Oggi vi presento un orologio incredibile realizzato in tiratura limitata da una Manifattura, ahimè, troppo poco conosciuta, Bovet 1922: manifattura però ben nota nel settore dell’orologeria, che nasce al Chateau de Motier, non lontano da Neuchâtel in Svizzera. Bovet ha un ruolo centrale nell’eccellenza orologiaia, sin da quando il suo fondatore, Édouard Bovet, fondò l’azienda nel 1822 (Édouard Bovet era di Ginevra, ma iniziò la sua attività a Londra nel 1814). La manifattura “fece ritorno” al castello quando Pascal Raffy (presidente di Bovet) decise di rilanciarla nel 2001. Senza ripercorre tutte le tappe, mi limito a menzionare il tourbillon Shooting Star, il primo segnatempo di una collezione dedicata all’astronomia presentato nel 2016. Seguito nel 2017 e 2018 dai tourbillon Astérium e Grand Récital. Al di là delle specifiche tecniche di ognuno di questi tre segnatempo, la loro cassa caratteristica a forma di leggio permise di esprimere diversamente la misura del tempo. Disegnata da Pascal Raffy, la cassa a forma di leggio presenta una lunetta inclinata a ore 6. Quest’idea ingegnosa consente di diversificare le tipologie delle indicazioni, utilizzando cupole, rulli, dischi e lancette tridimensionali per migliorarne l’intuitività, l’ergonomia e l’eleganza. Pascal Raffy non si è fermato a questi 3 capolavori: presentato (e ammirato dal sottoscritto) al SIHH 2019 di Ginevra, il Récital 26 Brainstorm® Chapter One presenta numerose innovazioni. Per questo primo capitolo del Brainstorm®, Pascal Raffy ha optato per un modello in Continua a leggere