Patek Philippe Cronografo Ora Universale: un capolavoro atteso!

Patek Philippe Cronografo Ora Universale

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Per il ponte vi recensisco un vero gioiello! Il nuovo Cronografo Ora Universale Referenza 5930, infatti, abbina due grandi specialità di Patek Philippe: il cronografo e l’Ora Universale – un’associazione di complicazioni molto rara che i collezionisti hanno saputo apprezzare con l’esemplare unico datato 1940 e che farà la gioia di numerosi appassionati. La manifattura ginevrina dispone di una delle più ampie gamme di cronografi, con movimenti che vanno dal cronografo classico a carica manuale e innesto orizzontale al cronografo monopulsante con ripetizione minuti e calendario perpetuo istantaneo, senza dimenticare il cronografo rattrapante con ruota a colonne più sottile del mondo. Grazie al loro ingegnoso meccanismo di fusi orari brevettato e alla loro estetica inimitabile, gli orologi Ora Universale Patek Philippe fanno anch’essi parte dei segnatempo più ricercati di questo segmento. Il nuovo Cronografo Ora Universale Referenza 5930 abbina il meglio di questi due mondi.

Patek Philippe ha realizzato in passato (come ho anticipato sopra) un unico Cronografo Ora Universale noto, l’orologio N° 862 442 del 1940 (ammirabile al Museo Patek Philippe a Ginevra), un esemplare unico che possiede, inoltre, un quadrante con scala pulsometrica e scala della frequenza respiratoria, appartenuto con ogni probabilità a un medico. Presentando la nuova Referenza 5930, la manifattura propone per la prima volta questa coppia di complicazioni nella sua collezione corrente, aggiornandola agli standard tecnici del XXI secolo, una sfida non di poco conto perché sia l’Ora Universale, sia i cronografi Patek Philippe hanno beneficiato nel frattempo di notevoli progressi. I loro meccanismi sono diventati più precisi ma anche più complessi, il che ha reso ancor più ardua la missione di riunire entrambe le funzioni all’interno di uno stesso movimento.

Costruire un cronografo sul quale il sole non cala mai, perché indica permanentemente i 24 fusi orari, è una sfida, per usare un eufemismo, non facile. Analizziamolo più nel dettaglio. L’Ora Universale classica non possiede lancette dei secondi, mentre il cronografo presenta una sottile lancetta dei secondi centrale e un contatore 30 minuti. Laddove, nella maggior parte dei cronografi, si trova la scala suddivisa in frazioni di secondi, l’Ora Universale presenta due dischi mobili: il disco delle città, con i 24 nomi di luoghi in rappresentanza dei 24 fusi orari e il disco delle 24 ore, che indica l’ora locale nel fuso corrispondente. Il quadrante di un Cronografo a Ora Universale raggruppa, quindi, un certo numero di indicatori (lancette, dischi) mossi da diversi meccanismi (movimento di cronografo automatico, meccanismo Ora Universale) che devono funzionare in perfetta armonia. I criteri del Sigillo Patek Philippe prevedono che si ricerchi sempre la costruzione più elegante e più sottile possibile, anche nel caso dei movimenti automatici, complicando ancora di più la realizzazione. Parallelamente, la sfida al 100° di millimetro non tollera alcun compromesso a livello di qualità o precisione. Per questo motivo, ogni nuovo orologio Patek Philippe subisce diversi mesi di test rigorosi che riguardano l’affidabilità a lungo termine e la precisione di marcia.

Il nuovo calibro meccanico CH 28-520 HU si basa sul movimento cronografo automatico CH 28-520 PS con ruota a colonne e innesto verticale, nonché sul celebre meccanismo Ora Universale Patek Philippe. Questo sistema ingegnoso ha origine da un progetto dell’orologiaio ginevrino Louis Cottier risalente agli anni 1930. La manifattura l’ha successivamente ottimizzato, facendone brevettare due sviluppi importanti nel 1959 e nel 1999.

Gli esperti hanno lavorato a lungo per adattare questi due meccanismi l’uno all’altro. Hanno spostato gli assi, assottigliato e ricostruito i ponti, modificato i passi. Di conseguenza, il calibro CH 28-520 HU può essere considerato come un nuovo movimento all’avanguardia per tecnica e funzionalità, che abbina il meglio della grande tradizione orologiera Patek Philippe alle più recenti innovazioni. Come in ogni altro orologio della manifattura, la modalità di utilizzo è stata progettata puntando tutto sull’estrema semplicità. Il cronografo possiede un pulsante di avvio/arresto a ore 2 e un pulsante di azzeramento a ore 4 che funge anche da funzione flyback. Premendo il pulsante, la lancetta dei secondi in marcia torna istantaneamente allo zero e avvia un nuovo cronometraggio. Grazie alla presenza dell’innesto verticale, la lancetta del cronografo può essere anche utilizzata, con una minima usura e senza incidere sulla precisione e sulla riserva di carica, come lancetta dei secondi permanente.

Anche la funzione Ora Universale si distingue per la sua semplicità. Le lancette centrali delle ore e dei minuti indicano l’ora del fuso orario il cui “nome” si trova a ore 12. Le ore degli altri 23 fusi orari si leggono con una sola occhiata grazie al disco delle città e a quello delle 24 ore, posizionato poco più al centro. La suddivisione di quest’ultimo in una zona bianca e una nera indica se in un dato luogo è giorno o notte. Quando il viaggiatore raggiunge un nuovo fuso orario, non deve far altro che attivare il pulsante a ore 10. Così facendo, il disco delle città e quello delle 24 ore ruotano a scatti di un’ora in senso antiorario mentre la lancetta centrale delle ore avanza in senso orario, anch’essa a scatti di un’ora. La correzione si conclude quando il nome della città desiderata si trova in corrispondenza di ore 12. Durante questo processo, la lancetta delle ore e il meccanismo dell’Ora Universale sono scollegati dal movimento di base per evitare qualsiasi incidenza sull’ampiezza del bilanciere o sulla precisione della lancetta dei minuti. La lancetta del cronografo prosegue anch’essa la sua corsa senza evidenziare il minimo scarto.

La fusione tra cronografo e Ora Universale si manifesta anche nella classica cassa tonda in oro bianco 18 carati. La cassa presenta le stesse anse del bracciale ad ali che caratterizzava gli orologi Ora Universale degli anni Quaranta e Cinquanta. Il pulsante dei fusi orari, posto come di consueto a ore 10, esibisce un contorno rettangolare identico a quello dei due pulsanti del cronografo, una forma estremamente diffusa nei cronografi classici della manifattura. La cassa è dotata di un fondo cassa con cristallo di zaffiro che svela tutta la bellezza e le finiture a regola d’arte del movimento. Il centro del rotore è finemente perlato, mentre la massa oscillante propriamente detta è decorata a Côte de Genève circolari e da una Croce di Calatrava incisa. La decorazione a Côte de Genève circolari prosegue sui ponti rodiati, con anglage lucido, fori mouluré e lucidi e incisioni dorate conformi ai criteri del Sigillo Patek Philippe. Questi elementi formano un bel contrasto con la luce rossa dei rubini, il colore dorato del bilanciere Gyromax® e i riflessi blu-viola della spirale Spiromax® brevettata in Silinvar®. Grazie alla curva Patek Philippe, la spirale abbina le oscillazioni concentriche della spirale Breguet allo spessore ridotto della classica spirale piatta.

La perfetta integrazione tra le due complicazioni appare anche sul quadrante. All’esterno si trova il disco blu delle città, con i nomi dei 24 luoghi in rappresentanza dei 24 fusi orari. In questo caso, Patek Philippe ha utilizzato la scala delle città aggiornata dove alcuni fusi orari sono definiti da nuovi nomi di luoghi, mentre altri hanno subito un cambiamento dell’ora locale. Esempi: Dubai prende il posto di Riad, Brisbane quello di Nouméa, e l’ora locale di Mosca passa da UTC+4 a UTC+3. Tra il disco delle città e il disco delle 24 ore trova spazio la scala dei secondi cronografici, una stretta banda circolare con una suddivisione ultra precisa in quarti di secondo – in linea con la frequenza di 4 Hertz (28.800 alternanze/ora) che permette misurazioni esatte all’ottavo di secondo. Il disco delle 24 ore che ruota permanentemente in senso antiorario serve contemporaneamente da indicatore giorno/notte, con numeri chiari su sfondo scuro e simbolo della luna per le ore notturne e numeri scuri su sfondo chiaro e simbolo del sole per le ore del giorno. Il centro del quadrante, con la sua delicata decorazione guilloché a mano, rispetta la grande tradizione degli orologi Ora Universale. Questo motivo a raggi è interrotto solo dagli indici in oro 18 carati applicati e dal contatore 30 minuti del cronografo, che si staglia grazie alla sottile cornice in oro bianco, alla scala dei minuti bianca e al discreto colore azzurrato. Un design estremamente raffinato che garantisce contemporaneamente una leggibilità ottimale.

Il nuovo Patek Philippe Cronografo Ora Universale Referenza 5930 è proposto, nel 2016, in una versione con cassa in oro bianco e quadrante blu guilloché a mano. Si indossa con un cinturino in alligatore grandi squame quadrate, cucito a mano, di colore blu marine opaco abbinato al quadrante, con chiusura déployante Calatrava in oro bianco 18 carati. Buon ponte a tutti!