Omega Speedmaster Moonphase Master Chronomaster: prova al polso

Omega Speedmaster Moonphase Master Chronomaster

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Ho avuto la possibilità (meglio, la fortuna) di provare il nuovissimo e splendido Moonphase Master Chronomaster di Omega. Vi anticipo che sono stato molto soddisfatto della prova: l’orologio mi è piaciuto eccome! Lo ritengo, infatti, un concentrato di tecnica ed estetica, come del resto spesso succede in casa Omega. Fedele al suo nome, il segnatempo mostra le fasi lunari che, diversamente dalle credenze popolari, sono di 29 giorni e mezzo e non di 30. Un intervallo di tempo difficile da calcolare per ingranaggi standard, ma il meccanismo dell’Omega Moonphase è così preciso da dover essere regolato solo dopo 10 anni attraverso pochi giri della corona. La mia prima sensazione, una volta messo al polso, è che l’orologio sia perfettamente bilanciato dal punto di vista estetico, con due sotto quadranti gemelli capaci di creare una simmetria perfetta.
Il dettaglio però che mi ha colpito di più di questo nuovo segnatempo è la rappresentazione della Luna, mai prima d’ora così realistica. L’immagine in alta risoluzione è dettagliata proprio come le fotografie della NASA, al punto che a uno sguardo più ravvicinato rivela addirittura l’impronta di un astronauta! Lo Speedmaster, che vi ricordo è conosciuto per essere stato il primo orologio indossato sulla Luna, come Master Chronometersyi fregia ora del nuovo straordinario standard di test OMEGA stabilito alla fine del 2015 dall’Istituto Federale Svizzero di Metrologia (METAS). Infatti, visto che il Moonphase è al tempo stesso Master Co-Axial e Cronometro, può essere certificato Master Chronometer dal METAS. Non solo: dal sito Omega, inserendone la referenza ed un codice di accesso stampato sulla card in dotazione, si può accedere al certificato METAS del proprio orologio. Vediamolo un po’ più nel dettaglio. Gli elementi che trovo caratterizzino particolarmente questo orologio sono il quadrante blu spazzolato, la lunetta in ceramica e la cassa in acciaio. La scala tachimetrica è realizzata in Liquidmetal®, una prima assoluta per lo Speedmaster, così come i contorni rodiati dei piccoli contatori. Le lancette sono le classiche (e. per me, bellissime) Speedmaster, mentre il movimento ha fatto un importante passo avanti: il nuovo calibro 9904 conta ben 368 componenti, buona parte dei quali li ho potuti osservare dal vetro zaffiro del fondello. Avendolo indossato per un paio di settimane vi garantisco che, grazie alla cassa asimmetrica, i 44,25 mm vestono come un 42 mm; paragonandolo al nuovo Rolex Explorer II ad esempio (che vi presenterò a breve e che è dato per 42 mm), questo Speedmaster mi è sembrato addirittura un filo meno “ingombrante”, oltre che più leggero. Ovvio, non è un ultrapiatto come tutti i nuovi Speedmaster con i nuovi calibri, ma alla prova polso poi si rivela portabilissimo. Nei 15 giorni di prova, infatti, non ho mai pensato neanche un momento di toglierlo perché da subito è come se fosse stato un tutt’uno col polso: sono abituato da quando ero bambino ad avere un orologio al polso, ma con pochi segnatempo di dimensioni comunque importanti come questo è successo che me ne dimenticassi.

Considero da sempre lo Speedmaster uno dei più begli orologi non solo di Omega, ma in senso assoluto. E questa versione non ha fatto che accrescere la mia passione per i Moonwatch: in particolare (mi ripeto lo so, l’avevo già scritto sopra…) mi ha veramente calamitato il blu del quadrante. Non è però solo il quadrante a farsi notare; trovo sia l’insieme (cassa e cinturino) a rendere particolarmente attrattivo questo orologio che, ad onor del vero, ha attirato da subito l’attenzione anche di amici e colleghi. Per non parlare di mia moglie, innamorata di questo capolavoro al punto da sperare che non fosse in prova, ma che in realtà l’avessi acquistato a sua insaputa!  Invece, con rammarico oltre che di mia moglie anche del sottoscritto, come sempre è arrivato il momento della riconsegna… Quasi dimenticavo: questo orologio è corredato di un magnifico cinturino di pelle blu con chiusura deployante; chiusura che, come molti di voi sanno, io non amo particolarmente. Ebbene, in questo caso non solo non mi ha dato fastidio, ma l’ho addirittura apprezzata: merito anche del pellame del cinturino, veramente morbido e in grado di adattarsi bene anche a polsi sottili.

Che altro aggiungere, se non augurare a qualche fortunato lettore di poterlo comprare in una delle boutique Omega. Intanto, buon week-end a tutti!

 

 

 

 

 

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