Carismatico. Lo vedi, lo indossi e ti conquista fin dalla prima curva. Tissot ha presentato il nuovo cronografo Heritage Navigator 1973 che, con il suo look sportivo che strizza l’occhio al passato, colpisce al primo sguardo. Realizzato in una serie limitata di 1.973 esemplari, questo segnatempo presenta una cassa (43 mm x 14,8 mm) in acciaio, curva sui tre lati e con particolari bruniti e satinati. Al suo interno è ospitato il calibro automatico ETA Valjoux 7753 (28.800 a/h, 46 ore di autonomia di marcia) che offre le funzioni di ore, minuti, secondi, data e cronografo. A lato della cassa, a ore 10, è presente un pulsante correttore per la data che si può leggere in una finestrella collocata tra le ore 4 e 5. Sul quadrante grigio argentato con finitura sabbiata spiccano tre contatori nero mat (30 minuti crono a ore 3, 12 ore crono a ore 6, secondi continui a ore 9). La lancetta dei secondi così come quelle del cronografo sono di colore arancione, mentre le lancette a bastone di ore e minuti sono nere con le estremità riempite con Super-LumiNova® ad emissione verde. Il display, incorniciato dalla scala tachimetrica su fondo nero, è protetto da vetro zaffiro bombato. Impermeabile fino a 100 metri, l’orologio, con pulsanti dentellati a forma di fungo e corona incisa, presenta un fondo cassa arcuato con vetro minerale con vista sulla massa oscillante incisa e parte del meccanismo. Il cinturino, una riproduzione del modello che Tissot aveva ideato e brevettato negli Anni 60 e che riprendeva il design del volante delle auto sportive dell’epoca, èin pelle di vitello di colore nero con impunture tono su tono e fibbia déployante in acciaio a tripla lama con pulsanti di sicurezza. La liason che unisce il marchio svizzero, parte del Gruppo Swatch, con l’adrenalinico mondo delle corse e dei motori risale agli Anni 70. Collabora infatti, dal 1973, con la regina dei rally, la francese Alpine, mentre nel 1974 associò il suo nome a quello della tedesca Porsche, nella classe Gran Turismo, in occasione della 24 Ore di Le Mans, la gara di durata più importante del Campionato del Mondo Endurance FIA. Nel 1977 diede anche il suo nome a una vettura di Formula Uno.Il fil rougeche lo lega con la F1 si è consolidato negli anni anche grazie alla famiglia Kessel, proprietaria della Tissot Formula1, macchina black &white vincitrice, nel 2016, del Gran Prix di Monaco. La partnership tra il produttore di orologi e Kessel inizia a partire dal 1976; dal 1976 al 1979, Tissot sponsorizzò infatti il pilota svizzero Loris Kessel, il quale partecipò a sei Gran Premi del Campionato del Mondo di Formula 1. La partnership proseguì con il Team Ensign dal 1977 al 1978, con piloti come Jacky Ickx, Clay Regazzoni, Jacques Laffite e Jean-Pierre Jabouille.Dal 2018 Tissot è partner ufficiale della Kessel Classic.
By Silvia Bonfanti