Royal Oak Offshore: i 6 nuovi cronografi esposti a Milano

Royal Oak Offshore

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A Milano, da oggi al 13 aprile, vengono esposti ventuno Royal Oak Offshore che hanno fatto la storia di questo modello, insieme ai sei nuovi cronografi presentati lo scorso gennaio in occasione del Salone Internazionale dell’Alta Orologeria di Ginevra. L’esposizione si tiene all’interno dello splendido Palazzo Bagatti Valsecchi, nell’ambito della mostra Untold, curata da Rossana Orlandi. Esposizione che ho potuto ammirare in anteprima e che vi consiglio di metterla in agenda. Audemars Piguet dedica il 2014 al Royal Oak Offshore, un orologio che ha saputo mantenere lo stesso carattere innovativo, lungimirante e ribelle del modello che, nel 1993, rivoluzionò la tradizione prettamente conservativa dell’universo degli orologi di lusso.

Il design del Royal Oak Offshore, praticamente immutato da vent’anni, amplifica lo stile vigoroso dell’iconico Royal Oak, il modello in acciaio inossidabile dal design ottagonale disegnato da Gerald Genta che come un fulmine a ciel sereno sconvolse il tranquillo mondo dei classici orologi tondi in oro. Al momento del suo lancio, nel 1993, nessuno pensava di poter creare in quegli anni un orologio dal diametro di 42 millimetri. Il risultato fu davvero rivoluzionario: il nuovo modello, infatti, riuscì a lanciare sia la moda degli orologi da polso di grandi dimensioni sia quella degli orologi sportivi di acciaio ma di manifattura.  Inizialmente realizzati in acciaio inossidabile, oro e platino, i Royal Oak Offshore seguirono la volontà di Audemars Piguet di testare i materiali tecnologicamente più avanzati: titanio, carbonio, ceramiche, cermet e  caucciù. Nella fotogallery pertanto vi propongo sia i 6 nuovi pezzi (le prime 6 foto) sia i 21 Offshore che si sono susseguiti in questi 20 anni.

 

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