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Apple Watch: minaccia od opportunità per l’industria orologiera?

Apple Watch

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Da quando pochi mesi fa Apple ha presentato il suo orologio, si è parlato molto di questo e, sinceramente, ho letto troppa apprensione fra appassionati e operatori del settore.
Molti si interrogano se questo nuovo gioiello di casa Apple ruberà quote di mercato all’orologeria Svizzera. Preoccupazione che ritengo sia stata resa maggiore anche per il fatto che Apple ha deciso di produrre l’orologio anche utilizzando, per le versioni top, materiali preziosi come l’oro.
Va detto che Apple ha voluto fare le cose in grande: un bel design, vari materiali, vari cinturini e due misure di cassa (38mm e 42mm). Il tratto distintivo dei capolavori dell’arte orologiera è da sempre la precisione nel misurare il tempo, e Apple Watch non fa eccezione. In sincronia con iPhone, Apple Watch sfrutta diverse tecnologie per mantenere uno scarto non superiore a 50 millesimi di secondo rispetto al tempo universale standard, e in viaggio si imposta da sé sul fuso orario locale. Non dice solo l’ora: fa vivere il tempo in modo più personale, con notifiche e avvisi che accompagnano la giornata. Un’esperienza tutta nuova quindi, che porterà molte persone ad acquistare e ad indossare questo orologio. Non sto a dilungarmi oltre su questo orologio in quanto internet è pieno di notizie su cosa fa e su come lo fa.
Io voglio solo dare il mio parere su questo oggetto che cosi tanto clamore sta suscitando ancora prima della sua uscita.
Moltissimi giovani d’oggi hanno perso la passione per gli orologi ed il piacere di indossarli. Se provate a notare i polsi dei ragazzi fino a 30 anni vedrete che la maggior parte di essi saranno nudi, alcuni con degli smartwatch (ne esistono infatti già molti ma sarà Apple a scompigliare le carte) e pochi con orologi “classici”. Questo perché è ormai consuetudine per loro leggere le ore sul loro inseparabile smartphone che, per questa funzione, rende non più necessario avere un orologio.

Ora, potete esserne certi, nel corso del 2015 vedremo molti polsi vestirsi improvvisamente del loro primo orologio: l’Apple Watch. Questo non sarà un orologio ma un piccolo “smartphone” da polso che darà mille informazioni aggiuntive, troverà la strada, mostrerà le e-mail… Funzioni naturalmente non possibili per l’orologeria tradizionale le cui massime complicazioni sono facilmente replicabili da parte di questi smartwatch però a costi irrisori.
Questa “invasione” sui polsi da parte di Apple sarà però una manna dal cielo per i produttori di orologi tradizionali cosi come lo furono gli Swatch alcuni anni fa. I ragazzi, che oggi snobbano gli orologi, si abitueranno infatti ad avere un “orologio” al polso. Crescendo si stuferanno di avere questo piccolo PC al polso (che chissà da quale altra diavoleria verrà poi sostituito negli anni) ma, a quel punto, saranno abituati ad avere un oggetto al polso e troveranno negli orologi classici il naturale sostituto di un oggetto che non sarà di certo indispensabile.
Il mio consiglio per le case è quindi quello di prepararsi a questo nuovo pubblico che nascerà negli anni con modelli meccanici di design pulito e moderno, di costo accessibile e di forte carattere.

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