MoonMachine 2 MB&F e Sarpaneva

MOONMACHINE 2 MB&F + Sarpaneva

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Per quanto possa sembrare strano, il “chiaro di luna” non esiste. La luna non emette alcun chiarore, riflette solamente la luce del sole. In realtà, il chiaro di luna non è altro che la luce del sole proiettata sulla Terra attraverso la luna. Se c’è un esperto in materia, non può essere che Stepan Sarpaneva, l’orologiaio indipendente finlandese il cui lavoro è ormai sinonimo di visualizzazione della fase lunare. Non mi ha stupito quindi che la seconda collaborazione tra MB&F e Stepan Sarpaneva abbia dato vita a una creazione orologiera che occupa uno spazio vago come il chiaro di luna, sospesa tra illusione e realtà. La MoonMachine 2 di MB&F, infatti, introduce la prima visualizzazione proiettata delle fasi lunari al mondo. La MoonMachine 2 è racchiusa nella cassa della Horological Machine Nº8, la prima creazione MB&F a possedere due icone di design della collezione Horological Machine: il rotore a forma di alabarda e l’head-up display (HUD), apparso per la prima volta nella Horological Machine Nº5. La costruzione della cassa dell’HM8, ridotta all’essenziale, enfatizzava la natura illusoria delle ore e dei minuti proiettati; la MoonMachine 2 utilizza lo stesso meccanismo per evidenziare l’impatto visivo di un disco lunare che appare in uno spazio troppo piccolo per poterlo contenere completamente. La proiezione si ottiene attraverso un prisma ottico che riflette le ore, i minuti e i dischi lunari in posizione piana facendo sì che appaiano come se fossero perpendicolari al movimento. Il prisma è tagliato in modo da ingrandire del 20% le ore e i minuti per offrire una migliore leggibilità, ma non per la visualizzazione della fase lunare, che rischierebbe di risultare distorta se ingrandita. Per contenere il disco lunare aggiuntivo, la cassa della MoonMachine 2 è più spessa di 0,5 mm rispetto a quella dell’HM8 per ospitare il disco lunare aggiuntivo e presenta un pulsante laterale per regolare rapidamente la visualizzazione della fase lunare. Il rotore a forma di alabarda dell’HM8 è stato trasformato in una rete radiale traforata di titanio, richiamando il linguaggio artistico del lavoro più conosciuto di Stepan Sarpaneva. Il vetro zaffiro che incornicia la parte superiore del movimento della MoonMachine 2 è stato metallizzato in modo simile e attira l’attenzione sulla lucentezza mutevole del rotore in titanio spazzolato durante le sue evoluzioni.

La luna di Sarpaneva è immediatamente riconoscibile in tre punti nella MoonMachine 2, i cui occhi penetranti e i lineamenti appuntiti si basano sul viso dello stesso Stepan Sarpaneva. Due delle lune Sarpaneva sono montate sul disco lunare, avvicendandosi nel ruotare attorno a un anello Korona, un altro tratto distintivo del design firmato Sarpaneva, a indicare la fase lunare. La terza è montata sul rotore di carica. Ogni luna è realizzata in oro e rifinita a mano, un’impresa incredibilmente ardua considerando le dimensioni minuscole dei componenti. Le due piccole lune sul disco lunare misurano 4,5 mm di diametro e 0,35 mm di spessore, mentre la luna del rotore ha un’ampiezza di 8,5 mm e uno spessore di 0,45 mm. Il procedimento di rifinitura manuale è estremamente delicato e il tasso di insuccesso è alquanto elevato: ciò significa che ogni luna completata è il risultato di svariate sequenze di lavorazione. Una targhetta in oro incorniciata da Korona a commemorare la collaborazione tra Stepan Sarpaneva e MB&F è apposta sul vetro zaffiro, accanto alla corona.

La MoonMachine 2 è disponibile in tre edizioni limitate di 12 pezzi: una interamente in titanio con lune in oro bianco e cielo azzurro, una in titanio annerito con lune in oro bianco e cielo blu scuro e una in oro rosso e titanio con ore in oro rosso e cielo antracite.

Presentata nel 2016 come l’adrenalinica “Can-Am”, l’Horological Machine N°8 è la più recente evoluzione del display verticale dell’ora lanciata cinque anni fa da MB&F con l’HM5 “On the Road Again”, e successivamente perfezionata con l’HMX del 2015. Il “motore” dell’HM8 è un movimento compatto sviluppato in house su una base di Girard-Perregaux, con un disco delle ore saltanti e un disco dei minuti scorrevoli. I prismi ottici fissati in punti specifici sopra tali dischi catturano il tempo, riflettendo e ingrandendo i numeri in modo che possano essere letti sul piano verticale. Per quanto riguarda l’aspetto esterno, l’Horological Machine N°8 presenta una veste assolutamente semplice, e non solo per emulare l’estetica spoglia delle auto da corsa della Can-Am, ma anche per consentire a quanta più luce possibile di raggiungere i prismi, ai fini della chiarezza e della leggibilità. Tra gli altri riferimenti ai materiali di origine troviamo le sottili barre antirollio in titanio che fiancheggiano la corona e si lanciano in avanti per ancorare il cilindro della visualizzazione dell’ora. Gli amanti dei motori riconosceranno immediatamente le “coppe dell’olio” visibili attraverso i vetri zaffiro posti nella parte inferiore dell’HM8, elementi sia funzionali che decorativi, che forniscono l’accesso alle rotazioni dei dischi di ora e minuti per ragioni tribologiche. Le lune d’oro della MoonMachine 2 sono le più piccole mai create da Stepan Sarpaneva, i cui segnatempo presentano, in media, lune d’oro con un diametro di 10 mm e uno spessore di 0,5 mm. Al confronto, MoonMachine 2 presenta una luna con un diametro di 8,5 mm e uno spessore di 0,45 mm, nonché due lune eccezionalmente piccole con un’ampiezza di 4,5 mm e uno spessore di 0,35 mm. Le lune d’oro più piccole sono inizialmente scolpite con uno spessore di 0,55 mm e successivamente ridotte con un tornio a mano in modo da ottenere un’altezza di poco inferiore ai 0,4 mm. Vengono quindi ridotte ulteriormente a mano con uno strumento in pietra fino a raggiungere gli 0,35 mm nel loro punto più spesso; infine, vengono opacizzate per creare una finitura uniforme. Nel loro punto più sottile, attorno agli occhi, le lune possono avere uno spessore di appena 0,07 mm, quasi come una lamina d’oro: ogni minima pressione provoca una perforazione dell’oro, particolarmente malleabile, facendo sì che la luna debba essere scartata. Le lune con un’ampiezza di 4,5 mm sono al limite estremo di ciò che è possibile lavorare manualmente: se fossero più piccole, non sarebbe più possibile distinguere chiaramente le caratteristiche del volto della luna. Già nel loro stato attuale, sono difficilmente percettibili al tatto, persino dai polpastrelli esperti di Stepan Sarpaneva e del suo team. Queste dimensioni pressoché impossibili sono dettate dalle limitazioni della cassa della MoonMachine 2 e dalle tolleranze necessarie per inserirsi sotto il prisma ottico offrendo al contempo uno spazio di manovra adeguato per i dischi delle ore e dei minuti. In media, 8 lune su 10 (!) finiscono per essere scartate in quanto non soddisfano gli standard elevati stabiliti da Sarpaneva e MB&F. Inoltre, sono presenti due lune piccole su ogni disco lunare, quindi ogni coppia deve essere perfettamente abbinata oltre ad essere perfettamente rifinita.

 

MB&F

Nel 2015 MB&F celebra il suo 10° anniversario, un decennio formidabile per il primo laboratorio concettuale di orologeria al mondo: dieci anni di iper-creatività; undici sorprendenti calibri che formano la base delle Horological Machine e Legacy Machine acclamate dalla critica per le quali MB&F è oggi così nota. Dopo 15 anni trascorsi nella gestione di prestigiosi marchi dell’orologeria, nel 2005 Maximilian Büsser si è dimesso dal suo incarico di Direttore generale di Harry Winston per creare MB&F – Maximilian Büsser & Friends. MB&F è un laboratorio concettuale d’arte e microingegneria dedicato alla progettazione e realizzazione di piccole serie di concept radicali nel quale si riuniscono professionisti orologiai di talento che Büsser rispetta e con i quali ama lavorare. Nel 2007 MB&F ha presentato la prima Horological Machine, HM1. La sua cassa tridimensionale scolpita e le magnifiche finiture del meccanismo hanno definito gli standard per le creazioni originali successive: HM2, HM3, HM4, HM5, HM6 e ora, HMX – tutte “macchine” che raccontano il tempo anziché semplicemente indicarlo. Nel 2011, MB&F lancia una nuova collezione dalla cassa rotonda chiamata Legacy Machine Si tratta di una collezione più classica (per gli standard di MB&F…) ispirata alla tradizione del XIX secolo, da cui prende e reinterpreta le complicazioni dei più grandi Maestri Orologiai della storia per trasformarli in opere d’arte contemporanea. Alla LM1 e LM2 segue la LM101, la prima Machine MB&F a racchiudere un movimento sviluppato interamente in-house. Il 2015 vede il lancio della Legacy Machine Perpetual, dotata di un calendario perpetuo completamente integrato. La LM SE viene lanciata nel 2017.

 

MB&F E STEPAN SARPANEVA

Nel 2012, quando fu presentata la prima MoonMachine, l’unione tra MB&F e Sarpaneva diede vita al primo esemplare di Performance Art MB&F prodotto in collaborazione con un orologiaio, che continua ancora oggi a occupare un posto d’onore nel pantheon di MB&F. L’evoluzione di questa partnership è rappresentata dall’avanzamento tra la prima MoonMachine, fondata sull’HM3 Frog, e la MoonMachine 2. Nonostante utilizzino entrambe il rotore e la visualizzazione della fase lunare come centri nevralgici per incorporare il contributo di Sarpaneva, la MoonMachine 2 prende questa aggiunta apparentemente semplice e la eleva esponenzialmente, trasformandola in una prima mondiale: la prima visualizzazione della fase lunare proiettata mai creata. Il fondatore di MB&F Maximilian Büsser e Sarpaneva iniziarono a parlare di un seguito alla MoonMachine poco dopo il suo lancio, quando fu introdotta l’HM5 e Stepan suggerì che sarebbe stato possibile inserire un’indicazione della fase lunare tra le ore e i minuti della prima Horological Machine in modo da utilizzare la visualizzazione con il prisma ottico. Si è dovuto tuttavia attendere il lancio dell’HM8, quattro anni dopo la MoonMachine, perché questo suggerimento prendesse forma e venissero gettate le basi della MoonMachine 2.

 

STEPAN SARPANEVA

Stepan Sarpaneva nasce nel 1970 in una famiglia finlandese con una lunga tradizione artigianale alle spalle. Figlio del disegnatore di gioielli Pentti Sarpaneva, Stepan riceve un’educazione che lo porta a diventare un designer e un artigiano di talento. Sarpaneva consegue il diploma presso la Scuola Finlandese di Orologeria (Kelloseppäkoulu) trasferendosi successivamente in Svizzera per proseguire gli studi allo WOSTEP (Watchmakers of Switzerland Training and Educational Program). Nel 1994, inizia a lavorare per diversi marchi orologieri prestigiosi, tra cui Piaget, Parmigiani, Vianney Halter e Christophe Claret. Nel corso dei suoi 10 anni in Svizzera, Sarpaneva si specializza nella realizzazione di segnatempo complessi. Perfezionismo, entusiasmo e un’infinita passione per l’orologeria ispirano Sarpaneva a creare orologi tutti suoi. Nel 2003 fonda la propria società a Helsinki, Finlandia, dove realizza a mano individualmente ciascun orologio nel proprio laboratorio. Stepan Sarpaneva incontra Maximilian Büsser per la prima volta nel 1999; la loro prima collaborazione è la MoonMachine del 2012, costruita sul modello dell’HM3 Frog. Sarpaneva è il primo orologiaio a collaborare alla realizzazione di un esemplare Performance Art MB&F, e il suo lavoro è caratterizzato dal suo amore per il cosmo. Tra le caratteristiche comuni nelle sue creazioni si ritrovano la complicazione della fase lunare e motivi di design come le stelle e la Korona, la rappresentazione stilizzata dell’alone di plasma che circonda il sole secondo l’interpretazione di Sarpaneva.

 

MOONMACHINE 2 SPECIFICHE TECNICHE

La MOONMACHINE 2 si basa su un’HM8 specialmente configurata; la complicazione lunare proiettata è stata immaginata, progettata e creata da Stepan Sarpaneva. È disponibile in 3 edizioni limitate di 12 pezzi ciascuna.

 

Movimento

Movimento tridimensionale concepito e sviluppato da MB&F partendo da un calibro base di Girard-Perregaux, con una complicazione per le fasi lunari di Stepan Sarpaneva

Rotore automatico in titanio rivestito in PVD con luna d’oro Sarpaneva

Riserva di carica: 42 ore

Frequenza del bilanciere: 28.800 vph/4 Hz

Numero di elementi: 293

Numero di rubini: 30

 

Funzioni/indicazioni

Ore saltanti bidirezionali, minuti scorrevoli e fase lunare visualizzata da un prisma ottico che riflette verticalmente. I segmenti delle ore e dei minuti sono ingranditi del 20%.

Le duplici lune ruotano sotto a un anello Korona e sono corrette da un pulsante.

 

Cassa

3 edizioni limitate di 12 pezzi ciascuna:

  • Cassa in titanio naturale, superfici delle lune in oro bianco, cielo azzurro;
  • Cassa in titanio, superfici delle lune in oro bianco, cielo blu scuro;
  • Cassa in titanio e oro rosso, superficie delle lune in oro rosso, cielo antracite.

Dimensioni: 49 mm x 51.5 mm x 19.5 mm

Numero di elementi: 59 elementi

Impermeabilità: 30 m / 90′ / 3 atm

 

Vetri zaffiro

Tutti i vetri zaffiro – anteriore, posteriore, superiore, inferiore – sono trattati con un rivestimento antiriflesso su entrambi i lati. Piastra superiore con metallizzazione speciale.

 

Cinturino e fibbia

Versione in titanio: Cinturino in pelle di alligatore nera con cuciture blu chiaro realizzate a mano e  fibbia deployante in titanio.

Versione in titanio nero: Cinturino in pelle di alligatore nera con cuciture blu scuro realizzate a mano e fibbia deployante in titanio.

Versione in oro rosso: Cinturino in pelle di alligatore nera con cuciture grigie realizzate a mano e fibbia deployante in titanio e oro rosso.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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