Patek Philippe Ref. 5320G: un nuovo calendario perpetuo progettato per l’eternità

Patek Philippe Ref. 5320G

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Con la Ref. 5320G, Patek Philippe presenta un nuovo calendario perpetuo progettato per l’eternità. Questo segnatempo, infatti, non solo indica la data corretta nei mesi di 28, 30 e 31 giorni, ma tiene conto ogni quattro anni del 29 febbraio degli anni bisestili. Raramente mi è capitato di ammirare un calendario perpetuo dove l’estetica rifletta così puntualmente la funzione, tanto da far dimenticare che, per via delle particolarità del calendario gregoriano, l’indicazione della data dovrà essere corretta a mano di un giorno nell’anno secolare 2100. L’orologio s’ispira a diversi modelli che l’hanno preceduto nel decennio 1940-1950. Dopo aver creato, nel 1925, il primo orologio da polso con calendario, Patek Philippe ha realizzato diversi pezzi unici di questo tipo, prima di avviare la produzione di serie. Questa è iniziata nel 1941 con il calendario perpetuo con cronografo Ref. 1518, seguito l’anno successivo dal calendario perpetuo 1526 senza cronografo. Entrambi i modelli erano caratterizzati da un quadrante con una doppia finestrella per il giorno della settimana e il mese a ore 12, completata dal quadrante ausiliario che contiene la data a lancetta e la finestrella delle fasi lunari a ore 6. Il quadrante color crema della nuova Ref. 5320G riprende lo stesso principio, ma con indicazioni supplementari estremamente utili come la finestrella tonda giorno/notte a ore 7 e 30 e la finestrella tonda per il ciclo degli anni bisestili a ore 4 e 30 (con numeri arabi da 1 a 4). I numeri arabi delle ore e i cabochon che segnano i cinque minuti (applique in oro rivestite di sostanza luminescente), le lancette ore/minuti a bastone con punta sottolineata da Superluminova® (in riferimento al cronografo Ref. 1463 degli anni 1950), la lancetta centrale dei secondi slanciata con contrappeso e la scala dei secondi finemente graduata contribuiscono all’ottima leggibilità delle informazioni e celano, dietro all’eleganza sobria, tutta la complessità meccanica all’interno.

Dietro il quadrante “vintage” contemporaneo del calendario perpetuo Ref. 5320G batte un movimento di manifattura che abbina, come per il design di questo nuovo segnatempo, il meglio della tradizione orologiera e della tecnica all’avanguardia. Il calibro 324 S Q (S come secondo, Q come calendario perpetuo) è una nuova declinazione del leggendario calibro automatico 324, con grande rotore centrale in oro 21 carati che garantisce prestazioni di carica straordinarie. La principale novità risiede nel modulo del calendario perpetuo, posto lato quadrante e dotato di quattro dischi girevoli supplementari per le indicazioni a finestrella: giorno della settimana (una rotazione alla settimana), mese (una rotazione al mese), ciclo degli anni bisestili (una rotazione ogni 8 anni) e giorno/notte (una rotazione ogni 24 ore). Il disco delle fasi lunari, che si trova dietro il calendario a lancetta a ore 6, vanta la stessa precisione di tutte le moderne indicazioni delle fasi lunari Patek Philippe, e richiede un’unica correzione ogni 122 anni, il che equivale a uno scarto di marcia dello 0,02‰. Dall’altro lato, il movimento esibisce tutte le raffinatezze caratteristiche di un calibro Patek Philippe: ponti con spigoli smussati in tondo e lucidi, Côte de Genève e incisioni dorate; viti con intagli smussati e lucidi all’interno di fori concavi (moulure) lucidi. A ciò si aggiunge il bilanciere Gyromax® con spirale Spiromax® nel materiale hi-tech Silinvar®, e il rotore in oro 21 carati su cuscinetto a sfere, con centro parlato, Côte de Genève circolari e croce di Calatrava incisa. La massa oscillante fornisce al movimento l’energia necessaria per indicare il tempo con estrema precisione, con uno scarto di marcia massimo che va da -3 a +2 secondi al giorno, come sancito dal Sigillo Patek Philippe, la certificazione di qualità più esigente dell’intero settore orologiero svizzero.

Il movimento moderno di alta precisione è alloggiato all’interno di una cassa in oro bianco 18 carati interamente progettata e realizzata nei laboratori della manifattura, dal design alla lucidatura finale. La cassa esibisce lo stesso stile ”retrò contemporaneo” del quadrante, pur soddisfacendo appieno tutti i moderni standard tecnici. Per sottolineare la nota “vintage” e, contemporaneamente, far sì che i fianchi siano il più sottile possibile, i progettisti hanno optato per un cristallo di zaffiro di tipo “box”, un vetro che si distanzia nettamente dalla lunetta e fortemente bombato, con lato interno ed esterno paralleli, affinché nulla possa deformare la vista del quadrante, qualunque sia l’angolazione da cui lo si osserva. Realizzare un vetro di questo tipo con la qualità dei cristalli di zaffiro attuali sarebbe stato tecnicamente impossibile negli anni 1940-1950. Ragion per cui si ricorreva spesso al plexiglas, un materiale che lascia una grande libertà a livello delle forme ma estremamente sensibile ai graffi e che, inoltre, tende a opacizzarsi e a fendersi.

Per altri elementi della cassa, la divisione creazione di Patek Philippe si è ispirata a un modello della manifattura presentato oltre sessant’anni fa, la Ref. 2405, con anse dal profilo originale a triplo godron. Grazie a questa architettura, le anse sembrano più slanciate e aggiungono al profilo della cassa una nota estremamente dinamica. Con la carrure piatta, la lunetta piatta bisellata con superfici lucide, sovrastata dal cristallo di vetro bombato, e le anse a triplo godron marcatamente arcuate verso il basso, la nuova Ref. 5320G si distingue per il suo spessore ridotto e di grande eleganza al polso. I dettagli raffinati, le anse che sembrano integrate e i numerosi angoli vivi complicano non poco la realizzazione di questa cassa, dallo stampaggio a freddo secondo il metodo tradizionale alla lunga e paziente fase di lucidatura manuale.

Il fondo cassa in cristallo di zaffiro, attraverso cui ammirare tutta la bellezza del movimento meccanico, può essere sostituito a piacimento con un fondo cassa pieno in oro bianco 18 carati consegnato con l’orologio.

Lo stile “vintage” contemporaneo del segnatempo si abbina al cinturino in pelle di alligatore a grandi squame quadrate bruno cioccolato brillante, cucito a mano e foderato, con certificato CITES (protezione delle specie a rischio di estinzione), e dotato di un fermaglio déployante croce di Calatrava in oro bianco 18 carati.