Venezianico Redentore 40: prova al polso

Venezianico Redentore 40

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Ho avuto modo di provare un orologio comodo, bello e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Quale? Ma il Redentore 40 di Venezianico! Alcuni di voi si chiederanno che marca sia, ne sono certo. Venezianico nasce nel 2017 con il nome di Meccaniche Veneziane, grazie all’iniziativa imprenditoriale di Alberto ed Alessandro Morelli. L’idea alla base del progetto era quella di realizzare orologi automatici che celebrassero la città di Venezia attraverso la personalizzazione del rotore, il particolare componente meccanico che caratterizza questo tipo di orologio. Ma oramai il nome Meccaniche Veneziane andava stretto alla proprietà, e così l’hanno cambiato. Venezianico nasce dall’unione dell’aggettivo “veneziano” e dal suffisso latino “-ico”, che significa ‘modo di essere’, così da racchiudere tutti i valori della venezianità ai quali si ispirano. Ma torniamo a questo splendido orologio. Redentore 40 è disponibile in 6 colori e 12 varianti con un morbido cinturino in pelle (prodotto in Italia) o con l’elegante bracciale Canova in acciaio; in questo caso, la doppia finitura, lucida e satinata, riprende quella della cassa e fa risaltare le maglie centrali e la chiusura a farfalla non interrompe la continuità del disegno grazie alla perfetta integrazione di quest’ultima con la maglia centrale finale. Io ho deciso di provare la versione braccialata con quadrante di un bellissimo blu, merito anche della finitura soleil che riempie l’intero spazio del quadrante. Il nome soleil deriva dall’effetto ottico ottenuto mediante l’incisione di una moltitudine di tracce lineari che convergono verso il centro del quadrante. La luce è dunque riflessa in direzione radiale e ne esalta la lucentezza. La Collezione Redentore trae ispirazione dalla famosa Basilica del Redentore, raffigurata nell’incisione sul fondello. L’edificio fu commissionato ad Andrea Palladio, uno degli architetti più influenti della storia di Venezia. Palladio progettò alcuni edifici di spicco della Serenissima, come la Chiesa di San Giorgio e le Ville Palladiane, che gli valsero la fama di Maestro dello stile neoclassico. Come per le opere di Palladio, l’equilibrio tra classicità e modernità è la chiave del design del modello Redentore. Gli elementi che maggiormente distinguono questo orologio sono il quadrante dalle linee semplici ma al tempo stesso eleganti, il vetro zaffiro piatto sulla parte superiore e spiovente sui lati e le lancette Dauphine con finitura lucida (le lancette Dauphine nacquero ed ebbero grande diffusione a partire dagli anni ’30). La cassa in acciaio inossidabile e il fondello inciso conferiscono a questo segnatempo un aspetto che lo rende estremamente versatile, soprattutto nella versione braccialata: l’ho indossato con la stessa disinvoltura sia in ufficio, sia al Salone dell’Orologeria a Ginevra, sia mentre giocavo con i miei adorati cani! L’orologio, infatti, è veramente comodo: arrivi a dimenticarti di averlo al polso. Aiuta sicuramente, oltre al bracciale, la cassa di soli 40 mm, dimensione che oggigiorno sta andando per la maggiore. Il Redentore 40 è dotato del calibro Seiko NH35A Automatico con 41 ore di riserva di carica. L’orologio inoltre è impermeabile fino a 100 metri. Mi stavo dimenticando un ultimo dettaglio che, però, oggigiorno spesso fa la differenza: il packaging, oltre ad essere elegante, è composto per oltre il 95% di carta riciclabile. Il tutto a soli 455 euro (30 euro in meno se si opta per le versioni con cinturino). Bravi!

Janvier68