Le Prove di Giorgione: Zenith El Primero Lightweight

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El Primero Lightweight al polso

 

Non so perché ma, dopo un po’ di giorni con al polso questo orologio, mi sono venute in mente le parole di una vecchia canzone dei Ricchi e Poveri: “Ci sono giorni in cui non dormo e penso a te sto chiuso in casa col silenzio per amico”.
Certamente starete pensando che è un’esagerazione, riferita ad un orologi; ma il vero appassionato vive di emozioni estreme e sarà quindi in grado di capirmi.
Zenith è un marchio che, sotto la vecchia gestione, ho odiato a malincuore. Ogni volta che andavo a Basilea vedevo presentare dei modelli orrendi a prezzi assurdi.
Poi, un paio di anni fa, è subentrato Jean Frederic Doufur alla guida dell’azienda e le cose sono iniziate a cambiare. Io me ne accorsi quando incontrai la prima volta Paolo Cappiello (responsabile del marchio in Italia che sta facendo un grande lavoro per il marchio) e mi innamorai del 38 millimetri cosi tanto da richiederne una edizione limitata per Orologi & Passioni (http://orologi.forumfree.it/?t=55857882).
Da allora seguo il marchio con interesse e malcelato affetto. Quest’anno a Basilea sono riusciti davvero a stupirmi con l’orologio che porto al polso: El Primero Lightweight.
Un orologio che segue un trend piuttosto di moda nell’orologeria moderna: la leggerezza. Ed io amo questi orologi leggerissimi; non so neppure perché: li amo per un istinto primordiale credo.
Questo Lightweight è davvero leggerissimo, fa quasi impressione. Se si prende in mano la sola cassa (senza cinturino con annessa deplo), sembra finto. Inoltre ha un importante misura di 45mm e, quindi, questa leggerezza si nota ancora di più. A differenza di altri orologi della stessa categoria, il peso minimo si vede pure: la cassa è infatti realizzata in fibra di carbonio a vista. Ed è una cassa davvero ben realizzata e particolare, con le anse “vuote” per renderlo ancora più leggero. La struttura interna della cassa è in alluminio ceramizzato, materiale di punta che coniuga peso ridotto, resistenza e durezza (pari a 1800 Vickers invece dei 160-200 dell’acciaio 316L).
All’interno della cassa vi è un una versione più sportiva e ancora più avanzata del cronografo El Primero Striking 10th  sotto l’egida della leggerezza, della grande prestazione e dell’originalità. Coniugando innovazione tecnologica e audacia creativa, gli ingegneri orologiai della Manifattura hanno compiuto un’impresa eccezionale: ridurre al minimo il peso dell’orologio senza però sacrificare la precisione, la robustezza e l’affidabilità. Come primo passo, si è deciso di intervenire sul movimento. Facendo riferimento alle recenti ricerche condotte sui nuovi materiali, Zenith ha optato per il titanio, materiale leggero e resistente ampiamente applicato nel settore aeronautico, per la lavorazione dei principali elementi del movimento, più pesanti se fabbricati in ottone: la platina e cinque ponti (ponte del bariletto, ponte del bilanciere, ponte dell’ancora, ponte ancora-ruota di scappamento e ponte del cronografo). La Manifattura ha inoltre deciso di mantenere la doppia ruota di cronografo in silicio, aggiungendo un’ancora e una ruota di scappamento realizzate sempre in silicio, materiale high-tech, leggero, amagnetico, più duro dell’acciaio e dalle prestazioni eccellenti, ottenendo così una significativa riduzione pari a quasi il 25% del peso del motore, quantificabile in appena 15,45 g invece dei 21,10 di un movimento tradizionale simile.
Per far vedere meglio il meccanismo dell’orologio hanno optato per un quadrante scheletrato il che rende affascinante la visione dello stesso. Il marchio dell’orologio ed il nome del modello sono quindi stati stampati sul grande vetro zaffiro. Scelta molto azzeccata in quanto dona un fascino del tutto particolare all’orologio e non sono per niente “invasivi”: si notano appena. Un meccanismo che, per chi non lo sapesse, segna i decimi di secondo.
Indossare tutti i giorni questo orologio è davvero un’emozione particolare. E’ un orologio con un carattere davvero forte e diverso da qualsiasi altro io abbia mai indossato. Una cassa grande per il mio polso ma che, grazie a design, colore e leggerezza, si adatta bene anche ad un polso piccolo come il mio.
Un orologio che non passa di certo inosservato. Di dimensione importante, grigio e nero, scheletrato e con un cinturino molto particolare desta attenzione di chiunque sia un osservatore (non serve neppure essere appassionati di orologi). Ogni volta ho incontrato persone mi hanno chiesto cosa fosse. Inutile spiegarlo: lo levavo dal polso e glielo porgevo. Dalle loro facce si intuiva lo stupore per il peso e per la cura con cui è realizzato il Lightweight.
Devo quindi dire che l’orologio mi ha convinto al 100%: un segnatempo di cui è impossibile non innamorarsi. Va anche fatto presente che il prezzo, se paragonato agli altri “pesi piuma” di alta gamma è davvero concorrenziale: 15.400 €.

Ora però, concludendo il mio articolo, mi stanno venendo dei sensi di colpa. Ho tenuto infatti per ultima una cattiva notizia, non voletemene per questo. L’orologio è infatti una edizione limitata in 100 pezzi. In Italia ne arriveranno 4 o 5 (già venduti). Gli altri sono tutti assegnati. Se vi siete quindi interessati all’orologio dopo la mia prova non potrete far altro che ripensare alla stessa canzone con cui ho aperto l’articolo: “come vorrei” averti qui vicino.