Le Prove di Giorgione: Rado HyperChrome Court

Ho avuto l’occasione di provare al polso per qualche giorno il Rado HyperChrome Court. Ho provato, per imitare il fresco vincitore di Wimbledon Murray, la versione con dettagli verdi dedicata proprio a questo torneo.

E’ un orologio molto particolare. A prima vista ricorda molto gli orologi che si usano per lo sport (solitamente giapponesi): l’orologio, infatti, ha un bracciale in caucciù che combacia perfettamente con la cassa (cosi bene da parere quasi integrato). La  cassa è realizzata in ceramica hi-tech nero matt, resistente ai graffi e, da lontano, sembra anch’essa realizzata in plastica. Appena però si indossa si capisce che la qualità dei materiali è elevatissima. L’orologio è infatti robusto e resistente (cosi come suo meccanismo realizzato su base Valjoux 2894-2).

Rado è uno dei marchi che metto veramente a dura prova: è un’azienda che punta molto su materiali hi-tech di alta resistenza ed è quindi logico che io cerchi di capire se è realmente cosi. Tempo fa provai un True Thinline: e rimasi stupito dalla resistenza ai graffi. Alla consegna di questo orologio ho chiesto il permesso di usarlo in palestra, giocando a tennis e andando in spiaggia: permesso che mi è stato naturalmente accordato. Ebbene, nonostante lo abbia veramente strapazzato e qualche piccolo colpo lo abbia preso, l’orologio è ancora come quando mi è stato consegnato. Non un graffio, non un segno: nulla. Mi ha davvero impressionato. Il fondello è a vista ed è chiuso per mezzo di quattro viti: da qui spicca un rotore davvero ben realizzato in metallo brunito. Continua a leggere