Frederique Constant Highlife Tourbillon Perpetual Calendar

Frederique Constant Highlife Tourbillon Perpetual Calendar

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Quest’anno Frederique Constant ha festeggiato i suoi primi 35 anni ed anche i 15 anni del suo tourbillon Manufacture. E per celebrare questi anniversari la Maison ginevrina ha presentato una nuova serie molto limitata (solo 35 esemplari) della collezione Highlife: il Tourbillon Perpetual Calendar, che ho potuto ammirare grazie alla disponibilità di Valeria Verga, titolare dell’omonima orologeria di Corso Vercelli a Milano. Un orologio con quadrante blu alloggiato in una cassa in oro rosa 18 carati di 41 mm che unisce queste due complicazioni storiche. Nata nel 1999, la collezione Highlife è tornata alla ribalta nel 2020, grazie alla cassa dalle linee contemporanee, all’alternanza delle finiture satinate e lucide e, soprattutto, al cinturino integrato e interscambiabile (oltre ad un cinturino supplementare fornito all’acquisto di un Highlife) in pelle o caucciù. La composizione del Continua a leggere

Frederique Constant e le sue splendide novità

Frederique Constant Classic Power Reserve Big Date Manufacture

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Grazie a Valeria Verga, titolare della Luigi Verga Orologi in Corso Vercelli a Milano, ho avuto modo di conoscere meglio e più da vicino alcuni splendidi orologi di una Manifattura giovane ma dinamica e innovativa che sta riscuotendo sempre più successo anche grazie al suo ottimo rapporto qualità/prezzo. La manifattura è Frederique Constant, nata nel 1998 per l’iniziativa di una coppia di imprenditori indipendenti, che tra l’altro in questi giorni ha presentato il suo trentunesimo calibro di Manifattura (in soli 35 anni!), denominato FC-735, che anima il nuovo Classic Power Reserve Big Date Manufacture. La manifattura celebra così i suoi 35 anni con un movimento originale che offre, per la prima volta, tre complicazioni: la riserva di carica di 50 ore, la gran data e la fase lunare. vediamo nel dettaglio le complicazioni. La riserva di carica viene indicata a ore 9 grazie a una sottile lancetta dedicata che percorre un arco frazionato da 0 a 50, che termina in una zona rossa ad indicare la necessità di ricaricare l’orologio prima che si arresti. È posizionata tra le ore 2 e le ore 3, invece, la Gran Data con doppia finestrella bordata, una per le decine e l’altra per le unità. A ore 6, infine, c’è la fase lunare su sfondo blu punteggiato di stelle. Anche per questo calibro, la facilità d’uso (uno dei must di Frederique Constant) è garantita: queste tre complicazioni, infatti, così come la regolazione dell’ora e la carica, sono regolate esclusivamente tramite la Continua a leggere

TUDOR Black Bay Chrono

TUDOR Black Bay Chrono

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Quest’anno TUDOR ripropone il modello Black Bay Chrono in acciaio per onorare i primi 50 anni dei suoi cronografi, presentando una cassa rielaborata e due quadranti con contatori a contrasto (questa tipologia di cronografi viene comunemente chiamata “panda”). Vi dico subito che ho trovato il crono bellissimo, avendo avuto la possibilità di vederlo alla sede della Rolex prima e di provarlo al polso presso l’Orologeria Luigi Verga di Milano poi. Sin dalla presentazione del suo primo cronografo nel 1970, il modello Oysterdate, TUDOR ha prodotto orologi legati al mondo dei motori. Allo stesso modo, dal 1954 a oggi TUDOR ha costantemente migliorato i suoi modelli subacquei. Il modello Black Bay Chrono riunisce queste due tradizioni in un cronografo sportivo destinato agli appassionati, con contatori in marcato contrasto con il quadrante e un movimento automatico di Manifattura ad alte prestazioni, ruota a colonne e frizione verticale. Vediamo alcune delle principali caratteristiche. Intanto la cassa di 41 mm di diametro in acciaio inossidabile 316L con finitura satinata e lucida, lunetta fissa in acciaio inossidabile 316L, disco in alluminio anodizzato nero e scala tachimetrica. Il quadrante è bombato nero opaco o opalino, con due contatori concavi e circolari di colore contrastante (il contrasto migliora e di parecchio la leggibilità). Le lancette sono le “Snowflake”, distintive degli Continua a leggere

Orologeria Luigi Verga: restyling in grande stile!

Umberto Verga

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Un po’ in sordina (l’understatement è nel DNA della famiglia), riapre oggi completamente rinnovato e ampliato, lo storico negozio Luigi Verga in Via Mazzini a Milano. Ve ne parlo perché, di questi periodi, vedere realtà imprenditoriali italiane scommettere decisamente sul proprio futuro lo considero un bel segnale. La crisi che sta colpendo oramai da qualche anno l’Italia, per fortuna non viene vissuta da tutti allo stesso modo. E non perchè stiamo parlando del settore del lusso: anche questo settore in Italia, al netto degli acquirenti stranieri, non è che viva un gran momento, per usare un eufemismo… A prescindere dal settore merceologico, oramai trovare qualcuno che ancora creda che lavorare sulla formazione, curare l’attenzione al particolare, migliorare il CRM (in questo caso traducibile nel rapporto col pubblico e nel servizio post-vendita), investire in tecnologia porti, a prescindere dalla congiuntura economica, un miglioramento a medio-lungo termine, è cosa rara e per questo meritevole di menzione. Continua a leggere

Secondo polso: alternativo o no all’acquisto di un orologio nuovo?

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Aldo Brix e Mauro Daustria

 

In un periodo non certo roseo per l’economia italiana, anche il settore dell’orologeria risente in parte di questa contrazione. Dico in parte perché questo settore più di altri riesce a fronteggiare le difficoltà, sia grazie a un’offerta articolata (come referenze e soprattutto come prezzi), sia puntando molto anche sul cosiddetto “secondo polso”. Gli orologi “usati”, infatti, sempre più si stanno affermando oltre che tra privati, anche come valore aggiunto di molti negozi di orologi che, tra l’altro, possono offrire al potenziale cliente maggiori garanzie su provenienza e corretto funzionamento.

Il “secondo polso” a volte può essere anche usato come leva per finalizzare un nuovo acquisto più importante; altre volte è semplicemente utilizzato per permettere anche a portafogli meno “gonfi” di indossare un orologio altrimenti non acquistabile.

Ho voluto approfondire il tema con una delle più note orologerie italiane, la Luigi Verga di Milano, per comprendere meglio il fenomeno visto e considerato che anche loro stanno credendo nel secondo polso. Ho perciò posto qualche domanda al titolare Umberto Verga e al Direttore Generale, Aldo Brix. Continua a leggere

Audemars Piguet: visita a Le Brassus

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Jules Audemars - Scappamento AP

 

 

Con la dirigenza italiana della Audemars Piguet e l’Orologeria Luigi Verga di Milano, ho potuto visitare la sede principale della famosa manifattura svizzera. Esperienza a dir poco affascinante, vista la storia, la tecnica e la competenza che “trasuda” sul posto. La Maison svizzera nasce nel 1875 a Le Brassus grazie a due giovani orologiai della zona, Jules-Louis Audemars  e Edward-Auguste Piguet. E da allora è rimasta sia radicata nella Valle dello Giura, sia di proprietà delle due famiglie fondatrici.

In 3 intrepidi ci siamo ritrovati in Via Mazzini a Milano, dove ci aspettavano con una fiammante Range Rover Vogue, gentilmente messaci a disposizione dalla Casa Automobilistica, Umberto Verga e il suo Direttore Generale. Il viaggio, vuoi per la comodità del mezzo, vuoi per  la simpatia del gruppo, è durato un nulla, nonostante le asperità climatiche (la Vallèe de Joux d’inverno rimane quasi isolata a causa delle forti nevicate).

Giunti a destinazione, ad accoglierci c’erano Franco Ziviani (Amministratore delegato di Audemars Italia), Andrea Cardillo (direttore commerciale) e François-Henry Bennahmias (CEO Audemars Piguet), coi quali abbiamo cenato e ascoltato piacevoli aneddoti sulla loro maison. Uno, in particolare, mi sento di condividerlo con voi: François-Henry Bennahmias ci ha svelato la vera storia della genesi del Royal Oak. Nel 1970 a Gerald Genta (uno dei più grandi designer di orologi di tutti i tempi: basti pensare al Royal Oak appunto, al Nautilus di Patek Philippe, all’Ingenieur di IWC, al Pasha di Cartier per citare i più famosi) la casa svizzera, con la quale già collaborava, e il distributore italiano Carlo De Marchi, gli commissionano (in particolare per il mercato italiano) un orologio sportivo d’acciaio, allora una scommessa decisamente audace… Continua a leggere

Matteo Marzotto, Sotheby’s e Gruppo 24 Ore insieme a favore della fibrosi cistica.

SOTHEBY’S E GRUPPO 24 ORE INSIEME PER L’ASTA CHARITY DELL’ANNO A FAVORE DELLA FIBROSI CISTICA.

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La storica casa d’aste inglese, il gruppo editoriale italiano (attraverso Moda24 e 24 ORE Cultura), assieme a Orologeria Luigi Verga e CartaSi, con il patrocinio della Rai, sono i promotori dell’imperdibile appuntamento, dedicato ai collezionisti, per aiutare la ricerca promossa dalla FFC Onlus, che si sta preparando ad investire ingenti risorse in progetti strategici per trovare una cura definitiva alla malattia genetica grave più diffusa.

 Nella Sede del Gruppo 24 ORE (Sala Collina), saranno battuti all’asta preziosi oggetti di grande valore: orologi rari, opere d’arte, gioielli e pacchetti viaggio luxury, offerti da prestigiosi brand internazionali e da importanti collezionisti privati.

 Tra i donatori di oggetti rari e pezzi unici presentati nei lotti fuori catalogo:

Marta Marzotto, l’A.D. del Gruppo Ferragamo Michele Norsa, la consorte Maria Franca e l’artista torinese Aberto Lanteri.

 Il ricavato sosterrà la raccolta fondi a favore di un promettente studio mirato all’individuazione di terapie attive sul difetto di base della F.C.

Milano – La Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus riparte in grande stile e apre le porte del nuovo anno da protagonista in occasione dell’appuntamento charity in programma mercoledì 23 Gennaio 2013, ore 18:30, nella Sede del Gruppo 24 ORE (via Monte Rosa 91 – Milano). Continua a leggere