Nell’America del 1880, ogni città e villaggio aveva un proprio orario standard determinato dal sole che rendeva i viaggi in treno un’impresa rischiosa. I passeggeri erano confusi da orari complicati e gli incidenti gravi erano all’ordine del giorno in quanto le ferrovie lavoravano con oltre 50 “orari” diversi. Quando pochi anni dopo l’ora venne standardizzata, fu motivo di ottimismo. Nel 1892 la Hamilton Watch Company (Hamilton venne fondata quell’anno a Lancaster, Pennsylvania) decise di produrre orologi di precisione per la comunità ferroviaria. All’inizio del ventesimo secolo, Hamilton si guadagnò il titolo di “The Watch of Railroad Accuracy – orologio di precisione ferroviaria”. Il primo annuncio pubblicitario di Hamilton, pubblicato nel 1908 sul National Geographic, recava lo slogan “Rail Road Timekeeper of the World”. L’unico problema era che i passeggeri non riuscivano a stare al passo con la precisione cronometrica del personale ferroviario. In tutta l’America, le persone perdevano il treno a causa dell’imprecisione dei loro orologi. Verificare che ora fosse con gli altri passeggeri spesso si rivelava inutile perché ogni orologio indicava un’ora diversa. Hamilton intravide dunque un’opportunità e si mise in azione.
E’ con riferimento al titolo di “orologio di precisione ferroviaria” guadagnato dal marchio come ho descritto sopra, che i due nuovi orologi RailRoad integrano al loro interno elementi di design degli orologi da tasca di quell’epoca. Il RailRoad Auto Chrono è dotato di uno chemin de fer a spirale che ospita un tachimetro, mentre il RailRoad Small Second è animato da un nuovo movimento di manifattura che dà origine a un’interessante conformazione di quadrante. Ho potuto provare per voi il primo, su sfondo nero (disponibile anche in grigio ardesia), corredato con un cinturino in pelle nera e cuciture a vista. Disponibile però anche con bracciale in acciaio. La cassa del RailRoad Auto Chrono, con i bordi arrotondati, la satinatura verticale e i proteggi-pulsanti affusolati, mi ha riportato alla mente l’epoca degli orologi da tasca. il tachimetro, rispettivamente ruggine o blu a contrasto, parte dal centro del quadrante e si estende verso l’esterno. Le lancette a forma di gladio, che ho trovato molto eleganti, si muovono con precisione tra gli indici applicati placcati nichel. Il movimento H-21, che sovrintende al funzionamento dei tre contatori e alla misurazione primaria del tempo, è ben visibile sul retro dell’orologio. Unica parziale pecca (ma credo per il mio polso sottile), la presenza della chiusura a deployante che non si è adattata perfettamente al mio polso. Di recente avevo provato un altro Hamilton dotato sempre di fermaglio deployante (il nuovo Pan Europ), ma in quel caso si racchiudeva perfettamente intorno al polso; probabilmente in questo caso è la dimensione della cassa e/o della deployante a non farmi sentire pienamente soddisfatto; vorrà dire che mi farò dare da provare anche quello braccialetto! A parte questo piccolo dettaglio, però, un gran bell’orologio, non c’è che dire. Il prezzo? Indicativamente € 1.495.