Il nostro amico lettore Renato Zamberlan, titolare del rinomato laboratorio Antica Orologeria Zamberlan, si è gentilmente prestato per raccontarvi le nozioni di base di come funziona un orologio.
Anche se al giorno d’oggi è possibile sapere che ora è in molti modi, dal telefono cellulare ai molti dispositivi che ci circondano nella vita quotidiana, l’orologio rimane pur sempre lo strumento principe per controllare l’ora. Per apprezzare meglio i nostri segnatempo, cerchiamo di capire almeno per linee generali, come funzionano.
La necessità di avere un orologio, o qualcosa di vagamente simile, è sorta presso i nostri avi, più o meno quando si sono accorti che osservare l’alternarsi del giorno e della notte, non bastava più per contare e controllare lo scorrere del tempo. Da subito il problema più importante è stato trovare qualcosa che riuscisse a dividere ulteriormente il trascorrere del giorno e dalla notte, ma soprattutto che riuscisse a dividere equamente ed in maniera costante questo spazio di tempo.
Tralasciando meridiane, clessidre, candele ed altri metodi primitivi, i primi veri dispositivi che riuscissero a dividere equamente il tempo e che soprattutto dessero la possibilità di far vedere il trascorrere di esso sono stati il pendolo ed il gruppo bilanciere-spirale. Entrambi sono fautori di un fenomeno periodico che mantiene una buona costanza del proprio periodo. Continua a leggere