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LANGE 1 TOURBILLON CALENDARIO PERPETUO: il trionfo del calendario perpetuo

LANGE 1 TOURBILLON CALENDARIO PERPETUO

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Quest’anno il 29 febbraio rientra in scena. Una volta ogni quattro anni, infatti, il nostro calendario conta un giorno in più. Dal 2001 A. Lange & Söhne ha presentato otto segnatempo che ne tengono conto e ha sviluppato un fondamentale e differente approccio tecnico al meccanismo del calendario perpetuo. Il calendario perpetuo dimostra la sua utilità passando correttamente dal 28 al 29 febbraio, e successivamente, alla mezzanotte del giorno bisestile, indicando direttamente il 1° marzo. Questa operazione che può apparire semplice cela, in realtà, una straordinaria sfida tecnica che ha richiesto lo sviluppo di un programma meccanico per definire le diverse lunghezze dei 48 mesi dell’intero ciclo quadriennale. Tradizionalmente, questo compito è gestito da una ruota programma con 48 incavi e sporgenze corrispondenti alle diverse durate dei 48 mesi nel ciclo quadriennale composto di tre anni regolari e di uno bisestile. Mentre la ruota effettua un giro ogni quattro anni, le rientranze sono scansionate da una leva. La regola è semplice: più profonda è la rientranza, più veloce è il passaggio al primo giorno del mese successivo. Gli incavi più profondi corrispondono ai quattro mesi di febbraio. Se si osserva da vicino, però, risulta che uno di loro è leggermente meno profondo. Si tratta del mese di febbraio dell’anno bisestile, che conta un giorno in più. Il meccanismo riconosce le diverse lunghezze dei mesi per un intero secolo. L’unica rettifica manuale è necessaria negli anni secolari 2100, 2200 e 2300 che, secondo il calendario gregoriano, non sono bisestili. Sette degli otto sofisticati segnatempo A. Lange & Söhne con calendario perpetuo e un’ampia gamma di altre complicazioni si basano su questo tradizionale principio. Il LANGE 1 TOURBILLON CALENDARIO PERPETUO, invece, è il risultato di un approccio completamente nuovo.

Innovare una delle più tradizionali complicazioni come il calendario perpetuo non è cosa semplice. La sua origine risale alla metà del XVIII secolo, quando l’orologiaio inglese Thomas Mudge realizzò il primo orologio con questa caratteristica, mentre i primi orologi da tasca Lange con calendario perpetuo e indicazione delle fasi lunari datano fine XIX secolo. Sembrerebbe, quindi, che non sia rimasto nulla da inventare. Ciò non ha scoraggiato gli orologiai creatori dei calibri di A. Lange & Söhne, che hanno intrapreso un nuovo percorso nella progettazione dei calendari perpetui. Lo sviluppo del LANGE 1 TOURBILLON CALENDARIO PERPETUO, presentato nel 2012, ha posto gli ingegneri di fronte all’arduo compito di integrare armoniosamente le numerose indicazioni del calendario nell’architettura del quadrante del LANGE 1, senza compromettere la disposizione dei contatori, asimmetrici e non sovrapposti. L’elemento chiave è l’anello brevettato del mese periferico, un modo totalmente nuovo di indicazione del mese che sostituisce il meccanismo tradizionale dove il mese è fatto avanzare da una ruota programma dentellata. Tuttavia, l’innovativa soluzione ha imposto nuove sfide ai progettisti del calibro, i quali hanno dovuto trovare il modo per ruotare istantaneamente di 30 gradi il grande anello, al passaggio del nuovo mese. Questo ampliamento è circa quattro volte più lungo di quello della ruota programma, molto più piccola e leggera. La ricerca si è concentrata sia su una soluzione di azionamento alternativa in grado di far avanzare l’anello del mese di una progressione così ampia, sia su una modalità innovativa di scansione della lunghezza di ogni mese. L’anello del mese è azionato da un ingranaggio interno e ruota attorno al proprio asse una volta l’anno. Al suo interno è presente un contorno circonferenziale con incavi ondulati. Una leva di scansione a molla scorre lungo questo contorno e ne scansione la profondità. Maggiore è l’incavo, minore è la lunghezza del mese. In febbraio, tale leva scansiona al tempo stesso con il suo braccio una camma a disco sotto l’indicazione dell’anno bisestile. Questa indica al meccanismo se si tratta di un anno comune con soli 28 giorni a febbraio o di un anno bisestile con 29 giorni.

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