Era il 1910 quando Oris, fondata da Paul Cattin e Georges Christian nella cittadina svizzera di Hölstein nel 1904, presentò il suo primo orologio per piloti. Si trattava, nello specifico, di un orologio da tasca che riportava inciso sul fondello l’aereo di Louis Blériot che attraversò la Manica nel 1908. Dieci anni dopo, era il 1917, Oris produsse il suo primo orologio da polso per piloti regolabile agendo su di un singolo pulsante sulla corona. Nel 1938, fu la volta del Big Crown Pointer Date, modello da allora mai andato fuori produzione. Questo segnatempo, emblema del marchio, presentava grandi numeri arabi per facilitare la lettura dell’ora, una funzionale lancetta centrale a puntatore per la data, un’ergonomica lunetta scanalata ed una corona oversize per facilitarne l’uso anche con i guanti.
Questa nuova versione 2019, disponibile a partire da questo mese, dispone di cassa, lunetta e corona a vite in bronzo. La scelta di optare per il bronzo deriva dal desiderio di poter indossare un orologio che non mantenga una perenne “perfezione estetica” ma che possa, con il passare del tempo, raccontare con la sua patina la storia di chi lo indossa. La cassa (40mm) ospita al suo interno il calibro Oris 754, movimento meccanico a carica automatica (funzioni di ore, minuti, regolazione fine e stop dei secondi, data istantanea con correttore) con Red Rotor™ girevole bidirezionale e un’autonomia di marcia di 38 ore. Il meccanismo è in parte visibile attraverso l’oblò in vetro minerale posizionato nel centro del fondello avvitato in acciaio inox. Il quadrante in bronzo, rivestito con una lacca opaca trasparente in modo che ogni singolo esemplare possa vantare una sua unica finitura, è protetto da vetro zaffiro, ricurvo ambo i lati, con rivestimento antiriflesso all’interno. Su di esso spiccano lancette, numeri e indici stampati con Super-LumiNova®. Impermeabile fino a 50 metri, l’orologio è proposto con un cinturino in pelle di daino scamosciata marrone con fibbia in bronzo.
Silvia Bonfanti