Fra gli orologi che hanno segnato la storia di Patek Philippe le ore del mondo hanno di sicuro un ruolo di spicco. Non di certo fra gli orologi più complicati o costosi della Casa, hanno avuto, però, sempre un posto speciale nel cuore dei collezionisti del marchio. Forse perché si tratta di una complicazione utile per chi viaggia o forse perché questa complicazione dona un fascino particolare al quadrante dell’orologio.
L’Ora Universale Patek Philippe (nota anche tra i collezionisti con il nome Worldtime) fa comunque parte da quasi ottant’anni degli orologi da polso complicati più ricercati della manifattura. Di recente l’indicazione uffici ale dei 24 luoghi che rappresentano i fusi orari ha subito importanti variazioni: il salone Baselworld 2016 diventa quindi il momento ideale per presentare il nuovo Patek Philippe Ora Universale Referenza 5230, che andrà a sostituire i modelli esistenti. E d è anche l’occasione di rivisitarne il design della cassa, del quadrante e delle lancette. La suddivisione del pianeta in 24 fusi orari che coprono ognuno 15 gradi di longitudine può sembrare facile sulla carta, ma la sua applicazione sul piano politico si rivela decisamente più complessa. Alcuni fusi orari sono definiti oggi da nuovi nomi di luoghi (Dubai sostituisce Riad e Brisbane sostituisce Nouméa, per citare solo due esempi). Dopo aver a lungo applicato l’ora UTC+4, Mosca si è avvicinata all’Europa occidentale adottando l’ora locale UTC+3. Continua a leggere