La passione di Miss Padania: intervista a Laura Cremaschi

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Momento Pronostico è stato  creato da Selvaggia Lucarelli su Twitter, e ha avuto subito un tam tam mediatico. Consiste nello scrivere sul corpo i pronostici delle partite di calcio. E’ un mix tra femminilità e provocazione. Elementi che hanno un successo molto elevato tra gli utenti. Specialmente uomini. E Laura Cremaschi, bergamasca con un recente passato da miss (è stata Miss Padania 2006) e da primavera fidanzata con Andrea Perone, ex di Sabrina Ferilli, è oramai una habitué dei sexy pronostici: ha iniziato per gioco ma dice che la cosa la diverte molto.
Scoperto che è una grande appassionata di orologi, l’abbiamo intervistata mentre in vacanza alle Maldive. Scoprendo come potete vedere da una foto, che è pure brava ad azzeccare (quasi) i pronostici delle partite: sabato aveva ipotizzato un Juventus-Torino 2-0, poi terminato 3-0.

 

D: Come e quando è nata la passione per gli orologi?

R. La passione per gli orologi in realtà mi è stata tramandata dai genitori e da altri parenti… anche se devo dire che ho sempre avuto una particolare attrazione x gli oggetti preziosi… come tutte le donne, del resto…

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Orologeria Luigi Verga: intervista al Direttore Generale, Aldo Brix

D. Ci racconta com’è nata l’Orologeria Luigi Verga?

R. La storia di questo importante concessionario italiano prende il via a Milano, nel lontano 1947, in via Mazzini, sede ancora oggi della Società, fondata da Luigi Verga. Inizialmente il negozio vendeva solo orologi costruiti prima della guerra ma, già dai primi anni ’50, Luigi Verga introdusse articoli prodotti da alcune delle più importanti manifatture svizzere, tra cui Rolex, soddisfando una clientela sempre più ampia ed esigente. In seguito venne introdotto il servizio di assistenza post-vendita, attraverso la creazione di un laboratorio per le riparazioni. Il negozio ha subito alcune importanti modifiche, negli anni ’60 ed ’80, che lo hanno ampliato, trasformandolo nello spazio attuale, un punto vendita in cui trovare le più prestigiose marche dell’orologeria elvetica. La storia di questa prestigiosa azienda è sempre stata caratterizzata da una forte presenza della famiglia. Basti pensare che il figlio Valerio, attuale Presidente della società, iniziò ad aiutare il padre non ancora ventenne; eravamo negli anni ‘50. Il nipote Umberto, attuale amministratore delegato ed azionista di maggioranza, seguì lo stesso percorso, a partire dai primi anni ’80, e sono certo che anche la quarta generazione si renderà protagonista del futuro prossimo di questa società.

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Intervista all’Amministratore delegato di Swatch Group Italia Laura Burdese

Con una carriera ventennale, dopo brillanti studi in Economia Internazionale ed un Master in Marketing e Comunicazione, nel 1999 Laura Burdese è entrata nel mondo dell’orologeria in Swatch Group Italia in qualità di Marketing Manager del marchio Swatch, occupandosi della pianificazione e dell’implementazione delle strategie di marketing per tutte le linee di prodotto.

All’inizio 2006 assume il ruolo di Country Manager per la subsidiary italiana di Swatch Group, filiale che oggi conta circa 500 dipendenti e 50 negozi corporate. Attualmente vive tra Milano e Biel/Bienne (Svizzera), sposata con due figli, Laura Burdese è una appassionata di viaggi e pratica diversi sport.

L’abbiamo intervistata presso la boutique Omega di Milano, in Via Montenapoleone. Continua a leggere

Intervista a Demetrio Albertini

 

Nato il 23.08.1971 a Besana in Brianza (MI), Demetrio Albertini è cresciuto calcisticamente nel Milan, vestendo la maglia rossonera ad eccezione della stagione 90/91 durante la quale non ancora ventenne, venne dirottato in prestito al Padova. Rientrato al Milan nella stagione successiva, Albertini convinse tecnici e critici assumendo la guida del centrocampo rossonero e vincendo numerosi trofei: cinque scudetti, tre Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, tre Supercoppe Europee e 4 Supercoppe Italiane. Il suo bilancio in maglia rossonera è in totale di 295 presenze e 21 gol.

Ha giocato anche con l’Atletico Madrid, la Lazio, l’Atalanta, il Barcellona.

Con la Nazionale, nella quale ha militato dal 1991 al 2002, Albertini ha totalizzato 79 presenze e 3 reti.

Dopo il suo ritiro, attraverso l’Associazione Italiana Calciatori, intraprende la carriera dirigenziale. Nel giugno 2006, in seguito allo scandalo di Calciopoli ed alle successive dimissioni del Presidente in carica della FIGC, Franco Carraro, ed alla nomina di un commissario straordinario, Guido Rossi, è stato nominato vice commissario straordinario della FIGC. Dal 2007, con l’inizio della presidenza di Giancarlo Abete è diventato vice-presidente della Federcalcio. L’abbiamo intervistato.

 

D: Come e quando è nata la passione per gli orologi?

R.: “Non riesco a definirla del tutto una passione, è più un piacere di scegliere e indossare oggetti che soddisfino il mio gusto. Il mio rapporto con gli orologi nasce parallelamente alle mie affermazioni sportive: ad ogni vittoria con il Milan, infatti, ricevevamo un regalo dalla società per celebrare i nostri successi. Avendo vinto tanto, ho collezionato diversi orologi che in un certo senso hanno accompagnato la mia carriera. Poi ci sono anche quelli che ho acquistato…”.

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Diego Occhiuzzi: una Sciabola d’Argento con Orologi & Passioni.

Mi ricorda il nome di un forum, anzi è proprio il nome del più importante forum di orologi in Italia. Sono però costretto ad usarne il nome per parlare di una serata molto speciale che si è svolta, proprio per i forumisti di Orologi & Passioni, lo scorso week end a Venezia.

Va innanzi tutto detto che è stato un week end terribile: freddo, pioggia ed acqua alta. Un week end che avrebbe scoraggiato chiunque dal mettersi in viaggio. La passione, però, fa superare ogni problema. Ci siamo quindi ritrovati tutti da Rocca a Venezia per una serata dedicata ad un marchio molto legato al forum: Zenith.

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Felix Baumgartner si racconta in esclusiva al TGCOM24: non smetterò di volare!

Sono passati solo pochi giorni dall’impresa compiuta a Roswell, e il recordman Felix Baumgartner ci stupisce ancora rispondendo a qualche nostra domanda.

Con l’impegno di incontrarlo non appena passerà in Italia, di seguito le sue risposte.

 

D. Pensi che il tuo record durerà per altri 50 anni? Proverai a migliorarlo prima o poi?

R. Si può sempre cercare di puntare più in alto e sicuramente un giorno ci sarà qualcuno che proverà a fare meglio, ma non io. Ho dato… Ma siccome non mi si può tenere lontano dal cielo, mi concentrerò sugli elicotteri. Ho già volato come pilota commerciale di elicotteri in Europa e ora avrò il tempo di migliorare quest’aspetto della mia carrier professionale. Sono veramente ansioso!

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Le nostre interviste: Andrea Stramaccioni

Oggi intervistiamo Andrea Stramaccioni, ex calciatore italiano e attuale allenatore dell’Inter.

 

D: Come e quando è nata la passione per gli orologi?

R: Ho sempre amato l’orologio come oggetto. Ma non come manifestazione di potere. Il mio primo da piccolo è stato uno Swatch blu.

 

D: Quando decide di comprare un orologio cosa ha più importanza: estetica, meccanica, marchio o altro? Continua a leggere

Le Nostre Interviste: Giulio Papi.

 

Giulio Papi nasce in Svizzera, a La Chaux-de-Fods nel 1965, da genitori Italiani.
Il suo sogno era quello di costruire motori da corsa per la Formula uno, ma la ragione gli ha suggerito di optare per una carriera in orologeria. Il suo ingresso all’Audemars Piguet, è dovuto ad una scheletratura di un movimento che egli aveva eseguito per il puro divertimento.
E’ qui che Papi incontra Dominique Renaud, un altro orologiaio di talento. Nel 1986 fondono la “Renaud & Papi” a La Chaux-de-Fonds.
Negli anni seguenti costruisce calibri e tourbillon per IWC, Lemania, Audemars Piguet, Franck Muller.
Tra il 90 e il 92 l’azienda si trasferisce a Le Locle, costruendo nuovi stabilimenti di produzione e Papi diventa direttore unico.
La Renaud & Papi cresce e porta in catalogo calendari perpetui, cronografi rattrappenti e qualsiasi tipo di complicazione un appassionato di orologeria possa desiderare.
Nel 1992 debutta il tourbillon volante. Nello stesso anno la Audemars Piguer rileva una quota di maggioranza del’ azienda.
Oggi la produzione conta oltre 600 movimenti all’anno.

 

L’abbiamo intervistato.

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Le nostre interviste: F.P. Journe

La nostra serie d’interviste a personaggi di spicco nel mondo dell’orologeria non poteva non prevedere quella a François-Paul Journe. François-Paul Journe nasce a Marsiglia nel 1957. Entra alla scuola d’orologeria di Marsiglia nel 1972 e si diploma presso l’Ecole d’horlogerie di Parigi nel 76. Nel 1982 porta a termine il suo primo orologio da tasca con tourbillon e remontoir d’égalité e nel 1985 crea un orologio planetario da tasca. Nel 99 presenta la collezione di cronometri firmati F.P.Journe – Invenit et Fecit – distribuita dalla società Montres Journe SA di Ginevra. Gli anni successivi sono caratterizzati da nuovi modelli sempre più emozionanti e innovativi, per i quali riceve numerosi premi.

 

D: Potrebbe descrivere brevemente l’attuale collezione e dove l’azienda punta oggi?

R: La Collezione Souveraine è composta da orologi da polso di alta precisione con carica manuale. Sono contraddistinti da meccanismi complicati esclusivi e tecnicamente innovativi.Il Tourbillon Souveraine nel 2004, il Sonnerie Souveraine nel 2006 e il Centigraphe nel 2008 sono stati insigniti del “Golden Hand” al Gran Prix dell’Orologeria di Ginevra. Il Cronometro Souverain ha ricevuto il Premio come Miglior Orologio da uomo nel 2005 e il Cronometro a Risonanza quello di miglior meccanismo complicato nel 2010.

La Collezione Octa è una linea di orologi da polso con movimento automatico che presentano un unico e innovativo concetto, con un’eccezionale riserva di carica di più di cinque giorni, oltre 120 ore, e un unico calibro per tutti i modelli.Ciascuno presenta lo stesso spessore, indipendentemente dalla complicazione che offre.

L’Octa Calendrier ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria nel 2002 al Grand Prix dell’Orologeria di Ginevra, mentre l’Octa Lune è stato nominato Orologio da Uomo dell’anno nel 2003.

Le Nostre Interviste: Felix Baumgartner

Nato in Austria a Salisburgo nel 1969, Felix Baumgartner ha iniziato a praticare skydiving all’età di 16 anni e ha affinato le sue abilità di paracadutista nella squadra acrobatica dell’esercito austriaco. Nel 1988, ha iniziato a esibirsi in spettacoli di skydiving per Red Bull. Il pensiero anticonvenzionale dell’azienda e lo spirito avventuroso di Felix Baumgartner si sono incontrati dando origine a una collaborazione che continua da allora.

Negli anni ‘90, Felix Baumgartner intuì di aver esaurito le sue possibilità con lo skydiving tradizionale e decise di sviluppare le sue capacità nel volo a vela cimentandosi nel BASE jumping, ossia il lancio con paracadute da un oggetto fisso o da un rilievo naturale. Famoso per essere stato il primo uomo ad aver attraversato la Manica in caduta libera con un’ala di carbonio, Felix Baumgartner ha stabilito record mondiali di BASE jumping.Ora l’austriaco salterà da una capsula sospesa tramite pallone aerostatico nella stratosfera a un’altitudine di oltre 36,5 chilometri, quasi quattro volte superiore a quella a cui volano generalmente gli aerei di linea. Questa impresa, una missione ai confini con lo spazio chiamata Red Bull Stratos, cercherà di superare limiti umani che esistono da più di 50 anni e di battere quattro record mondiali. E, pur riconoscendo che la missione Red Bull Stratos è un passo verso l’ignoto, la sua determinazione a raggiungere i confini dello spazio e a superare la velocità del suono rimane incrollabile. “Se la missione Red Bull Stratos avrà successo, saremo in grado di condividere dati che non sono mai stati disponibili prima d’ora”, afferma Felix Baumgartner. “Sarei orgoglioso di poter fornire un tale contributo.”

D: Come e quando è nata la passione per gli orologi?
R: Non ricordo un momento in cui non abbia avuto una passione per gli orologi. Anche prima di diventare adulto ero solito ammirare gli orologi che vedevo indossare alle persone. Sicuramente una parte di quello che era solo un desiderio è divenuto realtà! Ma credo che la vera natura di un buon orologio si abbini alla propria personalità. In quello che faccio, ogni cosa dev’essere esatta – il tempo deve spaccare la frazione di secondo – e una performance eccezionale diviene così leggendaria. La stessa cosa avviene per un orologio

D: Quando decide di comprare un orologio cosa ha più importanza: estetica, meccanica, marchio o altro?
R: E’ sicuramente una combinazione di questi fattori. Sicuramente l’estetica conta. Un orologio che è distintivo, equilibrato, bello – sarà l’orologio che catturerà la mia attenzione sempre. Ma è molto più di questo. Un orologio è più che un accessorio. Nel mio lavoro, devo essere meticoloso riguardo ogni dettaglio per poter sopravvivere e mi aspetto lo stesso tipo di precisione e perfezione dal mio equipaggiamento, incluso il mio orologio. E’ una cosa con cui assolutamente non scendo a compromessi. Continua a leggere