore passo avanti in termini di funzionalità nel 1999; da quell’anno, infatti, è stato dotato di un meccanismo esclusivo e brevettato che permette all’utente, quando cambia fuso orario, di correggere tutte le indicazioni con un’unica pressione del pulsante, senza che ciò incida minimamente sulla precisione del movimento. Questo orologio  si è distinto, in particolare, per i suoi modelli con, al centro del Continua a leggere

Orologi di secondo polso: sempre attuali?

 

Mauro Daustria e la sua collaboratrice Sara

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L’orologeria è da tempo uno dei settori più dinamici, sia grazie a un’offerta articolata (con svariate referenze e soprattutto fasce di prezzo che vanno dai 50 euro a oltre il milione), sia grazie al cosiddetto “secondo polso”. Gli orologi “usati”, infatti, sempre più si stanno affermando oltre che tra privati, anche come valore aggiunto di molti negozi di orologi che, tra l’altro, possono offrire al potenziale cliente maggiori garanzie su provenienza e corretto funzionamento. Il “secondo polso” a volte può essere anche usato come leva per finalizzare un nuovo acquisto più importante; altre volte è semplicemente utilizzato per permettere anche a portafogli meno “gonfi” di indossare un orologio altrimenti non acquistabile. Ho voluto approfondire il tema con la boutique dedicata al secondo polso di una delle più blasonate orologerie italiane, la Luigi Verga di Milano, per comprendere meglio il fenomeno visto e considerato che anche loro ci stanno credendo da tempo, proponendoli insieme agli orologi entry price (ma non per questo da disdegnare, basti pensare ai D1 Milano che commercializzano e che, come ebbi già modo di raccontarvi, rappresentano una bella case history italiana di successo). Ho perciò posto qualche domanda a uno dei soci, Mauro Daustria.

 

Ciao Mauro. Come giudichi il mercato del secondo polso? Si sta imponendo come nuovo business?

Certo che si. Sono sempre più convinto non sia un fenomeno del momento. Ormai c’è sempre più gente che preferisce acquistare il “secondo polso”, a volte per ragioni di costo, a volte per ragioni estetiche e storiche: vengono cercati ed acquistati, infatti, anche orologi non più in produzione e per questo molto ricercati (a patto che siano in ottime condizioni). Continua a leggere

Pisa Orologeria: intervista a Chiara Pisa

Qualche giorno fa ho avuto modo di intervistare Chiara Pisa, Amministratore Delegato di Pisa Orologeria.

Inizio chiedendoti qualcosa su di te e sul tuo background…

Come mia mamma e mia zia Grazia, ho respirato orologi fin da bambina, ho vissuto l’atmosfera familiare dei negozi, il rapporto speciale con i clienti, con la stessa curiosità che anche oggi rende viva la mia passione. Sono entrata dopo gli studi in azienda e ho scoperto la forza delle idee di due donne straordinarie e l’operosità di tutti i collaboratori attraverso la cultura del lavoro; un esempio che ha profondamente inciso sulla mia formazione.

Passiamo Pisa Orologeria: raccontaci com’è nato.

Pisa nasce nel 1940 come piccolo laboratorio di orologeria, curato da mio nonno Ugo e suo fratello Osvaldo e animato da una smisurata passione per l’orologeria e la meccanica. Col tempo al laboratorio si è affiancata l’attività commerciale che si è poi evoluta gradualmente nei decenni sino a diventare la realtà odierna.

Quali sono le cose più significative che avete fatto nel recente passato?

L’anno di svolta è stato sicuramente il 2008. Nell’arco di dodici mesi l’Azienda ha inaugurato le prime due Boutique monomarca di Rolex e Patek Philippe, espandendo allo stesso tempo il punto vendita multimarca. Successivamente il 2016 ha visto una nuova sostanziale espansione con l’apertura del nuovo Flagship Store e quella della nuova Boutique Patek Philippe, seguiti a pochi mesi dall’inaugurazione delle Boutique Hublot, Vacheron Constantin e A.Lange&Soehne. Infine nel 2018 abbiamo ampliato la nostra offerta di gioielleria, alla quale è stato dedicato un intero piano del Flagship Store: il Salone dei Gioielli, appunto. Continua a leggere

Patek Philippe Twenty~4 Automatic: splendida novità al femminile

Patek Philippe Twenty~4 Automatic - Versione acciaio

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La settimana scorsa Patek Philippe ha presentato un nuovissimo, e secondo me bellissimo, orologio meccanico a carica automatica, realizzato per venire incontro alle esigenze attuali delle donne, giustamente sempre più interessate, oltre che al design, ad avere al polso un orologio con movimento automatico (Il Twenty~24 è sempre stato un orologio animato da un movimento al quarzo). Il Twenty~4 Automatic diventa inoltre il primo modello di questa collezione con cassa tonda. Come sempre Patek è stata attenta nel cercare di soddisfare le più svariate esigenze, sia di gusto sia di “portafoglio”, proponendo diverse versioni.  Vediamole. La versione in acciaio ha una lunetta con diamanti incastonati e un quadrante blu soleil o grigio soleil sfumato nero. La versione in oro rosa invece si presenta con una lunetta con diamanti incastonati e un quadrante bruno soleil o argenté impreziosito da una decorazione satinata verticale e orizzontale che ricorda la seta selvaggia “shantung”. L’orologio è animato dal calibro 324 S C a Continua a leggere

Patek Philippe: intervista a Laura Gervasoni

Patek Philippe Nautilus Calendario Perpetuo

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Con l’occasione di ammirare la prima grande complicazione inserita da Patek Philippe nella collezione Nautilus, il calendario perpetuo, ho avuto modo di intervistare Laura Gervasoni che, oltre ad essere un’amica, è il Direttore Generale di Patek Philippe Italia.

 

Iniziamo chiedendoti qualcosa su di te e sul tuo background…

Ho iniziato a lavorare a 18 anni subito dopo essermi diplomata in lingue straniere. Dopo diverse esperienze sono entrata in una concessionaria di pubblicità in qualità di assistente del direttore della divisione internazionale: il lavoro consisteva nella promozione delle nostre testate presso società straniere al fine di convincerle ad investire nei nostri mezzi di comunicazione. Tra i miei clienti avevo anche Patek Philippe…. Nel 1999, diversi anni dopo, Patek Philippe ha deciso di aprire la propria filiale in Italia e con grande mia gioia mi è stato proposto il ruolo di Responsabile della Comunicazione…. Sei anni dopo si è liberato il ruolo di Direttore Generale della filiale e la direzione ha nuovamente riposto la sua fiducia in me! Dal punto di vista lavorativo mi considero pertanto molto fortunata!

Quali sono le cose più significative che ha fatto nel recente passato Patek Philippe?

Potrei parlare di quanto realizzato dal mio arrivo, quindi nell’ultimo ventennio: il Patek Philippe Museum, una vera testimonianza della passione della famiglia Stern per l’orologeria, un dono alla città di Ginevra, un omaggio al settore orologiero; la campagna pubblicitaria “Generation” che incarna perfettamente i concetti alla base della nostra filosofia e strategia aziendale: un segnatempo da tramandare alle generazioni future. Il rinnovo dei nostri tre Saloni a Ginevra, Londra e Parigi, piuttosto che il Patek Philippe Magazine: non un House Organ, bensì una vera rivista dedicata all’arte, alla cultura, alla scienza, alla scoperta di persone e luoghi. E come non ricordare la celebrazione dei 175 anni della Manifattura, con il lancio di segnatempo unici in edizione limitata…e molte altre ancora!

Ci puoi descrivere brevemente l’attuale collezione e i prossimi obiettivi?

La collezione si diversifica in diverse famiglie, Calatrava, Ellisse – che celebra i suoi primi 50 anni, Nautilus, Aquanaut, Twenty-4, Gondolo, Grandi Complicazioni e Orologi Gioiello. La forza di Patek Philippe è sempre stata quella di Continua a leggere

Orologi per tutte le tasche: photogallery delle migliori novità di Baselworld 2018

Rolex GMT-Master II Pepsi

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Come promesso qualche giorno fa, vi propongo una ricca photogallery con alcune delle più significative novità viste dal sottoscritto al recente Baselworld, tenutosi dal 22 al 27 marzo,  e che ha ospitato oltre 600 brand, fra i quali Rolex, Patek Philippe, TAG Heuer, Bvlgari, Hublot,, e i marchi del gruppo Swatch (Omega, Breguet, Longines, Hamilton, Tissot, Rado, ecc.). Qualche defezione illustre, come i player del lusso Hermès e Dior, che si aggiungono alle defezioni di Girard Perregaux, Ulysse Nardin e Louis Erard. Tra gli altri grandi brand che hanno detto addio a Basilea ci sono anche Eberhard & Co. e Movado. Giusto qualche riga sulle più significative novità, che via via nei prossimi giorni vi presenterò poi più dettagliatamente.

Rolex ha arricchito la sua gamma GMT-Master II con un nuovo modello in acciaio da 40 mm dotato di una lunetta girevole bidirezionale con disco Cerachrom graduato 24 ore bicolore in ceramica rossa e blu (Pepsi in gergo) e bracciale Jubilé.

Anche Tudor (Gruppo Rolex) ha presentato il suo GMT e, tra le altre novità, una splendida riedizione del Black Bay Fifty Eight.

Omega, Oltre ad uno splendido Speedmaster The Grey Side of the Moon,  ha proposto la riedizione di un modello lanciato 25 anni fa, il Seamaster Diver 300M ha cassa da 42 mm, valvola di scappamento dell’elio di forma conica, fondello dai bordi ondulati e bracciale integrato. Visibile dal fondello il movimento automatico certificato dall’Istituto Federale Svizzero di Metrologia (METAS).

TAG Heuer per festeggiare il 55mo anniversario della nascita dell’Heuer Carrera, TAG Heuer presenta il Carrera Chronographe Tourbillon Chronomètre Tête de Vipère, un’edizione limitata di 155 pezzi certificata dall’Osservatorio di Besançon. Realizzato in ceramica blu, questo cronografo automatico con tourbillon ha un diametro di 45 mm.

Bvlgari si riprende, dopo soli pochi mesi, il record di modello automatico più sottile al mondo con l’Octo Finissimo Tourbillon Automatic: 3,95 mm di spessore per questa cassa in titanio da 42 mm di diametro. Le novità ovviamente non finiscono qui, come avrete modo di scoprire guardando le foto.

GaGà Milano e Halloween Dark Selection: intervista a Ruben Tomella

GaGà Milano BIONIC SKULL AUTOMATIC 4MM

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Nei giorni scorsi ho intervistato Ruben Tomella, che oltre ad essere ideatore e proprietario di GaGà Milano, è una delle persone più simpatiche ed innovative nel panorama orologiero. Il marchio deve il suo nome ad un’espressione desueta, “gagà”, molto in voga negli anni ’50, che definisce una tipologia di uomo più che mai attuale: raffinato ma stravagante, attento ai dettami della moda, che rielabora con ironia ed eleganza, senza mai tralasciare i dettagli. Nella photogallery ho proposto pure i 4 orologi rappresentativi della Halloween Dark Selection, giusto per restare in tema!

 

Ruben Tomella e GaGà Milano… Raccontaci com’è nata questa avventura.

Sono cresciuto in mezzo ai cinturini, mio padre ha iniziato nel ‘64 questo lavoro, per poi aprire un azienda famigliare più tardi, quindi già a 5 anni quando tornavo dall’asilo e in seguito dalla scuola, passavo del tempo con lui; diciamo che ho iniziato a respirare colla e odore di pellami dall’infanzia…..Chissà i miei polmoni dirai! Probabilmente il tutto è entrato nella mia testa portandomi ad entrare in azienda subito dopo gli studi.  Lavorando per molti brand di orologi, la passione per essi ci ha messo poco ad arrivare e dopo 10 anni di soli cinturini, ho deciso di aprire una bottega di orologi (una tra le prime che trattava orologi di secondo polso di alto livello), dove trattavo anche orologi da taschino, che mi appassionavano particolarmente per le loro dimensioni, le particolarità legate agli smalti colorati sul quadrante, le incisioni, le varie tipologie di carica e, cosa ancora più affascinante, di vedere, curiosare , spiare e toccare i loro meccanismi meccanici, perché la maggior parte di loro aveva la possibilità di aprire il fondello. Da qui, come ormai molti sanno, è nato GaGà, cioè l’idea di mettere 4 anse ad un orologio da tasca e poterlo indossare al polso.

 

Ci siamo visti qualche mese fa a Basilea in occasione del Baselworld 2017. Puoi dirci come è andata? Soddisfatto?

Tra non molto potremo festeggiare  10 anni di presenza a Basilea, Per noi si è trasformato in un evento legato all’immagine, alla presentazione di nuovi modelli e un  punto di incontro con tutti i clienti e amici mondiali. La situazione rispetto ai primi anni è cambiata, è difficile ora tornare da Basel con ordini e clienti nuovi, Continua a leggere

Patek Philippe presenta The Art of Watches, Grand Exhibition New York 2017

Patek Philippe Joe Di Maggio Ref.130J

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Oggi vi parlo di The Art of Watches, Grand Exhibition New York 2017, la mostra che Patek Philippe presenterà dal 13 al 23 luglio 2017 presso il Cipriani 42nd Street di New York. La mostra, della durata di dieci giorni, sarà aperta al pubblico e presenterà la tradizione manifatturiera di alta orologeria di Patek Philippe, un viaggio nei centosettantotto anni di storia dell’azienda e nel suo retaggio nel campo della Haute Horlogerie. All’interno del Cipriani verrà allestita una struttura di due piani. Sono state realizzate dieci sale specifiche (incluse la Theater Room, la Current Collection Room, la Museum Room, la US Historic Room, la Rare Handcrafts Gallery e la Grand Complications Room) per mettere in mostra altrettante ambientazioni uniche. I visitatori potranno ammirare gli straordinari orologi da polso e da tasca realizzati dal 1530 a oggi, esposti in uno spazio di quattromila metri quadrati. Continua a leggere