A partire dal 20 dicembre 2013, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, recependo una segnalazione effettuata da Indicam, Assorologi e ADOC e supportata da Confcommercio, ha disposto l’oscuramento dei contenuti di 112 siti Internet attivi nella commercializzazione di orologi contraffatti.
Con questo provvedimento, per la prima volta l’Antitrust italiana agisce a tutela di una pluralità di marchi su segnalazione delle Associazioni imprenditoriali interessate, realizzando un’azione di contrasto della contraffazione su vasta scala e di sicuro impatto.
Ammonta almeno a 65 milioni di euro l’anno il giro d’affari dei 112 siti internet destinati alla vendita di orologi contraffatti, oscurati dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in collaborazione con la Guardia di Finanza, su istanza di INDICAM, l’Istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione dei marchi, supportata da ASSOROLOGI.
Ogni piattaforma web oggetto del provvedimento dispone di numerose versioni linguistiche che, complessivamente, si traducono in almeno 1.600 vetrine virtuali attraverso le quali entrare in contatto con i consumatori di tutto il mondo per commercializzare orologi contraffatti di una ventina tra i più conosciuti marchi di fascia media. La capacità di offerta della rete dei contraffattori, stando alle stime elaborate da CONVEY (società specializzata nella internet brand protection che ha individuato l’esistenza di detto “agglomerato illegale” dimostrandone l’elevata pericolosità per i marchi) ammonterebbe a oltre 200mila pezzi l’anno.
“Ringraziamo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e la Guardia di Finanza per la rapida ed efficace azione a tutela dei marchi, dei consumatori e delle aziende al dettaglio che commercializzano orologi”, ha sottolineato il Presidente di ASSOROLOGI ed INDICAM, Mario Peserico (che già abbiamo avuto modo di intervistare anche in qualità di Direttore Generale Eberhard & Co.). “I dati prodotti da ASSOROLOGI sono allarmanti: ogni giorno sorgono nuove piattaforme virtuali per la vendita di prodotti contraffatti che non colpiscono solo i marchi dell’alto di gamma, ma anche i prodotti presenti nella fascia media del mercato. Per questo INDICAM moltiplicherà le sue iniziative di sorveglianza e di analisi, rafforzando ulteriormente la collaborazione con le Istituzioni per tutelare sempre più efficacemente gli interessi del consumatore e dell’intera filiera. Solo un approccio strutturato e coordinato al problema della vendita di prodotti contraffatti sul web permetterà di ottenere risultati efficaci”.
L’indagine, focalizzata prioritariamente su un target di una ventina di Brand dell’Orologeria riferibili ai Segmenti Basic e Medium, partendo da un’analisi di oltre 36.000 pagine web “sospette”, catturate ed analizzate in profondità, ha evidenziato relazioni e pattern (in gran parte invisibili ad un normale utente) condivisi da tre sub-reti, riconducibili in ultimo ad un unico agglomerato criminale, in grado di proporre orologi contraffatti su tutti i Brand considerati, rappresentati da ASSOROLOGI e da INDICAM.