Qualcuno ricorderà che, alla fine degli anni ’80, gli orologi made in URSS riscuotevano un notevole successo anche in Italia. Era un periodo in cui tutto ciò che era sovietico andava di moda; e gli orologi russi erano un simbolo della “perestrojka“: fino ad allora quasi nessuno conosceva marchi come Vostok, Raketa, Poljot… Poi la perestrojka è finita, l’Unione Sovietica è crollata, ma molti di quegli orologi vengono ancora prodotti, con caratteristiche praticamente immutate: assolutamente meccanici e quasi sempre a carica manuale, con estetica e linee d’altri tempi, non sono privi di fascino, proprio perché conservano caratteristiche (e difetti…) ormai assenti sui movimenti meccanici di produzione occidentale più recenti.
Analizziamo alcune delle principali case. Continua a leggere