Harley-Davidson e Orologi: intervista al dealer principal della Numero Uno

Abbiamo avuto il piacere d’intervistare, proprio poco prima della sua partenza per Roma in occasione dei 110 Anni della Harley-Davidson, Enrico (Ricky) Maria Calegari, titolare della più storica concessionaria Harley di Milano e una delle più importanti d’Italia.

 

Per iniziare, ci racconti qualcosa di te e della Numero Uno?

Numero Uno è la prima concessionaria H-D d’Italia e da sempre rappresenta l’eccellenza del marchio nel nostro Paese con riconoscimenti in tutto il mondo.

Da sempre l’attenzione alle esigenze del cliente sono lo spirito che anima tutte le persone che ci lavorano che unito alla passione per le Harley ci permettono di trasmettere emozioni, perché le nostre moto hanno un’anima!

 

Come e quando ti è nata la passione per gli orologi?

Credo sia nata sin da quando i miei genitori me ne regalarono uno in occasione della prima comunione.

Da allora ho sempre cercato di mettere al polso un oggetto che oltre a scandire le ore della giornata mi desse delle sensazioni ad ogni sguardo

 

Quando decidi di comprare un orologio cosa ha più importanza: estetica, meccanica, marchio o altro?

Devo ammettere che prediligo l’aspetto estetico, l’orologio deve come prima cosa piacermi.

 

E lo stesso avviene per l’altra tua grande passione, le Harley?

Anche in questo caso l’estetica ha molta importanza, però nel caso della moto ho attenzione per altre caratteristiche come il suono e le sensazioni di guida.

 

Hai una marca preferita? Se si perché?

Non direi una su tutte, penso piuttosto ad un piccolo numero di marchi che per un motivo o per l’altro mi sono cari, tra questi c’è certamente Breitling, un marchio molto vicino al mondo dei motori

 

Hai dei suggerimenti da dare a chi si avvicina a questa passione?

Non penso di essere in grado di dare consigli ad altri in questo campo, forse suggerirei di affidarsi a un commerciante esperto.

 

E a quella delle Harley?

Un Harley devi sentirla tua!  Una delle principali caratteristiche è il fatto che difficilmente trovi due H-D uguali, ognuno ha modo di personalizzarla a suo piacimento, quindi gli direi di seguire il proprio cuore

 

Oggi cosa indossi?

Un Breitling Chronomate 44!

 

Breitling: intervista esclusiva all’Amministratore Delegato

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Breitling Bentley Barnato 42 Midnight Carbon

 

Oggi abbiamo il piacere di postarvi l’intervista fatta a Patrizia Aste, A.d. di Breitling.

 

Iniziamo chiedendole qualcosa su di lei e sul suo background…

 

Dopo esperienze nel campo dello sport e della moda come consulente esterna nell’organizzazione strategica di Eventi, Lanci di Prodotti e loro introduzione sul Mercato, sono entrata nel mondo dell’orologeria occupandomi del riposizionamento e distribuzione in Italia di alcuni marchi. Oggi sono Amministratore Delegato della  filiale italiana di Breiting nata nel 2009 con l’obiettivo di ottenere la massima qualità del servizio e dell’immagine del brand attraverso una distribuzione selettiva e la massima attenzione all’assistenza al cliente finale.

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Laura Cremaschi: nuova intervista alla regina dei pronostici calcistici!

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Ciao Laura, intanto complimenti per avere azzeccato il pronostico di Inter-Juve settimana scorsa!

Grazie! Sono molto impegnata per il lavoro, ma la mia passione calcistica sta diventando quasi un secondo lavoro. I pronostici hanno avuto un tam-tam mediatico devo dire sorprendente e  mi hanno avvicinato ancora di più al mondo del calcio in maniera molto divertente.

 

D: Qualche aneddoto recente che ti è successo  con un orologio?

R: Ho sempre amato gli orologi automatici rispetto ai freddi e precisi quarzi e ho accettato che quelli automatici avessero una tolleranza della precisione che potesse essere di alcuni minuti in avanti o in dietro ,parlando con alcuni amici mi hanno fatto credere erroneamente che dipendesse dal battito del mio cuore fino a quando mi sono tolta la curiosità chiedendolo al mio Orologiaio di fiducia, Cesare Curnis della Gioielleria omonima di Bergamo, che con accuratezza mi ha spiegato che le variabili sono molteplici ,battiti esclusi, la temperatura la posizione e la regolazione del bilanciere in queste due grandi variabili. Poi mi ha confidato che per ritardare o anticipare un orologio si può semplicemente appoggiarlo la sera sul comodino in costa con la corona rivolta in alto o in basso raccomandandosi di non appoggiarlo piatto come spontaneamente facciamo tutti .In queste due posizioni la gravità incide sul funzionamento del bilanciere più di ogni altra  forza e contrastando le influenze della mia giornata frenetica e del mio cuore galoppante sempre  innamorato. Continua a leggere

Intervista a Nicole Kidman e Stephen Urquhart

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Nicole Kidman

 

Vienna, 24 marzo 2013, l’attore austro-tedesco Maximilian Simonischek, accoglie sul palco Nicole Kidman e Stephen Urquhart. La sua prima domanda è per Urquhart.

 

Maximilian Simonishek: Uno dei principali punti di forza del Ladymatic, all’epoca del suo lancio, era il fatto di essere stato progettato per le donne interessate sia all’aspetto meccanico dell’orologio che al suo design. Le vostre campagne pubblicitarie e di marketing tendono, però, a non concentrarsi molto sul movimento. Da cosa dipende la vostra scelta? Avete scoperto che la tecnologia non è il più importante argomento di vendita per una donna?

 

Stephen Urquhart: No, al contrario. Il Ladymatic nasce dall’idea di offrire un orologio meccanico progettato appositamente per le donne. Come saprà, OMEGA vanta una lunga storia di orologi destinati agli uomini: ad esempio, lo Speedmaster, che è stato scelto dalla Nasa ed è stato il primo orologio sulla Luna. Dal momento che avevamo sviluppato questo straordinario movimento, il calibro Co-Axial 8520/8521, abbiamo deciso di inserirlo in una cassa che potesse essere apprezzata anche da una donna. Il movimento meccanico è indubbiamente una parte molto importante del messaggio, ma parlarne troppo, in una campagna come questa, non sarebbe servito al nostro scopo. Il movimento in sé è difficile da descrivere in una pubblicità, mentre il personale competente e preparato dei nostri rivenditori e delle boutique può trasmettere il contenuto di qualità e innovazione della nostra Maison, una volta che le persone sono state attratte nel punto vendita dal suadente richiamo della nostra campagna pubblicitaria.

In termini di messaggio di marketing, abbiamo Nicole Kidman come portavoce per il Ladymatic. Il movimento è qualcosa di molto più discreto e particolare, che può essere spiegato meglio nelle nostre boutique. Continua a leggere

Intervista allo chef stellato Ilario Vinciguerra

Ilario Vinciguerra

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Abbiamo avuto il piacere d’intervistare nel suo regno (il ristorante è ricavato in un’elegante e storica villa a Gallarate, in provincia di Varese) lo chef pluripremiato Ilario Vinciguerra.scoprendo un’innata passione oltre che per la cucina per il mondo dell’orologeria. di seguito la prima parte dell’intervista, che vi proporremo nei prossimi giorni in forma integrale e per giunta video, entrando anche nelle sue cucine!

 

Come e quando ti è nata la passione per gli orologi?

È nata quando ero bambino e volevo emulare i grandi personaggi. Al punto che avevo preso un salvadanaio nel quale mettevo i miei risparmi per potermi regalare un bell’orologio. Continua a leggere

Esclusiva! Intervista a Richard Mille

Battendo il serbo Novak Djokovic nel giugno dello scorso anno, a soli 26 anni Rafa Nadal si è consacrato campione imbattuto, per la settima volta, sulla terra rossa del Roland Garros. Una prestazione che lo pone ormai al di sopra del leggendario Björn Borg, (6 titoli) e lo fa entrare nella leggenda. Rafael Nadal, re incontestato della terra battuta è entrato nella storia del tennis con il suo orologio Richard Mille RM 027 Tourbillon al polso. Fatto inedito nel tennis e nell’orologeria, il maiorchino gioca dal 2010 nei grandi tornei internazionali con questo orologio d’eccezione creato appositamente per lui da Richard Mille. Continua a leggere

Intervista a Sylvain Dolla, CEO Hamilton

In occasione del lancio del film “Die Hard, Un buon giorno per morire“, abbiamo avuto il piacere di intervistare Sylvain Dolla, l’amministratore delegato di Hamilton International, uno dei numerosi marchi della galassia Swatch. Intervista piacevolissima che potete pure vedere integralmente al link riportato alla fine dell’intervista. Continua a leggere

Intervista al Presidente della Rado, Matthias Breschan

 

Inizierei chiedendole quali sono le sue esperienze prima di arrivare a Rado?

Subito prima di iniziare a lavorare per Rado ero presidente di Hamilton – un’altra delle brand che fanno parte del gruppo Swatch – dove ho lavorato per 7 anni.  Prima di Hamilton ho anche lavorato nel marketing e alle vendite per Swatch.

Quali sono le cose più significative che avete fatto recentemente per l’azienda?

Tutto ciò che ho realizzato per Rado è avvenuto in tempi recenti in quanto ho iniziato qui meno di due anni fa. I miglioramenti più importanti che abbiamo compiuto riguardano soprattutto la percezione della brand. Abbiamo fatto grandi passi avanti all’interno delle collezioni segnando per Rado e i suoi prodotti una nuova era senza però alterarne il DNA e senza  dimenticare mai il suo importante ruolo di pioniere  e leader nell’utilizzo dei materiali high-tech. Continua a leggere

“Dieci Domande a…” Mario Peserico, Presidente Assorologi.

 

Approfittando della pazienza del mio caro amico Mario Peserico, presidente di Assorologi, gli abbiamo posto dieci domande su questo interessante mondo che cosi tanto amiamo.

1. Come si evolveranno i canoni stilistici e tecnici in funzione dei nuovi mercati sempre più ricettivi (oriente, Russia, ecc.)?
Definire oggi l’evoluzione futura dei gusti e delle tendenze di mercati tanto diversi come la Cina e l’India non e’ tanto semplice ma non vi e’ dubbio che le Case lo stiano facendo con un particolare occhio sia alle dimensioni degli orologi che ad alcune caratteristiche tecniche (i cinesi ad esempio amano di più i solo tempo che non i cronografi e gli orologi piatti piuttosto che più spessi).

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Le Nostre Interviste: Walter von Känel, Presidente Longines

Presidente buongiorno. Ci vuol parlare un poco del suo background prima di arrivare in Longines?
Innanzitutto il mondo dell’orologeria mi ha sempre affascinato. Dal 1945, ho trascorso la mia infanzia nella vallata di Saint-Imier. La grande azienda Longines ai piedi di Saint-Imier, che dava lavoro alla maggior parte della popolazione locale, ha sempre esercitato su di me sin da quando ero ragazzo un grande fascino e sentivo con forza dentro di me che un giorno avrei lavorato lì anch’io. Già allora, l’orologeria rappresentava la forza motrice della nostra regione e sapevo che mi avrebbe permesso di girare il mondo. Iniziai a lavorare prima come funzionario tecnico presso l’amministrazione doganale svizzera poi nel 1963 fui assunto alla Jean Singer Ltd., una manifattura di quadranti a Chaux-de-Fonds.
Nel 1969 entrai alla Longines come Sales Executive. Poco tempo dopo partii per l’America per uno stage presso l’agente americano di Longines. Nel 1988, dopo aver lavorato per anni come responsabile di mercato, quindi come responsabile commerciale (vendite e marketing), mi venne affidata la direzione generale di Longines.

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