Patek Philippe Chiming Jump Hour. Un triplo salto in musica

Patek Philippe Chiming Jump Hour

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L’orologio commemorativo Patek Philippe Chiming Jump Hour ref. 5275 (celebrativo del 175° anniversario della manifattura) unisce tre indicazioni “saltanti” ad una suoneria che batte le ore piene in una cassa tonneau classica. Quando si osserva il passaggio del tempo sul Chiming Jump Hour, si nota subito la lancetta dei secondi che salta istantaneamente da un secondo all’altro sulla scala a binario. Altrimenti, tutto rimane immobile sul quadrante in oro decorato da un motivo floreale. Ma appena la lancetta dei secondi arriva sulla cifra 60, la lancetta dei minuti salta anch’essa istantaneamente sul minuto successivo. E, quando si arriva all’ora, l’indicazione digitale dell’ora a ore 12 salta anch’essa alla cifra successiva, in modo perfettamente sincronizzato con le lancette dei secondi e dei minuti. Inoltre l’orologio produce un piccolo segnale acustico che segnala l’ora nuova con un solo rintocco. Il Chiming Jump Hour ref. 5275 viene fabbricato in edizione limitata a 175 esemplari (come i 175 anni d’arte orologiera Patek Philippe). Le indicazioni saltanti sono complicazioni che esigono una grande tecnica e, credo, qualche parola sull’argomento. Su un orologio da polso meccanico normale, le lancette avanzano con moto continuo al ritmo del bilanciere. Quest’ultimo oscilla generalmente alla frequenza di 21.600 o 28.800 alternanze/ora, cioè̀ da 6 a 8 alternanze al secondo. Ad ogni alternanza, il bilanciere fa avanzare la ruota d’ancora di un dente, e questo movimento viene trasmesso alle lancette mediante il ruotismo. La progressione delle lancette con movimento continuo è agevolmente percettibile per i secondi, ma si effettua a passi così minuscoli per i minuti e le ore che la si può appena indovinare. Anche il Chiming Jump Hour possiede un bilanciere che effettua 8 alternanze al secondo. Ma questo bilanciere non rilascia direttamente la sua energia al ruotismo; esso la trasmette ad un meccanismo di stoccaggio, il quale non la rilascia alla ruota dei secondi se non dopo 8 alternanze. Allo stesso modo, l’energia immagazzinata in 60 secondi viene trasmessa in una volta sola alla ruota dei minuti e l’energia accumulata durante 60 minuti fa saltare in un sol colpo l’indicazione digitale dell’ora. Questa indicazione a finestrella comporta una difficoltà supplementare, perché́ il disco delle ore è più̀ pesante di una lancetta e perciò̀ richiede più̀ energia. Quanto alla suoneria dell’ora mediante un martelletto che batte su un timbro, anch’essa ha bisogno di energia supplementare. Questa sfida è stata brillantemente raccolta dal nuovo calibro 32-650 HGS PS a carica manuale. Sono stati necessari quattro anni di lavoro a Patek Philippe per sviluppare al proprio interno dei meccanismi che consentissero, al tempo stesso, di immagazzinare l’energia per le indicazioni saltanti e di sincronizzare al secondo il salto dei secondi, dei minuti e delle ore – una ricerca tecnica coronata dal deposito di tre brevetti. Il pezzo forte, tra queste innovazioni, è la bascula dei secondi in Silinvar® (un derivato del silicio), accoppiata a una molla a spirale che consente di immagazzinare l’energia di 8 alternanze del bilanciere per ogni secondo. La bascula è collegata mediante un gancio a una ruota in Silinvar® con «denti di lupo» (asimmetrici), che s’ingrana con la ruota dei secondi. Ogni 8 alternanze, la bascula si solleva, la ruota a denti di lupo avanza di un dente e fa girare la ruota dei secondi di 6°, il che fa avanzare la lancetta dei secondi di un secondo. Patek Philippe ha scelto di fabbricare la bascula e la ruota a denti di lupo in Silinvar®. Grazie alla sua massa ridotta e alla quasi totale assenza di attriti tra il gancio e i denti di lupo, questo materiale high-tech garantisce, in effetti, un’eccellente efficienza energetica, il che presenta grandi vantaggi in un movimento che deve pilotare tre indicazioni saltanti sincronizzate. La ruota dei secondi è dotata di una camma a chiocciola. Dopo ogni rotazione completa, questa camma lascia cadere una pietra di leva in rubino, la quale libera brevemente – grazie ad una bascula – la ruota dei minuti, affinché́ quest’ultima possa avanzare, allo stesso tempo della ruota dei secondi, di 6° in senso orario. I secondi e i minuti saltano simultaneamente. Quando la ruota dei minuti ha compiuto una rotazione completa (60 minuti), il disco delle ore avanza anch’esso di un’ora, in perfetto sincronismo con i secondi e i minuti. Questo disco gira allora di 30°, perché́ esso comporta 12 cifre delle ore allo scopo di garantire un’indicazione il più̀ grande possibile e facilmente leggibile. Ogni ora completa è anche segnalata dal rintocco discreto di un martelletto che batte su un timbro avvolto intorno al movimento. Questo particolare è un omaggio alla grande tradizione degli orologi a suoneria Patek Philippe, che contribuiscono molto alla rinomanza ineguagliata della marca. Il martelletto può essere isolato mediante un cursore posizionato sul fianco della cassa a ore 10, allo scopo di impedire la suoneria automatica dell’ora. Questo meccanismo è oggetto di un quarto deposito di brevetto. L’estrema sofisticatezza di queste complicazioni si riflette nel numero di componenti del movimento: il calibro 32-650 HGS PS è composto, in effetti, da 438 componenti tutti rifiniti a regola d’arte.

Questo nuovo gioiello di alta orologeria firmato Patek Philippe è racchiuso in una cassa tonneau in platino, anch’essa fabbricata nei laboratori della manifattura. I fianchi della carrure sono ornati con incisioni che riprendono gli stessi motivi floreali che si trovano sul contorno del quadrante e del cerchio dei minuti. A ore 10 troviamo il piccolo cursore per attivare o isolare la suoneria dell’ora. La corona in platino, dotata di una zigrinatura molto maneggevole, è sormontata da una Croce di Calatrava in rilievo. L’orologio viene fornito con un fondo pieno in platino con l’incisione “Patek Philippe Geneve 175° Anniversaire 1839 – 2014”. Il quadrante in oro presenta a ore 12 una grande finestrella per l’indicazione saltante dell’ora digitale. La lancetta dei minuti gira in un cerchio decentrato verso l’alto, con scala suddivisa da cifre arabe nere per gli intervalli di cinque minuti e da piccoli indici rotondi per i minuti. A ore 6 si trovano i piccoli secondi, generosamente dimensionati, con scala a binario nera, cifre arabe nere e lancetta Breguet nichelata in nero. Queste indicazioni sono anch’esse realizzate con lo scrupolo di perfezione leggendario di Patek Philippe. Poiché́ si tratta di indicazioni saltanti, è molto importante in realtà̀ che ogni indicazione a riposo si trovi esattamente nella posizione appropriata: la cifra dell’ora al centro della finestrella, la lancetta dei minuti sull’indice corrispondente mentre la lancetta dei secondi deve puntare con precisione sulla suddivisione esatta della scala a binario.

Il Patek Philippe Chiming Jump Hour Ref. 5275 monta un cinturino in alligatore nero lucido con fermaglio à déployante in platino con l’incisione “Patek Philippe 1839 – 2014” ornata al centro con l’incisione della croce di Calatrava.